Il volume rappresenta un omaggio a Francesco Malgeri, che per vent'anni ha offerto il suo competente contributo a servizio dell'Istituto per la storia dell'Azione cattolica e del Movimento cattolico in Italia Paolo VI, prima come direttore e poi come presidente del Consiglio scientifico, e che per trent'anni è stato tra i più insigni docenti dell'Università di Roma la Sapienza. Il numero di contributi raccolti in questo volume testimonia la sua capacità di seminare e tessere legami profondi sia dal punto di vista della ricerca scientifica che da quello dei rapporti d'amicizia e collaborazione.
Donna tra storia e profezia propone al lettore una vasta carrellata di scritti sulla questione femminile pensati, prodotti e divulgati, tra il 1966 e il 1990, da Gianna Agostinucci Campanini, una delle più interessanti figure di donne-intellettuali della Chiesa post-conciliare, per il suo vasto impegno negli ambiti della famiglia, delle problematiche educative, della riflessione sulla condizione femminile.
L'AVE, a vent'anni dalla scomparsa, ripropone, a cura del marito Giorgio Campanini, una serie di contributi e saggi di questa donna impegnata, forte, ispirata, sensibile e coltissima. Documenti di quella stagione vivace e creativa, seppur travagliata, del "femminismo cristiano", che ha visto nell'autrice, senza dubbio alcuno, una delle più significative protagoniste.
Laici e Vangelo in terre del Mezzogiorno è la prima visitazione storiografica, ricca di documenti inediti, sulla diocesi di Aversa, la più importante, dopo la sede metropolitana di Napoli, per dimensione demografica. Il contenuto del libro è rigorosamente fondato su testimonianze dirette e personali dell'Autore, con documentazione tratta da archivi pubblici e privati, di cui si dà conto nell'apparato delle note e in Appendice, con il sostegno di altre fonti, di tipo narrativo, costituite da monografie dell'epoca e da stampa periodica locale.
Il volume fa parte di un progetto avviato dall'Istituto Paolo VI come forma paradigmatica di lavori per una nuova storiografia dell'Azione Cattolica Italiana incentrata sulla dimensione regionale dell'Associazione, attraverso la visitazione archivistica delle realtà diocesane.
Le Lettere spirituali di mons. Franco Costa, assistente centrale della FUCI dal 1955 al 1963 e assistente generale dell'ACI dal 1963 al 1972, furono inviate dall'autore in forma di circolare tra l'Avvento del 1972 e il Natale del 1976. Ida Bozzini, che ha curato il volume, riceveva da ciclostilare e spedire il materiale, composto da 21 lettere, e lo ha conservato preziosamente. L'AVE pubblica oggi questi documenti originali e unici, che servivano come "dialogo spirituale" a distanza, per tenere vivo il desiderio dell'Autore di conversare con i laici e con i confratelli sul mistero di Dio e sul dono della vita cristiana.
Dagli archivi delle associazioni diocesane, dalla stampa cattolica locale e dalle lettere pastorali dei vescovi emerge un quadro interessante delle attese dei cattolici italiani, del loro interrogarsi sul futuro del Paese, e nella sua natura di nazione cristiana. L'Azione Cattolica in particolare si spenderà in questa stagione mantenendo la sua fisionomia religiosa, ponendosi in un delicato momento della vita nazionale su un piano di approfondimento culturale e di educazione civile, alla quale tutti i cittadini venivano richiamati nella prospettiva di una positiva convivenza democratica.
Si è tentato di cogliere nella presente ricerca il ruolo dell'associazionismo cattolico in tema di cultura popolare. Nella parte introduttiva si propone una lettura della cultura ufficiale umbertina e giolittiana con riferimento alla situazione economico-sociale e scolastica. Un rapido sguardo della cultura popolare cattolica a partire da numerose riviste, almanacchi e varie edizioni a diffusione nazionale. Si analizza il "Bollettino della Società della Gioventù Cattolica Italiana", fonte principale di questo studio. Dalle sue pagine l'autore ricava notizie sulle università popolari, il teatro, l'animazione ricreativa, il nascente associazionismo sportivo cattolico, quali epifenomeni del costume e della mentalità popolare. Biblioteche circolanti, diffusione militante di fogli volanti e di altro materiale di propaganda, promozione di congressi e circoli, conferenze, teatri popolari, associazioni sportive e tutte le modalità di formazione popolare offrono attraverso la formazione religiosa un significativo apporto all'educazione integrale cristiana. Ma qual è il legame tra Azione Cattolica e cultura popolare? Il testo prova a rispondere, analizzando la dimensione concreta dell'uomo e della donna visti nella quotidianità e verso cui l'associazionismo diventa un aiuto rispetto alla difficoltà di coniugare attraverso una comunicazione culturale tradotta in linguaggio popolare, il difficile legame tra fede e vita. [Premio Capri-S. Michele 2003 Sezione Storia]
Negli anni di passaggio tra il XIX e XX secolo ci troviamo in Sicilia di fronte ad una realtà cattolica molto ricca, anche se complessa e articolata, che ha favorito il crescere e l'affermarsi di un movimento vivace, battagliero, ricco di fermenti, di istanze di impegno culturale e sociale, movimento animato da una eccezionale vitalità estranea allora ad altre regioni del Mezzogiorno. Le pagine di Mochi restituiscono all'attenzione degli studiosi del movimento cattolico una figura di grande peso e spessore politico e culturale, offrendo uno spaccato dei problemi sociali, delle questioni legate all'agricoltura e allo sviluppo economico dell'isola, delle lotte contadine e delle battaglie municipaliste e regionaliste. Mangano, che ha pagato con la solitudine e la povertà la ferma intransigenza morale e democratica di fronte al nascente fascismo, ha intrattenuto con Giuseppe Toniolo una ricca e feconda corrispondenza - prevalentemente inedita - che il volume riporta in appendice.