Uscito per la prima volta nel 1997, questo volume non ha perso nulla della sua validità: rimane infatti lo strumento editoriale di riferimento per i collezionisti e i mercanti di cornici in Italia. Curato da tre specialisti, esaurisce il tema attraverso un repertorio di 120 esemplari significativi dal Cinquecento ai primi anni dell'Ottocento.
Ogni cornice è corredata da un'esauriente scheda critica.
Con questo volume si conclude la serie proposta da Electa sulla pittura di paesaggio, un genere con il quale nel Settecento si sono confrontati i più grandi artisti contribuendo a uno dei momenti più ricchi e affascinanti della pittura italiana. Una prima sezione saggistica affronta dal punto di vista storico-critico i vari aspetti della pittura di paesaggio, dal capriccio all'arcadia, dal vedutismo veneziano al paesaggio illuminista. La seconda parte del libro è dedicata al repertorio di centoventi artisti, presentati ognuno attraverso una biografia aggiornata alle più recenti ricerche e illustrata con le opere più significative. Ampio spazio è dato ai paesaggisti stranieri venuti alla scoperta delle bellezze artistiche italiane.
Storici e araldisti si limitano a esporre le ragioni più evidenti e immediate del fenomeno araldico, trascurandone la natura di "codice distintivo" e quindi identificativo. È proprio tale natura, invece, che sta all'origine del fascino dell'araldica sulle persone. Il presente volume abbraccia questa visione ampliata e solidamente motivata, proponendo una rigorosa trattazione della materia in quattro parti. Nella prima vengono introdotte l'essenza e le cause del fenomeno araldico, l'origine della casta nobiliare, le fonti blasoniche. Il "codice distintivo" viene svolto analiticamente nella seconda e nella terza parte. La quarta parte, infine, è dedicata all'esame dei singoli generi di stemma e alla loro genesi.