Maria Antonietta è stata un'intrigante al servizio dell'Austria, una spia che agiva nell'ombra pronta a tutto per nuocere alla Francia, come è stata dipinta da una certa leggenda oscura, o una povera creatura travolta dagli eventi e rimasta in realtà sempre inconsapevole? Oppure una ragazzetta viziata e incosciente, che non capì mai il mondo che aveva intorno? Gli storici, spesso più preoccupati di dare la loro versione sulla fine dell'Ancien Régime che di ricostruire una realtà storica, l'hanno sempre incasellata in una di queste ristrette categorie. Nelle lettere che per una ventina d'anni Maria Antonietta inviò al conte di Mercy, diplomatico austriaco e suo caro amico, possiamo finalmente sentir risuonare la sua voce, il suo pensiero, le sue paure, i suoi dubbi, le sue idee politiche. Da queste lettere, a volte scritte in fretta, a volte cancellate, a volte strappate, emerge una giovane donna di insospettabile spessore, capace di capire e intuire molto più di quanto si potrebbe pensare. La curatrice, tra i massimi esperti del Settecento, accompagna questa eccezionale corrispondenza.
«Di figure, di poesie viventi, di oggetti attraenti, di bellezze naturali brulica letteralmente, per solito, ogni piacevole passeggiata» scrive Robert Walser: e questo libro ne è un'ennesima conferma. Indomite e curiose, attente a registrare ogni dettaglio e dotate della rara capacità di condividere le loro «impressioni di viaggio», Marta Salimei e Ida Tonini ci prendono per mano, come fa l'Angelo con Tobia, e ci invitano ancora una volta a seguirle in una lunga, piacevolissima passeggiata, nel corso della quale non saranno poche le poesie viventi, gli oggetti attraenti e le bellezze naturali che grazie a loro ci verranno incontro. Dopo averci fatto scoprire, o riscoprire, il verde di Roma con "Adagio per giardini", ci esortano soavemente a costeggiarne e oltrepassarne le mura, per inoltrarci in quella campagna romana, immersa nella luce che ha ammaliato pittori come Poussin, Turner, Corot, in cui l'occhio scorge, tra i prati, rovine di terme, templi, mausolei, ville e acquedotti: a creare la perfetta armonia tra natura e cultura che costituisce l'essenza stessa del paesaggio italiano quale tutti vorremmo che fosse salvaguardato. Dalle volte maestose di Caracalla ai prati di Tor Fiscale, dal variegato scenario del Circo di Massenzio al Parco della Caffarella, dalla Villa dei Quintili alla Riserva naturale dell'Aniene, queste nove incantevoli passeggiate ci sveleranno luoghi a noi ignoti o ci indurranno a tornare in altri, pieni di reminiscenze infantili, dei quali, per smemoratezza o noncuranza, da troppo tempo non abbiamo percorso i sentieri. (Ena Marchi)
Per la prima volta la storia e i segreti di oltre quindicimila canzoni: dai capolavori del folk e del rock americano alla psichedelia e al pop inglese, dalla chanson francese al reggae giamaicano, alle sigle dei cartoni animati e alle hit più inaspettate provenienti da ogni parte del mondo, con un'attenzione particolare per quella che è stata la storia della musica italiana, narrata attraverso le composizioni dei suoi maggiori protagonisti ma anche quelle dei personaggi minori che non meritano di essere dimenticati. Per ciascuna canzone una scheda che ne racconta l'origine, le interpretazioni, i piazzamenti in classifica, le curiosità, completata dalle informazioni sui credits e da un giudizio critico che va da una a cinque stelle.
