Il Poetry Slam è una vera e propria gara: su un palcoscenico, i poeti recitano i loro versi e, alla fine, è il pubblico a decretare il vincitore. Di origine antichissima - già i greci organizzavano questo tipo di competizioni - ha avuto un rinnovato slancio negli ultimi anni, prima in America e adesso in tutto il mondo. In Italia il fenomeno ha numeri sorprendenti; solo nel 2018, gli eventi sono stati più di 300. Simone Savogin ha cominciato la sua carriera di poeta slammer nel 2005 quando ha fondato, insieme ad altri, la LIPS (Lega taliana Poetry Slam). Da allora, ha collezionato una serie di successi che gli hanno permesso di vincere per 3 volte di seguito il Campionato italiano di Poetry Slam e di piazzarsi ai primi posti nelle competizioni internazionali. Giocando con i suoni e le allitterazioni, le poesie di Savogin si focalizzano sugli oggetti e sulle emozioni del quotidiano, rielaborandole e offrendone spesso una visione straniata che impone una riflessione. Ed è proprio questo cambiamento del punto di vista che rende la raccolta "Scriverò finché avrò voce" - che contiene prevalentemente testi inediti - immediatamente «popolare», diretta ed efficace, apprezzabile da tutti.
Poche esistenze sono più avventurose e appassionanti di quella di Eleonora d'Aquitania. Colta e bellissima, ambiziosa e spregiudicata, Eleonora vive in un'epoca in cui le donne sono ridotte al silenzio e all'obbedienza. Ma lei si ribella a ogni costrizione: partecipa alla II Crociata; divorzia dal primo marito - Luigi VII, re di Francia - e, nello sconcerto generale, sposa Enrico II d'Inghilterra, di undici anni più giovane; diventa la musa dei trovatori nella sua «Corte d'amore» a Poitiers, dove si cantano la passione e la sensualità; tratta come pedine di giochi politici i due figli più amati, Riccardo Cuor di Leone e Giovanni Senza Terra. Il mondo la odia e la teme, ma non riesce a fermarla: sulla sua strada, Eleonora lascerà vittime innocenti e cuori straziati, in un turbine che finirà per travolgere lei stessa. Dalle nebbiose città inglesi all'Oriente delle Crociate, dalla Terra Santa al lusso della corte bizantina, Elizabeth Chadwick dipinge il ritratto di una donna straordinaria per la sua modernità, che ha amato, tradito, sofferto e lottato contro rivalità, odi e pregiudizi, proprio come una donna di oggi.
«The sun and her flowers (il sole e i suoi fiori)» è una raccolta di poesie di dolore, abbandono, celebrazione delle radici, amore e legittimazione di sé. È divisa in cinque capitoli: l'appassire, il cadere, il radicare, il crescere, il fiorire.
Il tradimento del marito e il successivo divorzio hanno lasciato Hanna completamente svuotata. Londra è diventata troppo grande, troppo minacciosa per lei. Decide, così, di fuggire là dove sa che nulla è ostile e pericoloso: il suo paese natale, Lissbeg, sulla costa meridionale dell'Irlanda, un grappolo di case in riva all'oceano. Respirando a pieni polmoni l'aria salmastra e passeggiando sulla spiaggia, Hanna riesce a ritrovare un po' di equilibrio. E poi c'è il lavoro nella minuscola biblioteca locale, che le dà conforto e le permette di entrare in confidenza con gli abitanti del paesino, che hanno accolto con curiosità, ma anche un pizzico di diffidenza, l'arrivo della «straniera». Ma il dramma arriva anche a Lissbeg: le autorità minacciano di chiudere la biblioteca e Hanna si ritrova coinvolta in prima persona a difendere il cuore pulsante della comunità. Dovrà riscoprire in sé quell'animo battagliero che le difficoltà della vita avevano soffocato e convincere tutti ad aiutarla. Ma è forse troppo tardi per credere nel futuro? E se invece fossero proprio i libri il segreto per cambiare la sua vita?
Jusef sente che deve partire; lasciare tutto e tutti, anche il padre, cui lo lega un profondo affetto. Glielo dice ormai sempre più forte il cuore; glielo dice un misterioso sogno che fa ogni notte; glielo dice infine, nel giorno del suo ventesimo compleanno, un vecchio saggio da cui l'ha mandato proprio suo padre: "la vita ti chiama, sei destinato a una ricerca importante." Jusef non può più aspettare, comincia il suo viaggio... Sulle coste di un Mediterraneo senza tempo, attraverso deserti e città, Jusef incontrerà schiavi, prostitute, mercanti, monaci, ladri, principi, l'umanità intera, e vivrà storie memorabili che gli faranno conoscere il senso autentico dell'amicizia, dell'amore, ma anche del dolore, del disinganno, della solitudine. Amagi è un romanzo di avventure reali e spirituali, che parla dritto al cuore di ciascuno di noi, mescolando leggende, racconti e miti delle grandi tradizioni religiose occidentali e orientali.
