Nel suo accorato discorso alla città di Milano, l'arcivescovo Mario Delpini invita a reagire alla mediocrità imperante e alla rassegnazione, insistendo sulla necessità di prendersi cura di quel bene comune che è la fiducia. Per una comunità, per una città, per un Paese la fiducia è la condizione irrinunciabile per una coesistenza pacifica delle persone, delle culture, delle religioni. È la virtù di coloro che interpretano la vita come una vocazione. È l'unico mezzo che abbiamo per affrontare con coraggio le sfide di oggi e per andare con slancio verso il futuro.
"Crisi e travaglio" è il titolo del primo "Discorso alla città" pronunciato dal cardinale Angelo Scola. Da più di cinquant'anni è tradizione che l'Arcivescovo di Milano, ai primi vespri della Solennità di Sant'Ambrogio, si rivolga alla città, rappresentata da tutte le sue autorità istituzionali, civili e militari, e a tutta la Diocesi, per proporre alcune considerazioni su aspetti particolarmente urgenti della vita comune.
Omelia nella Messa Cresimale 2011
INCONTRO CON GLI AMMINISTRATORI LOCALI
Quest’agile pubblicazione, dedicata in modo particolare alle “sorelle di vita consacrata” in occasione della loro Giornata Mondiale, racchiude
due testi. Il primo è dato dall’omelia-meditazione tenuta nella Basilica di S. Ambrogio in Milano nella Festa della Presentazione del Signore 2011: un’omelia che, nel contesto delle celebrazioni della Chiesa ambrosiana per il IV centenario della canonizzazione di san Carlo Borromeo (1610-2010), ripropone un “Sermone” che il santo offrì alle Monache di Santa Prassede in Milano il 21 luglio 1583, giorno in cui si celebrava la festa liturgica di questa santa, alla cui protezione era dedicato il loro monastero (che oggi non esiste più).
Il “Sermone” del Borromeo viene riferito quasi integralmente, inserendovi alcuni titoli e qualche breve commento che facilitano la sua più immediata comprensione. Al di là del linguaggio, che è ovviamente datato, il suo contenuto ci si presenta quanto mai attuale e stimolante.
Al termine dell’omelia di san Carlo viene inserita una preghiera mariana, tratta da un’altra omelia nella quale il Borromeo commenta il miracolo delle nozze di Cana di Galilea.
Il secondo testo è la Lettera Lumen caritatis che Benedetto XVI ha inviato alla Chiesa Ambrosiana nel IV centenario della canonizzazione di san Carlo Borromeo vescovo, il 1° novembre 2010. Vi troviamo una sintetica e quanto mai efficace presentazione della vita e dell’opera del Borromeo nel loro “segreto” interiore:
lo slancio verso la santità che fa vibrare il vissuto quotidiano di amore contemplativo verso Gesù crocifisso e di amore generoso verso tutti nella difesa della “fede dei semplici” e dei “diritti dei poveri”.
Nella consueta omelia nella Messa Crismale, il nostro Arcivescovo Dionigi Tettamanzi si ferma a riflettere sul senso della vocazione al presbiterio.
Nel consueto incontro con gli amministratori locali il Card. Dionigi Tettamanzi si chiede quale sia il ruolo dei cristiani in politica.
Nella consueta omelia nella Messa Crismale, quest'anno il Cardinale Dionigi Tettemanzi si ferma riflettere sul tema fondamentale della fede del prete.
Alla vigilia del nuovo anno pastorale il Cardinal Tettamanzi invita tutta la comunità ambrosiana ad un momento di sosta, di ristoro dello spirito, per riprendere con rinnovato slancio il proprio cammino spirituale.
Il volume riporta l'incontro che il card. Tettamanzi ha tenuto, come ogni anno, con i consiglieri per gli affari economici delle parrocchie e gli amministratori degli enti. Un'appendice riporta le indicazioni per le strutture e l'amministrazione di una comunità pastorale.
Il volume raccoglie l'omelia dell'Arcivescovo di Milano durante la celebrazione del Giovedì Santo, momento centrale dell'anno liturgico e pastorale.
Anche quest'anno il Card. Tettamanzi si rivolge direttamente agli amministratori invitandoli a sedersi per riflettere bene prima di intraprendere qualunque azione significativa e densa di conseguenze. Un amministratore pubblico non può essere un uomo sventato. Questo intervento vuole essere un aiuto per delineare le modalità con cui deve avvenire tale riflessione, ripartendo dall'uomo del cuore e dalla sua naturale ricerca di sapienza.
Un intervento esigente, ma anche attento a sottolineare ciò che di buono si fa. La chiave di lettura è la necessità di quello che il cardinale chiama, citando uno scritto di Sant'Ambrogio, l'uomo del cuore. Si tratta dell'uomo interiore, l'uomo spirituale che si impegna nel mondo; è l'uomo libero dall'ansia di possedere, che non cede al consumismo; "è l'uomo sapiente che non cede all'individualismo". Un forte richiamo alla responsabilità sociale di ognuno, cittadino ed esponente delle istituzioni, al senso di legalità, alle virtù morali e sociali.
Il testo raccoglie gli interventi tenuti dal Cardinale Tettamanzi durante una serie di incontri con gli amministratori locali. Vi sono ripresi i contenuti espressi nell'ultimo Discorso alla Città, pronunciato alla vigilia di S. Ambrogio, declinati a partire dalle risposte che la politica può e deve dare.
Il discorso dell'Arcivescovo di Milano nel giorno di S. Ambrogio, è sempre un momento di riflessione per tutta la città, nella sua componente cattolica ma anche laica. Ambrogio fu amministratore prima di essere acclamato vescovo: oggi gli arcivescovi di Milano sono anzitutto pastori del popolo di Dio, e tuttavia la dimensione "politica" nel senso più ampio del termine è ben presente alla loro attenzione e cura. In questa linea si muove decisamente anche l'episcopato di Tettamanzi, con coraggio e radicalità evangelica.
Rivolgendosi agli amministratori locali, il cardinal Tettamanzi li richiama ai fondamenti di un impegno così importante nella vita della società. Li richiama al fine dell' attività politica: il bene comune, obiettivo che si può salvaguardare se si concepisce l'amministrare come un servire, come un essere, nei confronti del popolo, in un atteggiamento di dipendenza, umile e insieme nobile.
La Pasqua di Resurrezione attraverso le parole del Cardinale Arcivescovo durante la Funzione del Giovedì Santo. Uno spunto per una riflessione quotidiana individuale e di gruppo.