"L'occcasione del centenario della nascita di Simone Weil ha visto numerose iniziative, anche in Italia, tese a rendere il giusto onore a questa figura di donna che, senza ombra di dubbio, possiamo considerare una grande personalità religiosa del secolo scorso. Omaggio, nel più puro senso etimologico medievale, a Simone Weil vogliono essere anche le pagine che seguono." Dalla presentazione di Marco Vannini.
Molto più che una biografia: una testimonianza viva di un allievo spirituale di mons. Giovanni Speciale, straordinario amante di Cristo e della Chiesa. Nato nel 1873, stesso anno di Teresa di Lisieux, da lei apprese l'arte dell'esercizio eroico della carità, espresso soprattutto negli anni alla guida della diocesi di Caltanissetta.
Fondatrice di un monastero di clausura e di un istituto di vita attiva, Madre Maria degli Angeli ha lasciato alle sue figlie e consorelle carmelitane questo "testamento spirituale" grazie al quale oggi anche noi possiamo conoscere la sua spiritualità, il suo metodo educativo, la sua vita di preghiera costante, sempre nascosta sotto un velo di umiltà e modestia.
Sebbene oggi si pensi al viaggio come un puro relax, oblio e dimenticanza che spesso fa leva su paesaggi esotici, un tempo il viaggio era uno strumento di conoscenza e formazione. Bruno Meucci lo ha rivissuto in quest'ottica, usando le suggestioni di un luogo relativamente vicino, il Sudtirolo, per entrare in un più intimo contatto con i propri desideri, le lotte del cuore e la chiamata a realizzare i propri ideali.
Il sogno lirico di un poeta - accattivante e talora inquietante come la sua stessa estetica - che non disdegna il lirismo metafisico pur se teme, umanamente il sogno teologico; o che il piacere e l'ebbrezza del poeta questo sogno possano intaccare. Giovanni Occhipinti
Dieci riflessioni bibliche incentrate sulla figura di Cristo e sulla sua Parola che contiene i "semi" gettati nei solchi della Storia umana.
Queste parole antiche rivelano un amore ardente, una straordinaria passione per il Signore e per l'uomo, una fiamma che brucia e che non si spegne ma divampa e cresce sino a consumare la vittima nell'olocausto dell'amore.
Tilde Manzotti (1915-1939) era una ragazza innamorata della vita desiderosa di studiare, fare l'università e dedicarsi all'insegnamento. La tubercolosi stroncò questo sogno ma l'incontro con alcuni padri domenicani le aprirono la mente e il cuore a un'altra vocazione: iniziò così un cammino spirituale che la portò ai vertici della contemplazione e della comunione con Dio attraverso la malattia e la morte, come ricostruisce sapientemente Elena Cammarata.
Una passione religiosa e civile anima queste pagine nelle quali l'autore affronta temi di attualità visti sotto la visione cristiana. Immigrazione, scardinamento dei valori, corruzione politica e anemia dei cristiani sono i temi, affrontati senza arroganza ma con serietà e grande tensione etica.
In questo libro l'autore riesce a comunicare, tramite una scrittura tesa tra poesia e prosa, quell'itinerario dell'anima che lo ha condotto dalle fiammate anticlericali a una serena e vibrante accettazione della bontà di Dio che si rivela sia nella creazione sia nella "caccia d'amore" alla sua creatura in apparenza dispersa nel mondo e nella storia.
Santina Scribano scrisse questa autobiografia su ordine del suo direttore spirituale: ci è arrivata così una testimonianza di una vera avventura spirituale che conferma ancora una volta che nella vita religiosa cristiana (e specialmente nella vita consacrata) la vita attiva caritativa e la vita contemplativa mistica sono indispensabili l'una all'altra.