È un papa molto amato, Gregorio XVII, non soltanto per i suoi messaggi di pace e di tolleranza, ma anche perché porta su di sé i segni di una sofferenza indicibile: la grave malattia di cui soffre sin dall'infanzia non gli permette di stare in piedi da solo. Eppure non si è mai arreso e anche adesso, mentre celebra la messa, le sue parole riempiono la basilica di San Pietro e raggiungono il cuore di tutti i presenti, colmandoli di speranza. Durante la benedizione, nessuno sembra accorgersi del giovane che percorre la navata principale, diretto all'altare. L'uomo raggiunge il pontefice, si china su di lui e gli dice: "Alzati, Pietro. Chi era storpio tornerà sano". E Gregorio XVII si alza. Rimane in piedi, saldo sulle gambe. Ma chi è quell'uomo? E cosa significa la sua comparsa? La verità è ancora più sconcertante di quello che sembra, e ci vorranno un giornalista che ha perduto la fede e una poliziotta che invece l'ha ritrovata per dare una spiegazione a quello che sembra l'inizio della fine...
San Pietroburgo, 1941. È l'ottava meraviglia del mondo e si trova all'interno del Palazzo di Caterina, la residenza estiva degli Zar. Tutti la conoscono come la Camera d'Ambra, perché è interamente rivestita di pannelli d'ambra: sei tonnellate in tutto. Eppure bastano 36 ore a un gruppo selezionato di soldati tedeschi per smontarla, collocarla in 28 casse e spedirla in Germania, dove, alla fine della guerra, scompare. A tutt'oggi, nessuno sa dove sia finita. Atlanta, oggi. Sconvolta dall'improvvisa morte del padre, sopravvissuto agli orrori dell'Olocausto, il giudice Rachel Cutler ha un terribile sospetto: che l'uomo sia stato ucciso perché aveva scoperto qualcosa sul destino della Camera d'Ambra. Possibile che fosse proprio quello il segreto che lo aveva ossessionato per tutta la vita? Decisa a scoprire la verità, Rachel parte per la Germania, dove è sicura di trovare qualche amico del padre in grado di aiutarla. Troverà invece ad attenderla un nido di spie, di killer professionisti e di uomini disposti a tutto pur di mettere mano su quel tesoro d'inestimabile valore...
La missione di Setna è chiara: raggiungere Pi-Ramses, la magnifica "città turchese", e chiedere al padre, il faraone Ramses, di aprire la tomba maledetta e di far così luce sul mistero della scomparsa del vaso sigillato che contiene il segreto di Osiride, capace di distruggere ogni cosa e di avvelenare il fuoco, l'aria, l'acqua e la terra. Il viaggio del giovane scriba è tuttavia costellato di ostacoli e di trappole e segnato da un altro, ancor più inquietante, mistero: la sparizione del Libro di Thot, le cui formule arcane sono così sconvolgenti da dare, a chi le conosce, un dominio assoluto sulla vita e sulla morte. In più, una volta giunto a Pi-Ramses, Setna si ritroverà assediato da minacce e pericoli, contro i quali anche la sua profonda saggezza e i suoi straordinari poteri rischiano di essere inutili: perché Ramses si rifiuta di aiutarlo? Cosa vuole davvero il ladro del Libro di Thot?. Come opporsi al Male che sembra stringere in una morsa l'intera corte del faraone? A poco a poco, Setna si renderà conto che c'è una sola persona in grado di rispondere a queste domande: la sacerdotessa Sekhet, la sua fidanzata. Ma prima deve trovarla, perché Sekhet, in costante pericolo di morte, è dovuta fuggire lontano da lui...
Figlio minore del Faraone Ramses II, Setna è uno scriba di grande saggezza, un mago che sa opporsi alle forze del Male, un guaritore che può sanare le ferite del corpo e quelle dell'anima. È quindi a lui che il Faraone si rivolge per risolvere un mistero che ha gettato un'ombra di terrore sull'Egitto: qualcuno è riuscito a entrare nella "tomba maledetta" e ha rubato il vaso sigillato che contiene il segreto di Osiride, capace di distruggere ogni cosa e di avvelenare il fuoco, l'aria, l'acqua e la terra. Chiunque abbia compiuto quel furto sacrilego è senza dubbio deciso ad annientare il glorioso regno di Ramses e il Paese intero. E potrà essere fermato soltanto da chi, come Setna, non crede nel potere della violenza, ma in quello della verità. Aiutato dalla bellissima Sekhet, figlia di un alto funzionario ed esperta di arti magiche, Setna deve quindi valersi di tutta la sua intelligenza per far luce sul mistero, scoprendo ben presto che non può fidarsi di nessuno, che la corte del Faraone è un nido di vipere, che la sua stessa vita è in grave pericolo. Avrà il coraggio di andare sino in fondo, schivando ambizioni, vendette e tradimenti, e di confrontarsi col Male in persona? Una cosa è certa: dopo, in Egitto, nulla sarà come prima...