L'imperatore Qianlong, il quale è molto abile nel discernere i vizi e le virtù degli uomini, ebbe una così alta opinione della rettitudine di fratello Castiglione da cominciare a dubitare che si potesse trovare in tutto il mondo un altro uomo simile a lui. Rievoco qui le parole dell'Imperatore: "Ci sono in Europa pittori pari a te?". Risponde Castiglione: "Ce ne sono sicuramente molti". L'imperatore insiste: "Ma ne trovo anche uno solo con una virtù pari alla tua?".
Dalla Memoria postuma del fratello Giuseppe Castiglione
Il tempo di invernoin cui viviamo chiama la vita consacrata a tornare con coraggio alle radici della propria identità,così come il magistero conciliare le ha indicate: riscoprire di essere un dono dello Spirito attraverso il quale Dio stesso vuole sempre di nuovo rianimare la Chiesa e spingerla nell’avventura della missione.È per questo che la vita consacrata oggi non può che essere un coraggioso laboratorio dello Spiritoe di umanizzazione,in cui sperimentare e testimoniare che è ancora possibile vivere radicalmente il Vangelo nel nostro tempo. Il percorso si articola in quattro tappe: l’assunzione delle sfide del nostro tempo,non casualmente definito invernale;la riaffermazione della vita consacrata come irruzione dello Spirito nella vita della Chiesa;una lettura d’insieme delle varie forme di vita consacrata colte come vero e proprio laboratorio dello Spirito;una presentazione delle possibili sfide antropologichedel nostro tempo,tra le quali emergono con forza quelle della santità e della cultura. “Che cosa vuol dirci il tempo d’inverno in cui ci troviamo a vivere? In una parola,antica ma sempre nuova,è un appello appassionato a tornare all’essenziale della vita cristiana.”
AUTORE
Alessandro Andreini, nato a Firenze nel 1965, è presbitero della Comunità di San Leolino. Laureatosi in Filosofia a Firenze nel 1994,nel 2000 ha conseguito il dottorato con una tesi sul pensiero etico di Bonhoeffer sotto la guida di Bruno Forte,tesi che è stata successivamente pubblicata con il titolo Dietrich Bonhoeffer. L’etica come confessione (Paoline, 2001). Ha svolto gli studi teologici presso la Facoltà Teologica dell’Italia Centrale ed è ora docente di Catholicism presso la Gonzaga University di Firenze.La sua ricerca si concentra particolarmente sulla comprensione delle prospettive del concilio Vaticano II.
Carmelo Mezzasalma, nato a Ragusa nel 1945,si è laureato in Filosofia a Firenze.Poeta, saggista e critico letterario, ha pubblicato numerosi studi di letteratura, teologia e musicologia,in varie riviste italiane e straniere,con un attenzione particolare alla mistica carmelitana. Ha fondato e guida la Comunità di San Leolino,che si dedica al dialogo tra fede e cultura, con una riflessione attenta all’esperienza della santità cristiana, promuovendo seminari, convegni e attività culturali presso l’omonima Pieve nel Chianti,in diocesi di Fiesole.È docente di Letteratura poetica e drammatica presso l’Istituto Superiore di Alti Studi Musicali «L. Boccherini» di Lucca.
Un libro su Santa Teresa di Lisieux, sulla sua esperienza umana e spirituale, in occasione del Centenario della sua morte.