Lauretta Colonnelli esamina in questo volume i dipinti più popolari, quelli che sono sempre sotto gli occhi di tutti: nella pubblicità, sulle scatole dei cioccolatini, sui poster, sulle copertine dei libri, nelle vetrine dei negozi. Immagini familiari, ma che pochi riconoscono come capolavori della storia dell'arte. Quasi nessuno ricorda che i due angioletti imbronciati presenti in quasi tutti i negozi per bambini furono dipinti da Raffaello ai piedi della sua Madonna Sistina. Tutti riconoscono la Gioconda di Leonardo, ma in molti sono convinti che sia dipinta su tela e che la Francia dovrebbe restituirla ai musei italiani, ai quali sarebbe stata sottratta da Napoleone. Siamo sicuri che a Tamara de Lempicka bastò una manciata di lezioni per imparare a dipingere? E quanti sono al corrente del segreto nascosto nel naso spaccato di Federico da Montefeltro, duca di Urbino, ritratto da Piero della Francesca? L'autrice raccoglie cinquanta di questi capolavori. Di ognuno racconta la storia, la vita dell'autore, e i particolari che si celano dentro l'immagine.
"Bibbia pagana" è la mitologia in forma di romanzo. Invece di sviluppare il racconto attraverso tante storie indipendenti una dall'altra e che hanno per protagonisti una volta Zeus, un'altra Afrodite o Ulisse, Giorgio Dell'Arti si cimenta in un'impresa mai tentata prima da nessuno: assemblare in un vero romanzo - che ha un inizio, uno sviluppo e una fine - i vari miti. Il risultato è un racconto forte, scritto in un linguaggio completamente nuovo per la letteratura italiana, popolare e colto insieme, e una narrazione incontenibile, complessa ma anche immediata come tutti i miti, piena di luci e colori, che descrive una società primitiva, selvaggia e bellicosa, in cui gli dèi e gli uomini si mescolano tra di loro, combattendo e facendo l'amore. Si comincia in un'epoca lontanissima, in cui non sono ancora stati scoperti né il grano né il vino, e in cui si praticano ancora i sacrifici umani nella convinzione che il sangue delle vittime sia utile per fertilizzare i campi. E si finisce in una notte di 3500 anni fa, quando Elena e Paride, di nascosto, fuggono dal palazzo di re Menelao.
"...quanto al modo in cui prendemmo lo Stato, i kosovari si presentarono alla Camera dei Deputati e, condotti dai commessi in precedenza comprati dal rag. Dominicis, entrarono facilmente nello studio dell'onorevole Fini, sorprendendolo mentre chino sulla scrivania leggeva qualcosa. Gli spiccarono il capo dal busto e, posata la testa su una poltrona, senza ulteriori disordini, chiesero di essere guidati, attraverso il passaggio segreto, fino a Palazzo Madama..." Una scrittura cruda, didascalica, ragioneristica, distante. E anche nostalgica, piena di grazia e dettagli. Una scrittura che cozza e fa scintille per descrivere la catastrofe italiana partendo da una soluzione finale. Un'operazione pulp contro le caste e contro noi stessi, che ha tutta l'aria di essere, nello stesso tempo, impossibile e inevitabile.
In che epoca fu pavimentata la piazza di Campo de' Fiori? Quante sono le campane della basilica di San Pietro? In quale piazza si ha l'impressione di stare dentro una veduta di Piranesi? Dove si trova la chiesa delle prostitute pentite? A chi appartenevano i due milioni e settecentoquarantaquattro denti ritrovati sull'Isola Tiberina nel 1903? Quale regina riposa a fianco di papa Wojtyla, nelle Grotte vaticane? Qual era il giuramento dei gladiatori? Quanto è profondo il Tevere? In quale chiesa si sente il gorgoglio di un fiumicello che scorre in profondità? Quando comparvero i primi numeri civici a Roma? Quale principe si rifiutò di accogliere Hitler nel suo palazzo? Perché il cielo del Giudizio Universale dipinto da Michelangelo sembra fosforescente? Dove si sposavano gli omosessuali al tempo di Montaigne? Chi era il veneziano che nel 1746 restò per mesi dentro una cesta appesa a una puleggia sulla Colonna Traiana? Dove avvenne il duello tra Giuseppe Ungaretti e Massimo Bontempelli? Dopo il primo volume di "Conosci Roma?", Lauretta Colonnelli, giornalista del Corriere della Sera, propone altre 550 domande e altre 550 risposte se possibile ancora più curiose, divertenti, interessanti sul passato, il presente e il futuro di Roma. Un volume che si aggiunge al primo per comporre un panorama di 1000 notizie sulla città più bella del mondo e che può essere usato come guida da romani e turisti per scoprire storie dimenticate e angoli sconosciuti.
