Risolvere gli enigmi è come fare acrobazie con la mente: un modo ludico e avvincente per allenare l'ingegno. Questo libro raccoglie una serie di problemi intriganti e sfida il lettore in un funambolico percorso a ostacoli di rompicapo risolvibili senza la conoscenza di teorie matematiche ma semplicemente con l'astuzia e la creatività. Utilizzando un linguaggio fresco e privo di tecnicismi, "Gli enigmi di Pitagora" istruisce, mette alla prova e svela il lato giocoso della matematica.
In questi che sono gli anni della "critica della rete", secondo Geert Lovink, si sta sempre più mettendo in discussione il modello economico del Web 2.0. "Perché gli utenti dovrebbero continuare a pubblicare tutti quei dati privati, dai quali una manciata di aziende ricava miliardi di dollari di profitti? Perché dovrebbero cedere gratuitamente i loro contenuti mentre un pugno di imprenditori del Web 2.0 sta guadagnando milioni? Che prezzo siamo disposti a pagare per la gratuità? Perché si usa l'"immaginazione collettiva" per escogitare modelli sostenibili per una cyber-infrastruttura pubblica? È ora di rompere il consenso libertario. È tempo di tornare a essere utopisti e cominciare a edificare una sfera pubblica al di fuori degli interessi a breve termine delle corporation e della volontà di regolamentare dei governi. È ora di investire nell'educazione, ricostruire la fiducia e svincolarsi dalla retorica securitaria post 11 settembre."
La matematica, forse più di qualsiasi altra attività, si presta ai giochi che richiedono strategia, astuzia, immaginazione. Una punta di malizia, un tocco di logica e una manciata di perseveranza costituiscono la migliore ricetta per affrontare un gioco matematico. Non si richiede la conoscenza di linguaggi e teorie matematiche particolarmente impegnative. L'enunciato è intrigante, sorprende e pone una sfida a colui che lo legge, suscitando la curiosità e la voglia di saperne di più. La stessa soluzione diverte e persino, a volte, stupisce per la sua semplicità.
Questo manualetto di self-management vuole contribuire a migliorare le modalità di approccio interpersonale nella società, diffondendo la cosiddetta "competenza sociale". Si rivolge a tutti coloro che vogliono vivere in modo attivo il proprio potere di persone autonome e creative nel mondo del lavoro. L'unica sicurezza in questa nostra società postideologica sono i nostri bisogni: veder rispettato il nostro valore di esseri umani, star bene e sentirci al sicuro. Prendiamoli sul serio e spostiamo la nostra attenzione sulle risorse per riuscirci. Se stiamo in guardia contribuiamo a produrre quel tipo di società diffidente e dolente che non vogliamo, di cui ci lamentiamo. L'insoddisfazione è una delle risorse che abbiamo per realizzare qualcosa di meglio, a partire dalla nostra vita quotidiana.
Che cos'è la filosofia? Rispondendo a questa domanda Ermanno Bencivenga, noto professore e studioso, afferma provocatoriamente che è un gioco. Un'attività ludica straordinariamente seria, però, dal momento che invece di usare pedine, carte o altri strumenti ha a che fare con la vita e la morte, con il bene e il peccato, con il tempo e l'eternità. Anziché raccontarci l'ennesima storia della filosofia, Bencivenga ci propone così di diventare protagonisti e di praticare il gioco della filosofia. Come? In modo semplice, partendo da casi tratti dalla vita quotidiana. Ampliando il percorso dell'edizione precedente con nuovi capitoli, sull'estetica e la riflessione politico-sociale, l'autore ci insegna ad aprire la mente alla domanda, al dubbio, al quesito filosofico. Il risultato è un libro stimolante e ricco di spunti, capace di innescare e alimentare il meccanismo della ricerca.
Nessuna società si può permettere di trascurare benessere, simpatia, empatia, gentilezza e solidarietà tra i suoi membri. Sono atteggiamenti difficilmente misurabili ma ognuno sa cosa vuoI dire vivere la vita di tutti i giorni in un clima disteso e amichevole, in cui ci sentiamo accettati e al sicuro, oppure no. Capita a tutti di stare male per uno scontro con le persone a cui si vuole bene. Quando questo accade, si ha l'impressione che le buone intenzioni non servano, e che la felicità ci sfugga di mano. Poi ci accorgiamo che il problema è di comunicazione, e forse soprattutto di comunicazione con noi Stessi. In questo libro Ludovica Scarpa dimostra il "potere terapeutico" della comunicazione quotidiana sulla stabilità e sulla continuità affettiva, fonte primaria di benessere, fiducia e sollievo, e ci fornisce inoltre una serie di "modelli mentali" che ci aiuteranno a gestire in modo più equilibrato la nostra emotività per riuscire a voler bene con consapevolezza, ad amare accorgendoci di come assegniamo valore a chi per noi ne ha.
Dopo il calcio potrebbe essere la volta del giornalismo. Redattori corrotti e direttori compiacenti hanno tradito i lettori. I giornali sono zeppi di pubblicità clandestina. Si pensa di leggere un innocuo articolo di costume e invece ci si ritrova una serie di consigli per gli acquisti. Si cerca qualche idea per investire i risparmi e invece si sta per cascare in una trappola. Si inseguono le ultime novità della medicina e non si sa che il giornalista è stato invitato in una località esotica, coccolato e pagato per divulgare un nuovo farmaco. Insomma, quotidiani, settimanali e mensili per non parlare dei notiziari di radio e televisione sono controllati dagli inserzionisti che dettano legge in redazione, perché sono loro che possono decidere la vita o la morte di un organo di stampa, grazie alla complicità dei giornalisti il cui livello etico sembra sprofondato. In questo libro vengono riportati fatti e circostanze a supporto di queste ipotesi.
La matematica, forse più di qualsiasi attività, si presta ai giochi che richiedono strategia, astuzia, immaginazione. Una punta di malizia, un tocco di logica e una manciata di perseveranza costituiscono la migliore ricetta per affrontare un gioco matematico. Non si richiede la conoscenza di linguaggi e di teorie matematiche particolarmente impegnative. L'enunciato sorprende e pone una sfida a colui che lo legge; suscita la curiosità e la voglia di saperne di più. La stessa soluzione diverte e persino, a volte, stupisce per la sua semplicità.