Perché c'è la Chiesa? E che può apportare ai nostri contemporanei nel loro vivere assieme? Il Vangelo può contribuire a umanizzare questo mondo? A quali condizioni? I saggi che compongono questo quaderno intendono onorare la sfida di pensare quella "forma" di "Chiesa in uscita" di cui parla Papa Francesco in Evangelii Gaudium, quando afferma che l'azione missionaria costituisce il paradigma di ogni opera della Chiesa al punto che si dovrebbero trasporre in chiave missionaria tutte le azioni abituali della stessa.
Qual è il modo migliore oggi per avviare un percorso catechistico? È meglio partire dalla Parola di Dio o dalla vita quotidiana? La tensione tra una dinamica più kerigmatica-biblica ed un'attenzione più antropologico-esperienziale resta alla base di ogni percorso catechistico ed è la sfida che attende ogni catechista. L'evoluzione dell'attuale cultura con le sue trasformazioni dell'umano sollecita un ripensamento del nodo kerigmatico-esperienziale alla luce della questione più radicale del «primo annuncio» nel contesto pastorale contemporaneo. La presente pubblicazione raccoglie i contributi presentati al Convegno della Scuola di Teologia del Seminario di Bergamo (21-23 marzo 2019). Come punto di osservazione privilegiato è scelto il mondo dei preadolescenti ed adolescenti, ossia il pianeta che per certi aspetti sembra oggi esser il più lontano e difficile da raggiungere in vista di un percorso di fede.
Il volume raccoglie gli atti del convengo di studio tenuto nel marzo 2016 presso la Scuola. Il profondo cambiamento culturale in atto a riguardo delle forme e delle figure dell'amore investe in modo specifico l'istituzione della famiglia. L'analisi dell'ethos mette in rilievo possibilità e sfide che suscitano interrogativi etici di fondamentale rilevanza antropologica. E per rapporto a questa consapevolezza che la riflessione teologica è sollecitata a ripensare "la buona notizia del matrimonio". In uno scenario dove non è scontata la visione religiosa del legame nuziale si tratta di riscoprire il valore di "fede" che assume l'atto delle libertà quando responsabilmente si uniscono. La questione teologica del sacramento appare infatti direttamente connessa alla qualità antropologica della scelta. Anche alla luce del recente cammino sinodale, la comunità cristiana si vede impegnata a rinnovare la propria missione pastorale con e a favore delle famiglie, per offrire la testimonianza di una alleanza che custodisce il mistero stesso di Dio.
Il rinnovamento dei testi e delle pratiche liturgiche è uno dei frutti più evidenti delle istanze di riforma che il Vaticano II ha accolto e incoraggiato. Il valore della liturgia non è però riducibile alle questioni rubricali; così come la verità dei sacramenti non rimane presupposta alla loro celebrazione. La ricostruzione delle fasi salienti del Movimento liturgico riveste un indubbio interesse sistematico, perché fa incontrare preoccupazioni e istanze il cui valore persino supera le traduzioni che concretamente ne sono seguite. La presentazione di alcuni autori rappresentativi del dibattito più recente - Casel, Schillebeeckx, Rahner e Chauvet - mette in luce l'importanza di una teoria del rito in grado di superare l'esteriorità tra l'agire divino e l'agire umano, facendo tesoro delle acquisizioni maturate in ambito filosofico e antropologico culturale a riguardo dell'azione rituale.
In un contesto di prassi medica altamente tecnologica è molto viva la discussione sull'opportunità e il senso delle Dichiarazioni Anticipate di Trattamento, impropriamente dette Testamento biologico. Tali Dichiarazioni mettono in rilievo l'importanza dell'autonomia del paziente, anche in condizione di presunta irreversibile incapacità decisionale. Sotto quale profilo questa autonomia può essere un diritto insindacabile? Il dibattito rimanda ad alcune delle grandi questioni della bioetica - "che cosa significa parlare di proporzione delle cure?", "quale è il significato della alimentazione e idratazione artificiale?" , le quali sollecitano un chiarimento di carattere epistemologico "quale è il senso della tecnica nella pratica della medicina?", "quali sono i rapporti e le differenze tra etica e diritto?". L'impegno a rispondere a tali interrogativi sollecita il confronto con la riflessione antropologica fondamentale, la quale è chiamata ad affrontare la questione radicale del rapporto fra salute e salvezza.