Una morfologia delle civiltà indiane d'America è assai più di una mera registrazione storica della conquista coloniale di quel continente negli ultimi cinque secoli, del tentativo sistematico da parte bianca di ripulsa e oblio dei forzieri di una sapienza atavica, che nessuna indagine etnologica aveva mai colto nel profondo né voluto immettere nei repertori della cultura dominante. