Amos non sa mentire. Cloe inventa bugie continuamente, soprattutto per non andare a scuola. Amos è figlio di un professore ebreo, Cloe è figlia di un maestro elementare, iscritto al partito fascista, che caccia Amos dalla sua classe proprio in quanto ebreo. Nell’ottobre 1938, a Roma, i due amici si incontrano regolarmente sulle rive del Tevere per chiacchierare e per pescare. Ai loro occhi, l’Ospedale Fatebenefratelli sull’Isola Tiberina è “il Castello”, circondato da un fiume impetuoso come le curve della fantasia. E il primario Giovanni Borromeo è “il Re”, che il 16 ottobre 1943, quando le SS rastrelleranno il ghetto ed entreranno nell’ospedale, salverà la vita agli ebrei ricoverati. Come? Raccontando del terribile e contagiosissimo morbo di K, la malattia (inesistente) da cui sarebbero stati affetti. E spaventando perfino i nazisti. Perché a volte la storia è una meravigliosa bugia…
Colin non sa decifrare le emozioni e preferisce vivere nell'universo ordinato dei numeri. Hazel dalle emozioni si lascia travolgere. Colin usa il silenzio come uno scudo d'invisibilità. Hazel non passa inosservata con quei capelli rosso fiamma e il carattere esplosivo. Tutti e due hanno una paura terribile di essere troppo "strani" perché il mondo li voglia. Hazel cerca di riempire la sua solitudine: l'architetto che l'ha presa in affido non si degna neppure di incontrarla e la nuova scuola è un ambiente ostile. C'è solo uno studente che non la guarda in cagnesco perché ha sempre il naso incollato alle pagine di un libro. Inizia così un'improbabile amicizia perché Colin e Hazel fanno di tutto per non incontrarsi, finché non scoprono che i loro destini sono legati a un misterioso giardino e che hanno bisogno l'uno dell'altra per scoprire il segreto che si nasconde tra le radici degli alberi morti da decenni e salvare anche se stessi. Non esistono formule per spiegare i sentimenti. Si ingarbugliano, sono faticosi e difficili. A volte impossibili. Ma, alla fine, è proprio l'imprevedibilità dell'amore il sole che infonde a Colin e Hazel la forza di crescere e sbocciare. Età di lettura: da 12 anni.
È strano scrivere su un foglio bianco, disconnesso. Niente commenti, niente battute come su Facebook o WhatsApp. Simona è in punizione: quindici giorni senza internet e cellulare. E allora prende carta e penna, e prova a chiarirsi la mente e il cuore. Punto uno: la famiglia. Sua madre è fortemente dedita al lavoro, quando serve c'è e per il resto la lascia in pace. Suo padre è un professore, un po' fissato con lo studio ma affettuoso. Suo fratello è un alieno, ma tanto si parlano il minimo sindacale. Punto due: i ragazzi. Mai avuto problemi, Simo va d'accordissimo con i maschi. Solo che ora le sue compagne sono fissate con i fidanzati. Nei loro discorsi c'è solo questo, trucchi e vestiti. Lei invece con i maschi gioca a calcio. Punto tre: le amiche. Per fortuna c'è Azzurra, la nuova arrivata, la migliore amica. E poi Cate, la ragazza di suo fratello, affascinante, sicura di sé. Per non perdere l'amicizia di Azzurra, per sentirsi grande come Cate, Simona prova a essere come le altre. Prova a uscire con i ragazzi, a lasciarsi baciare. Ma qualcosa in lei si inceppa. L'emozione non si accende. O forse si, ma non come per gli altri. Cosa c'è in lei che non va? Età di lettura: da 12 anni.
Thia è un'isola, ma forse no. Di certo è la prigione senza sbarre in cui vivono Amalia e Nazario, due ragazzi che sanno puntare lo sguardo oltre la recinzione d'acqua e di pregiudizio che iniziano a sentire stretta. La loro smania d'andarsene li avvicina a Flora e Corrado, l'una piena di rabbia sopita e l'altro reso inetto dalla ristrettezza delle proprie vedute. Si avvicinano guardinghi gli uni agli altri, superando la barriera della diffidenza fino a mettere le basi di una relazione che è quanto di più vicino a un'amicizia possa nascere in quel luogo. Insieme iniziano a imbastire l'avventura della vita, quella per cui ci si sente disposti anche a morire. Due tentativi di fuga, la rivelazione di un luogo segreto e poi la grande rincorsa verso la libertà. Un traguardo che è lontanissimo guardato a occhi nudi, ma che si fa a portata di mano grazie al filtro delle parole di chi è vissuto prima di noi e ne ha lasciato traccia in una pagina. Età di lettura: da 12 anni.
Eric conosce il buio come le sue tasche. Ci vive dentro da dodici anni e sette mesi. Ovvero, da quando è nato. Cresce con le collezioni di minerali, i romanzi fantasy, una cotta micidiale per la ragazza dell'ultimo banco e il sogno di diventare giornalista. Cresce come tutti. Poi in classe arriva Carlo, un ragazzo immerso nel buio come lui. Eppure cosi diverso da lui, cosi aggressivo. Dal giorno dell'incidente che gli ha tolto la vista, Carlo è pieno di rabbia e di paura: ossessionato dal ricordo della vita di prima, che gli ritorna in sogno, e da una madre che proprio non riesce ad accettare l'accaduto e a riconsegnarlo pienamente alla sua vita di ragazzo, libero di correre, cadere e rialzarsi, di trovare la sua strada facendosi anche male. Quella che doveva diventare un'amicizia diventa invece una sfida. Sarà solo grazie a uno sport molto speciale, il torball, e a un allenatore altrettanto speciale, che i ragazzi potranno viverla fino in fondo, rispettando nuove regole e uscendo dagli schemi imposti da scuola e famiglia. Per capire infine che la sfida è la stessa per tutti noi, ed è spesso lo sport a insegnarcela: quella con se stessi, per superare le proprie difficoltà e i propri limiti. Età di lettura: da 12 anni.
Agosto 1917. L'Italia affronta il spo terzo anno di guerra contro l'impero austro-ungarico. Al fronte, migliaia di soldati vengono sacrificati in inutili attacchi per guadagnare solo pochi metri di terreno. Ma nel cielo si combatte un'altra battaglia, del tutto diversa. Aeroplani da caccia, da bombardamento, da ricognizione, fragili apparecchi di legno e tela, prodotti di una tecnologia appena nata, cercano di dominare l'aria compiendo le loro temerarie missioni lontano dal fango e dal sangue delle trincee. Quattro ragazzi di un piccolo paese del Friuli passano la loro estate cercando momenti di formalità nella tragedia che li circonda. Ma sono affascinati dalle prodezze degli eroi dei cieli e non perdono occasione per seguire le evoluzioni dei biplani che decollano da una minuscola base di volo, poco distante dalle loro case, finché un giorno un'incredibile serie di circostanze li porta a dover prendere una difficile decisione. Saranno pronti ad affrontare in prima persona la sfida che il destino sbatte loro in faccia? L'"Asso di Picche", un aereo da bombardamento, veterano di innumerevoli missioni, li attende. Saranno in grado di portarlo in volo? Con un intervento di Frediano Sessi. Età di lettura: da 12 anni.
Budapest, 1944: la guerra che volge al termine mostra il proprio volto più disumano. Mentre i sovietici avanzano verso Occidente, gli ebrei intrappolati nella capitale sono decimati dalla fame, dal freddo, dai folli assalti dei nazisti tedeschi e ungheresi. Per Giorgio Perlasca, semplice uomo d'affari italiano, l'orrore sta per finire: tramite l'ambasciata spagnola potrà presto rimpatriare, riabbracciare la moglie, dimenticare quell'inferno. Ma davanti ai suoi occhi si sta consumando una quotidiana, brutale tragedia: non può andarsene senza far nulla. Rimanda quindi la partenza e si adopera per strappare alla morte quante più persone può, correndo su un filo di menzogne sempre più audaci. Quando però l'ambasciatore spagnolo lascia la città, per gli ebrei protetti dall'ambasciata tutto sembra essere perduto. A Perlasca non resterà che tentare di salvarli raccontando un'ultima, estrema, rischiosissima bugia... Età di lettura: da 12 anni.
