Il volume affronta i complessi aspetti della storia risorgimentale della Sardegna: dal sottosviluppo economico alla nascita del sistema bancario, dall'unificazione del mercato alla crescita della popolazione, dalla fine degli usi collettivi alla nascita della proprietà privata della terra, dalle strade ai porti, dalle scienze alla letteratura, dalle istituzioni al diritto. Da queste pagine emerge nitidamente come la Questione sarda e la istanza autonomistica siano nate, pochi decenni prima dell'Unità, con la cosiddetta "fusione perfetta" del 1847, attraverso la quale aveva termine la lunga parabola del Regnum Sardiniae e l'isola diventava una provincia periferica degli Stati sabaudi di Terraferma, di cui recepiva gli ordinamenti politico-amministrativi e giudiziari. Si accentuava così la dipendenza economica col Piemonte e soprattutto con Genova. L'insieme dell'opera costituisce una significativa riflessione sul recente passato, uno strumento che, ritrovando il filo delle vicende emblematiche della storia sarda dalla fine del XVIII secolo all'unificazione nazionale, ci aiuta a leggere i problemi del nostro tempo e a costruire le basi di una più consapevole progettazione dell'avvenire.
La 16ª ediz. della serie si apre nel segno del re della Mauritania Giuba II, il coltissimo sovrano africano illuminato protetto da Augusto, esperto di storia e di geografia. I principi e i re nell'antichità si spostavano nello spazio, emigravano dalle loro terre per ragioni di forza maggiore o per conoscere, si sottoponevano a disagi simili a quelli che oggi incontrano tanti immigrati africani, che spesso clandestinamente si muovono su instabili imbarcazioni dalla riva Sud del Mediterraneo verso un'Europa scintillante e desiderata, ma anche insensibile e incapace di accogliere l'altro.