Andando dagli anni della formazione di Antonio Gramsci ai "Quaderni", l'autore ritrova le costanti intellettuali di scritti legati alla contingenza politica, ma retti da una prospettiva fìlosofica radicale, quella che è stata riassunta nell'espressione "filosofia della rivoluzione". In Gramsci si vuole comprendere "l'espressione culturalmente più significativa e politicamente più complessa del dramma rivoluzionario vissuto dall'intellettuale nel novecento. La vicenda spirituale del novecento, italiano ed europeo, attende ancora la compiuta catarsi del riconoscimento storico. Di tale riconoscimento lo studio di Gramsci, che di quella vicenda impersona il livello culturale più alto, si rivela a questo punto un passaggio essenziale" (dalla Premessa dell'autore).
Come si è passati dalle Italie all'Italia? Come è stata intesa l'unità mentre la si costruiva? Il pensiero del Risorgimento e dell'unità è stato solo un percorso ideologico o ha avuto effettiva ripercussione nella storia e nella realtà? È per rispondere a queste domande che l'Autore ha raccolto studi, ricerche e riflessioni in questo volume così come negli altri de L'Italia nuova.