Un palazzo scrostato nel centro di Budapest, una famiglia in frantumi, una scuola che nega ai ragazzi il diritto al futuro: questa è la sua vita, ma Sándor non ci sta. Non esiste forse un mondo dove la meschinità è messa al bando e il coraggio è premiato? Un mondo dove è possibile vendicare i torti, sconfiggere il crimine, punire i cattivi, difendere la libertà? Si che esiste, ma per Sándor e i suoi amici, nell'Ungheria schiacciata dagli ultimi colpi di coda del regime, è un mondo proibito: è quello dei supereroi, Batman, Spider-Man, i Fantastici Quattro, Freccia Nera... E allora Sándor decide: seminerà briciole di libertà e di giustizia intorno a sé, costi quel che costi. Spaccerà fumetti, e si metterà al passo con i supereroi che da sempre camminano al suo fianco, sentinelle invisibili della sua fantasia. Vivrà un'altra vita, segreta e spericolata, fino al giorno in cui un vento nuovo inizierà finalmente a soffiare. Età di lettura: da 12 anni.
"Non tutti hanno la fortuna di avere una famiglia. Ma alcuni hanno la sfortuna di averne due". Questo è il tormentone che si ripete ogni giorno Rebecca, tredici anni, i cui genitori, separati da diverso tempo, si sono già ricostruiti due vite nuove con compagni diversi. La vita di Rebecca invece è un casino, sballottata emotivamente tra fratellastri, una matrigna e un patrigno. Una faticaccia, che lei ha tamponato nell'unico modo che le è parso sicuro e indolore: facendo crescere una grande rabbia verso tutto e tutti, isolandosi così dal mondo. Rebi è in terza media e, nell'ennesima scuola dove è stata da poco iscritta, si dimostra subito un elemento difficile. Ne sa qualcosa la rigidissima preside dell'istituto, che si ritrova a gestire questa specie di gatto randagio che rischia di guastare le sue serissime allieve. Sarebbe un anno (o forse un'esistenza?) destinato a rotolare sempre più nel disagio se un giorno non arrivasse la nuova insegnante di educazione fisica, Agnese, persona molto sensibile, amante del proprio lavoro, e con un grande progetto: allestire una nuova squadra di pallavolo femminile. Età di lettura: da 12 anni.
Gianni, silenzioso e assorto. La bella Ines, con la treccia corvina e gli occhi fieri. E poi Etta la piccolina, Andrea quello nuovo, e Ciccio, Filippo, Moreno... Sono gli scout di un paese italiano come tanti, ragazzi che negli anni Venti del Novecento si dividono fra lavoro, scuola, escursioni, campi estivi. Conoscono le montagne come le loro tasche, crescono nei boschi, hanno dentro il valore della disciplina, del sacrificio per gli altri. Sanno cosa siano la lealtà, l'onore, il coraggio. O almeno credono di saperlo, finché in paese arriva il regime con i suoi sinistri rappresentanti. Mentre sovvertono l'ordine della comunità, i nuovi venuti si riempiono la bocca delle stesse parole: lealtà, onore, disciplina... Ma sembrano così distanti dai valori su cui gli scout hanno giurato. Manca un ingrediente essenziale: la libertà. E Gianni, Ines e Andrea decidono di prendersela, con una fuga sulle montagne, che difenderanno a rischio della vita. Età di lettura: da 12 anni.
Gianni, diciassette anni, calciatore. Una famiglia in pezzi e le idee confuse, molto confuse. Di chiaro, nella sua testa, c'è solo il sogno di giocare in serie A. In attesa che si realizzi, Gianni subisce a denti stretti le piccole, quotidiane angherie del compagno di squadra Guido, tanti soldi e ancor più arroganza. Ma quando a Gianni viene offerta l'occasione di giocare in Irlanda, forse la sua grande occasione, Guido cambia faccia e, improvvisamente generoso, gli propone un'alternativa, una scorciatoia per il successo. Nel mondo del calcio, gli fa capire, i soldi fanno la differenza e la sua famiglia ne ha davvero. Gianni si fida, e finisce nella trappola del falso amico. Quando si rende conto dell'errore, a travolgerlo non sono le scelte sbagliate, ma un odio cieco, pronto a sacrificare i sogni pur di ottenere vendetta. Per ritrovare la rotta, Gianni deve ricominciare da capo, affidarsi a un allenatore che lo capisce come solo un amico farebbe, mettere a tacere la rabbia. Deve imparare a fare la cosa giusta. I prati e i cieli d'Irlanda, insieme agli occhi seri e profondi di Eileen, lo aiuteranno. Età di lettura: da 12 anni.
Tutto inizia con un messaggio lasciato dentro un libro da una ragazza. Un compagno di scuola lo trova e i due cominciano a scriversi senza incontrarsi mai. Non si firmano neppure con i loro veri nomi, ma come Una e Dan, i protagonisti del libro. Anche se non si riconoscono, forse si vedono tutti i giorni. È Una la rossa che sorride come se si fosse appena ricordata qualcosa di buffo? È Dan il biondino con gli occhi verdi da gatto che vedono dentro le persone? I due ragazzi cercano di scoprirsi attraverso quello che si scrivono, si punzecchiano, flirtano, e si rivelano uno all'altra come forse non sarebbero mai riusciti a fare di persona. A poco a poco, però, dalle loro parole emerge una realtà sempre pili strana e inquietante. Dove si trovano davvero Dan e Una? Che posto è l'Istituto che frequentano insieme a migliaia di altri ragazzi? Si tratta di un collegio? Di una scuola speciale? Di un riformatorio? E perché tutti i giorni devono prendere una medicina che cancella i loro ricordi? Dan e Una continuano a scriversi e a registrare tutto, finché la realtà, più cruda e feroce di qualsiasi storia nei libri, irrompe nelle loro vite e li costringe a uscire allo scoperto. Età di lettura: da 12 anni.
Paolo non sa ancora che sta per diventare re. D'altronde è solo un ragazzo di tredici anni come tanti altri: vive con la famiglia in una masseria del Salento immersa fra gli olivi, e passa il suo tempo libero con gli amici Antonio, Laerte, Beatrice ed Elena. Quell'estate però sarà diversa da tutte le altre. Un giorno Paolo trova sotto terra un antico baule, e scopre di essere l'ultimo discendente del famigerato brigante Giovanni, detto il "distruggitore di nemici". Centocinquant'anni prima, il brigante aveva dichiarato l'indipendenza della masseria dal neonato regno d'Italia. Paolo decide di ripercorrere le orme dell'antenato, e con i suoi amici fonda il Libero Regno dei Ragazzi. Gestire una nazione non è facile come sembra: bisogna creare un governo, scrivere la Costituzione, organizzare un esercito e pattugliare i confini. E quando il regno comincerà a coinvolgere anche gli abitanti del paese, arriveranno i primi nemici. Fra cui il perfido sindaco Leo Palamà, che ha messo gli occhi sulla masseria del padre di Paolo ed è pronto a tutto per impossessarsene. Età di lettura: da 12 anni.
Questo libro - che ha il titolo ironico del "falso movimento" "Da Roma a Roma", dove si spazia dal centro alle periferie della città alla ricerca dei nuovi portati di senso antropologico e delle trasformazioni urbanistiche - si apre e si chiude con il ricordo di Pier Paolo Pasolini, che, come scrive Carrara, della periferia romana "fu il primo cantore". Si parte dalla stele in memoria di Pasolini all'Idroscalo di di Chia, un rudere medievale, prossimo a Bomarzo, acquistato dallo scrittore nel 1970. In mezzo, le chiese di Centocelle, una scuola di Passo Corese, i tossici di Ostia e la Roma Bene dell'Olgiata e di via Due Ponti, oscure feste di piazza a Torvaianica e performance artistiche nel retroterra romano, e tanti altri luoghi nominati dalle cronache ma sconosciuti a molti di noi. Questi luoghi Andrea Carrara ora ce li fa conoscere con un racconto di prima mano, onesto e rigoroso; li attraversa con l'occhio curioso del viaggiatore, con quello impietoso del sociologo e quello visionario dello scrittore; li sviscera, rimettendo in circolo motori dell'immaginario come film, libri, fatti di cronaca; per ricomporre, infine, nel magma complesso di un mosaico, le trasformazioni avvenute in quella terra che sta ai margini di Roma, dove pulsa il cuore impazzito della contemporaneità.