Alternando i molti cattivi episodi a qualche buon esempio, l'autore insiste sulla rilevanza civile dell'impegno per la difesa del territorio, del paesaggio, dei centri storici e del patrimonio artistico e archeologico degli ultimi venti anni. Adottando la forma del diario con data e luogo, il volume intende richiamare l'attenzione della pubblica opinione e delle istituzioni su argomenti spinosi quali le battaglie per il buon governo del patrimonio artistico e culturale. Il volume si articola in capitoli tematici: i cosiddetti disastri naturali e artificiali; gli usi propri e impropri del patrimonio architettonico e archeologico; la vecchia e la nuova legislazione dei Beni culturali e infine il ruolo del turismo in Italia.
Il volume raccoglie circa quaranta tra articoli, lettere e interventi al Ministero di Salvatore Settis sul futuro dei beni culturali e sulle polemiche e discussioni che li hanno circondati. È pubblicata la corrispondenza completa con i ministri Melandri e Urbani e la trascrizione di un'audizione inedita alla Camera dei Deputati di poco precedente l'uscita del Codice Urbani. Una prefazione dell'autore cerca di fare il punto sul momento attuale. Ogni testo è corredato da una breve nota.
Nel libro si analizzano gli ultimi sviluppi normativi e politici che hanno alimentato l'attuale dibattito sui temi della gestione e della volorizzazione del patrimonio culturale nazionale, ma soprattutto si racconta una reale esperienza di collaborazione tra pubblico e privato: quello relativo alla Soprintendenza archeologica di Roma e al "Colosseo dei desideri". Rosanna Cappelli tenta di mettere a fuoco, alla luce della diretta esperienza di gestione, i principali argomenti della contesa tra pubblico e privato, le possibili strade per l'integrazione tra politiche tradizionali e politiche cosiddette innovative, le soluzioni di una "privatizzazione sostenibile".