In questo volume sono presenti spunti e intuizioni che nascono dallo studio e dall'esperienza di vita dell'autrice, Yarona Pinhas, elaborati attraverso una sintesi dei principali concetti della Cabbalà. Il testo è arricchito da tavole a colori realizzate da Letizia Ardillo che guidano alla contemplazione del testo, al sentire del cuore. Lo scopo del libro è di riportare l'attenzione al cuore come luogo del sentire integro, come l'epicentro della creazione e dell'uomo. Lì dove il cervello comunica nel locale, il cuore parla al globale. Il cervello pensa, ma il cuore sa.
"L'ebraica parola Cabala vuol dire tradizione ricevuta; e con essa i Rabbini indicano la legge tramandata oralmente agl'Israeliti fin dagli antichissimi tempi. Più particolarmente poi questa parola è riservata a quel complesso d'insegnamenti mistici o ascetici, che dirigono gl'Israeliti nelle loro preghiere e nelle loro meditazioni. Il più splendido maestro di Cabala fu nel secondo secolo dell'era cristiana il Rabbino Simeone Ben Yohhaï: e le sue lezioni vennero raccolte nel libro intitolato 'Zohar', che vuol dire chiarezza. Dal 1843 il Dott. Franck nel suo libro 'La Kabbale' pretese di mostrare che i cabalisti ebrei son tutti panteisti, e che il fondo della Cabala è il panteismo; e ciò per procacciare a questo sistema un sostegno non dispregevole. Nel libro del signor Drach, orientalista insigne, si dimostra evidentemente che quell'imputazione è onninamente falsa, e che essa potè essere sostenuta dal Dott. Franck, perché in luogo di ricorrere ai testi ebraici più accreditati dei libri cabalistici, ricorse a tradizioni errate e a citazioni difettose. Questo opuscolo del Dott. Drach nella sua brevità ha grande forza di raziocinio, e suppone una conoscenza profonda della lingua e della erudizione ebraica."
Le parashot di Vaiqrà (Levitico): in questo volume sono contenute e spiegate nei minimi particolari, le norme legate al Santuario appena edificato e quelle che devono osservare i Kohanim. Perciò questo libro è chiamato anche Toràt Kohanim. Sono illustrati le offerte e i sacrifici da fare in segno di riconoscenza, pentimento, devozione, omaggio e ringraziamento al Creatore del Cielo e della Terra, sostituiti oggi, che il Bet ha Miqdàsh non c'è più, dalle preghiere. Accanto alla figura di Moshè, infaticabile conduttore del popolo e portavoce delle norme (mitzvòt) da osservare riguardo alla kasherut, allo shabbat, alle feste e a tutte le altre occasioni, vedremo delinearsi la figura del kohen gadol e degli altri kohanim, i sacerdoti. Ad essi il compito di accompagnare il popolo con la loro saggezza, il loro esempio ed il loro impegno; valuteranno i comportamenti di ognuno cercando sempre di creare un'atmosfera di armonia nella comunità in cammino; faranno da giudici e da guide per indirizzare i figli d'Israele verso abitudini e azioni corrette perché divengano un popolo Santo come Santo è l'Eterno. Età di lettura: da 9 anni.
David Castelli (Livorno, 1836 - Firenze, 1901), allievo del rabbino Abramo Piperno e di Elia Benamozegh al collegio rabbinico di Livorno, completò la propria formazione filologica all'università di Pisa, frequentando i corsi di lingue semitiche di Fausto Lasinio. Abbandonata l'idea di seguire la carriera rabbinica, dedicò l'intera sua vita agli studi su svariati aspetti dell'ebraismo. Nella presente opera, pubblicata nel 1874, l'autore presenta uno studio dotto e approfondito sulla figura del Messia. Dichiarando fin dal principio di non volersi occupare della verità intrinseca della religione, ma di studiarla sotto il profilo psicologico e storico come una delle realtà della massima importanza nell'umana civiltà, David Castelli introduce l'opera con una presentazione della teologia ebraica in generale. Segue la Prima Parte dedicata alle idee messianiche contenute nel Vecchio Testamento: Pentateuco, Libri storici, Libri profetici. Nella Seconda Parte l'autore esamina le idee messianiche nei testi tradizionali ebraici quali: Talmud Babilonese, Talmud Gerosolimitano, Bamidbar Rabbà, Pesiqtà Zutratà, Jalqut Simeonì ed altri ancora. Completa lo studio l'Appendice, nella quale sono esposti brani tratti dai suddetti Libri tradizionali ebraici, a proposito del tempo della venuta del Messia, dei segni e delle sciagure che lo precederanno, dei due Messia, delle guerre messianiche e del giudizio finale.
La Festa di Pesach, i canti dell'Haggadà, il racconto dell'esodo, la tradizione... Interamente a colori e rivolto alle famiglie. Illustrato da disegni di bambini, oltre che da fotografie, il libro rappresenta una guida semplice e allegra per condurre qualsiasi pubblico all'interno della Pasqua ebraica, con i valori, i significati, i simboli che trasformano una cena in una esperienza indimenticabile.