Una delle più divertenti e anomale guide che siano mai state scritte. Tra il novembre 1936 e l'ottobre 1938 Raymond Queneau, l'autore di libri leggendari come "I fiori blu" o "Esercizi di stile", tiene ogni giorno una rubrica sul quotidiano "L'Intransigeant" nella quale pone ogni volta tre domande sulle cose più curiose della capitale francese. La Storia si mescola all'aneddoto, la pratica documentaria al perdersi nella città, il sorriso alla conoscenza. "Qual è la strada più corta?", "Quanti archi di trionfo ci sono?", "In quale casa morì Molière il 17 febbraio 1673?", "Qual è il più antico orologio pubblico della città?", "Chi era il Père Lachaise che dette il nome al celebre cimitero?". Notizie curiose, vere e proprie scoperte, talvolta rivelazioni. Una guida per chi ama questa straordinaria città che è anche la scoperta di un nuovo testo per chi ama Queneau.
Quali sono i colori originali di Firenze, e quali le statue vere e quelle false? Cosa scrisse Martin Lutero a proposito del suo ricovero a Santa Maria Nuova? Quanti erano, come lavoravano gli operai che costruirono la Cupola? Dove si svolse la prima corsa ciclistica al mondo e chi la vinse? Come si comportavano sessualmente i fiorentini del Trecento? Cosa fu determinante per la vittoria dei Guelfi a Campaldino? C'è una Firenze che non è mai stata scritta nei libri di storia né in quelli dell'arte. Una città in apparenza minore, fatta di curiosità, aneddoti, piccoli segreti. Ma anche di episodi che furono all'origine delle grandi vicende. Questo libro ce li racconta, in modo incalzante, in un gioco di 450 domande e risposte che spaziano dalle origini fino ai giorni nostri. Segue un percorso insolito, che non è cronologico, né per temi o per luoghi, ma piuttosto un richiamo di curiosità che si incatenano l'una dopo l'altra. Un volume che si legge d'un fiato, e ci rivela la città che insegnò al mondo l'arte, ma anche i commerci, l'organizzazione civile, il rispetto per i diversi, la capacità di dare e di darsi attraverso il volontariato. Il lettore, preso per mano, si aggira così in una realtà senza tempo. Perché il passato è nell'oggi, e ancora oggi ovunque si rivela, nelle cose e nei volti della gente, basta sapere come riconoscerlo.
Quanti sono gli obelischi di Roma? Dove morì Michelangelo Buonarroti nel 1564? Dove si trova il centro esatto di Roma? In quale teatro i Beatles si sono esibiti nel loro primo concerto a Roma il 27 giugno 1965? Chi era il grande scrittore russo che tra il 1838 e il 1842 abitò nel palazzo in via Sistina 125 e vi scrisse il suo capolavoro? Che origine ha il nome di via del Pellegrino? Dove sono sepolti i grandi poeti romaneschi Belli, Pascarella e Trilussa? Quanti sono gli animali raffigurati nella basilica di San Pietro? Roma è la città eterna, una delle città più antiche del mondo e più ricche di storie e di misteri. Riprendendo lo schema di "Conosci Parigi?", l'"invenzione" dello scrittore francese Raymond Queneau, la giornalista del Corriere della Sera Lauretta Colonnelli ci accompagna in una passeggiata nel passato e nel presente di Roma. Prefazione di Paolo Portoghesi.