Gli Arcani custoditi dalle antiche sacerdotesse vengono qui alla luce secondo il loro molteplice significato: storico, sapienziale, simbolico, morale, spirituale e scientifico. I testi classici citati e le fonti storiche indicate assumono una nuova prospettiva, gettando luce sulla tradizione egitto-partenopea e coloro che nel corso dei secoli l'hanno rinnovata e protetta dalle persecuzioni. Gli insegnamenti occulti sui misteri del suono, della luce e i motivi delle usanze sacre vengono resi alla portata degli studiosi, l'Arcana Arcanorum smette di essere un miraggio irraggiungibile diventando un corpo di dottrine accessibili. Per l'autore gli insegnamenti del passato costituiscono le fondamenta per analizzare il presente e slanciarsi verso il futuro, il tramite per spiegare la magia moderna e ipotizzare il modo d'essere delle future scuole iniziatiche. Per chiudere il cerchio tracciato nel primo libro Luigi Braco esplica le dottrine segrete a cui aveva accennato e fornisce la chiave operativa delle fasi più avanzate della meditazione sirenusia.
Un bambino è già un uomo. Un istante prima della nascita l'angelo gli spegne con un soffio la fiammella e il bambino dimentica tutto: tutta la sua vita dovrà essere dedicata allo studio della Torah, a cercare di ricordarsi quello che aveva già imparato. Gli viene spenta la fiammella che portava sulla testa nel ventre della madre e questa viene sostituita dalla luce del mondo esterno. Nei meandri oscuri del ventre materno aveva una luce interna, questa si spegne e al suo posto viene la luce del sole, che abbaglia invece di illuminare. Per questo, continua la leggenda ebraica, il neonato piange al momento della nascita, poiché ha dimenticato tutto e dovrà dedicare tutta la sua vita a cercare di ricollegarsi faticosamente al sapere perduto. Il neonato piange poiché non sa più o, per meglio dire, non ricorda più ciò che già sapeva. Le maggiori tradizioni culturali e sociali costituiscono il patrimonio ed il fondamento della Tradizione Esoterica occidentale, il processo per pervenire alla Conoscenza è eminentemente un processo di ricollegamento a ciò che è già in noi, ossia alla Sapienza che ci proviene da Dio e che abbiamo rimosso.
Il percorso che l'autore intraprende, nello scrivere a partire dalla introduzione e a seguire con i vari capitoli, ha come obiettivo di rendere duttile e con metodo, gli argomenti che compongono la difficilissima materia che è l'ermetismo filosofico. Egli, con passione, scrive questo libro immettendo un personalissimo piccolo tassello alla conoscenza, toccando tutta una serie di argomenti che formano il corpo del libro. L'autore immagina questo percorso, non solo dal punto di vista astratto ma anche una serie di azioni pratiche e cadenzate temporalmente. In buona sostanza, il Puglisi oltre a rendere omaggio ad autori che con pregevoli libri e articoli in riviste specializzate, hanno reso più chiara questa ostica materia di studio, riafferma che il percorso alchemico non è solo studio ma anche preghiera rituale, conoscenza dell'astrologia e sue implicazioni e infine la pratica della pranoterapia, che con una azione meramente psichica sul soggetto operato, si concretizza con un effetto pratico e concreto sul piano fisico. La conoscenza di queste materie consente di poter meglio comprendere il percorso ermetico filosofico e le sue finalità.
Il Logos e Pan è un'opera filosofica multidisciplinare che spazia nell'epopea umana alla ricerca del Logos, la ragione essenziale, prima e unificante, e di Pan, l'anima universale della materia, rievocando le antiche Conoscenze e sapienzialità che hanno reso grande l'umanità fino all.avvento del paradigma razionalista. Partendo dal superamento della dualità materiale attraverso il riconoscimento della dimensione metafisica, la capacità dell'uomo di tradurre l'idea immaginifica e la volontà agente in modificazioni della realtà si è sempre maggiormente sviluppata sino a rendere, infine, inestricabile l'unione tra pensiero e materia. Risalendo all'origine degli enti questo libro si propone di ricongiungere la sensibilità del lettore alla clavis aurea dell'esistenza.