Il primo numero della Rivista, presenta una duplice novità.In primo luogo, il cambiamento del nome: "Urbaniana University Journal. Euntes Docete". Pur nella continuità, la scelta segnala l'esigenza di internazionalizzare sempre più il servizio della Rivista che rappresenta anche l'attività di ricerca e insegnamento dell'Università. La titolatura in lingua inglese consentirà una migliore visibilità e fruibilità in rete, a motivo, non ultimo, del bacino dei lettori sempre più rappresentativo delle differenti realtà socio-culturali. In secondo luogo, il cambio del Direttore. Nel ringraziare Giovanni Ancona per il lavoro con cui ha rilanciato la Rivista universitaria in questi ultimi anni, auguro a Carmelo Dotolo un lavoro proficuo. La sua competenza teologica e l'acutezza dell'analisi della realtà contemporanea, ne fanno un autorevole interprete del rapporto tra fede e storia di cui oggi, a 50 anni dal concilio Vaticano II, si sente bisogno. Sono certo che le sfide culturali e spirituali che la Rivista si pone nell'accompagnare e guidare la riflessione sul mondo della missione, rappresentano il terreno migliore sul quale Carmelo Dotolo darà il meglio di sé. Alberto Trevisiol Rettore Magnifico della Pontificia Università Urbaniana Autori: Kanakappally Benedict; Santoro Raffaele; Ndreca Ardian; Longhitano Tiziana; Kleden Ignas; Kodithuwakku Janaka Indunil; Hongtao Zhao; Meruzzi Mauro; Monachese Angela.
Hanno collaborato a questo numero : Caterina Ciriello, Lorella Congiunti, Francesco Cosentino, Benito De Marchi, Samir Anis Matta Emad, Mario Florio, Armando Genovese, Fidel González Fernández, Luciano Meddi, Mariangela Petricola, Angelo Romano, Donatella Scaiola, Paul B. Steffen, Luca F. Tuninetti, Andrea Vaccaro.
Sommario articoli
Editoriale
Carmelo Dotolo
FOCUS Umanesimo: ideale condiviso, progetto contestato
Introduzione
Luca Tuninetti
“Ecologia umana” ed eredità degli antichi
Giulia Lombardi
Le transhumanisme peut-il être l’avenir de l’homme?
Dominique Lambert
Umanesimo, post-umanesimo, nuovo umanesimo. Alcune considerazioni a partire dal natural-born cyborg
Giambattista Formica
La speranza come nuovo umanesimo oggi: una riflessione di Gabriel Marcel
Angèle Rachel Bilégué
ARTICOLI
La missione in Giappone. Gli inizi: il potere e la gloria
Angelina Volpe
Dalle periferie al cuore del mistero: «Dio è misericordia»
Angela Maria Lupo
État de la recherche sur Zacharie 1,7-6,15. Vers une exégèse d’inclusion distinctive et d’investigation des herméneutiques
Serge Finia Buassa
Sulla speranza nella vita cristiana: riflessioni a partire da alcuni discorsi di John Henry Newman
Hermann Geissler
El Proemio a los sermones del Doctrina Christiana y Catecismo limense en el contexto misional y catequístico americano del siglo XVI
Mario L. Grignani
Economia ed etica. Una questione di diritto naturale
Paolo Fornari
Libri ricevuti
INDICI NOMI. ANNATA
273-302
"Nella mia prima enciclica desidero parlare dell'amore, del quale Dio ci ricolma e che da noi deve essere comunicato agli altri." Esprimendo questo desiderio, Benedetto XVI inaugura il suo magistero per la Chiesa universale. Il Pontefice si dirige immediatamente al cuore della manifestazione in Gesù Cristo della vita divina e al centro della trasmissione vivente della fede cristiana. La novità del Cristianesimo è che all'uomo è offerto di legare la realtà del proprio amore a quello divino, e che, di conseguenza, l'amore di Dio e l'amore del prossimo diventano per lui un solo grande amore, quella carità non potrà non crescere, purificarsi ed elevarsi. La metafora della "scala, per mezzo della quale ogni cristiano può giungere al cielo", già invocata da Fulgenzio di Ruspe per indicare la vitalità della carità, è stata scelta per orientare l'articolato e analitico 'commentario' al testo dell'Enciclica che ha per oggetto il discorso sull'essenza stessa del Cristianesimo, cioè la concezione cristiana di Dio e del cammino dell'uomo. In questo numero monografico della rivista Euntes Docete convergono ben 19 contributi scientifici dei Docenti delle varie Facoltà e Istituti della Pontificia Università Urbaniana.
Esiste una trasversalità dell'idea di missione attraverso i Documenti conciliari, trasversalità che si radicherebbe in uno stretto nesso tra missione e Chiesa? È possibile rileggere oggi tutto il Concilio Vaticano II a partire dall'idea di missione? Una corretta ermeneutica dei Concilio in chiave di missione presuppone una considerazione degli aspetti fondamentali, quali la nota dell'aggiornamento e della pastoralità del Concilio, il recupero della tradizione biblica e patristica come fonti primarie del magistero e della teologia. In che modo la missione determina tutti questi movimenti che hanno portato ad un nuovo volto della Chiesa?
In un mondo che diventa sempre più villaggio planetario, si fa urgente il bisogno di vivere profondamente la solidarietà e di fondarla in una spiritualità della comunione: "Spiritualità della comunione significa innanzi tutto sguardo del cuore portato sul mistero della Trinità che abita in noi, e la cui luce va colta anche sul volto dei fratelli che ci stanno accanto. Spiritualità della comunione significa inoltre capacità di sentire il fratello di fede nell'unità profonda del Corpo Mistico, dunque come "uno che mi appartiene", per saper condividere le sue gioie e le sue sofferenze, per intuire i suoi desideri e prendersi cura dei suoi bisogni, per offrirgli una vera e profonda amicizia. Spiritualità della comunione è pure capacità di vedere innanzi tutto ciò che di positivo c'è nell'altro, per accoglierlo e valorizzarlo come dono di Dio: un "dono per me", oltre che per il fratello che lo ha direttamente ricevuto. Spiritualità della comunione è infine saper "fare spazio" al fratello, portando "i pesi gli uni degli altri" (Gal 6,2) e respingendo le tentazioni egoistiche che continuamente ci insidiano e generano competizione, carrierismo, diffidenza, gelosie" (Giovanni Paolo 11, Novo Millennio Ineunte n.43). Queste indicazioni permettono di intuire il carattere particolare e originale delle Pontificie Opere Missionarie e di ripensarne il loro senso e la loro pertinenza per la missione della Chiesa
Il pluralismo rappresenta per la riflessione missiologica e per la missione della Chiesa una sfida ed un'opportunità per riformulare in modo sempre più credibile l'annuncio del Vangelo. In tale ottica, i contributi intendono offrire alcune coordinate filosofiche e antropologico-culturali per cogliere il significato del pluralismo; uno sguardo su differenti modalità di leggere i mutamenti in atto, come nell'induismo e nella religiosità tradizionale africana; una prospettiva teologica, missiologica e pastorale per individuare alcune piste di riflessione per un dialogo attento e critico. Chiude il volume una rassegna bibliografica ragionata sul pluralismo.
Uno sguardo volto al panorama dell'ermeneutica delle fonti nelle diverse tradizioni religiose può rendere possibile l'apertura a un nuovo dialogo. Se la storia dell'ermeneutica cristiana ha dato i suoi risultati, è auspicabile che ogni altra tradizione religiosa muova i propri passi in direzione delle rispettive origini, dalla rilettura critica delle quali potrà meglio identificarsi anche in relazione alle altre tradizioni. Numerosi sono gli interrogativi che emergono dalla prospettiva qui indagata, a partire da una riflessione sistematica condotta nell'ambito di una ricerca interdisciplinare promossa dalla Pontificia Università Urbaniana che ha visto la partecipazione di importanti studiosi di diverse nazionalità.
Questo volume dedicato a "Inculturazione, diritto canonico e missione" parte da un presupposto: la maggioranza delle norme della Chiesa sono legate alla realizzazione della sua missione salvifica. In questa prospettiva, tutte le leggi della Chiesa hanno una dimensione missionaria e "inculturata", universale e, al contempo, particolare. Nell'impegno di evangelizzazione la Chiesa è, da una parte, consapevole della sua identità "cattolica" ed è, dall'altra, debitrice alla cultura del mondo al quale è inviata. La problematica attuale dell'evangelizzazione trova una sua focalizzazione nel processo di inculturazione della fede al quale non può sottrarsi né il diritto ecclesiale né l'ordinamento delle missioni.
Giovanni Paolo II è un "Papa missionario". Affermazione ampiamente suffragata dal suo ricco magistero, dai numerosi viaggi, dagli incontri con esponenti delle confessioni cristiane e con i leaders di altre religioni, dal pressante richiamo alla nuova evangelizzazione. Questa monografia intende soffermarsi sul servizio alla missione svolto dal Pontefice, articolando i diversi contributi in tre sezioni: uno sguardo complessivo sulla sua missionarietà; un'articolata riflessione sull'identità e i compiti della missione nel Magistero di Giovanni Paolo II; un'attenzione rivolta a ciascuno dei cinque continenti. Lo studio è arricchito da un'ampia rassegna bibliografica, a cura di Gianni Colzani, su studi e commenti della "Redemptoris Missio".
Questo volume dedicato al fondamentalismo religioso cerca di approfondirne le varie componenti, soprattutto dal punto di vista teologico ed ecclesiale, al fine di offrire dei contributi utili all'evangelizzazione. Suddiviso in tre parti: Premesse; Analisi storiche; Contributi per il discernimento. Il volume contiene contributi di numerosi specialisti che studiano un argomento così attuale sotto diverse prospettive, storiche, filosofiche e teologiche. Per studiosi di storia delle religioni, operatori della comunicazione e coloro che desiderano avere una visione più chiara sulle origini storiche, teologiche e sociologiche del fondamentalismo religioso e comprendere meglio il perché di tante lotte nell'attuale contesto storico.
Questo volume monografico è dedicato ad una riflessione a più mani su "La missione oggi: problemi e prospettive". Gli autori degli articoli sono docenti della facoltà di missiologia presso la Pontificia Università Urbaniana. Si confrontano su temi quali: Missione. Bilancio di un concetto fondamentale, dalla Redemptoris Missio ad oggi; L'autocomunicazione di Dio tra universalità e singolarità cristologia; La domanda su Cristo: implicanze missionologiche della testimonianza cristiana-Cristo, regno di Dio e Chiesa-Vangelo e Culture. Riflessioni sulla teologia missionaria; La catechesi oltre. Il servizio catechistico nella prospettiva missionaria ed evangelizzatrice; Missione e liberazione.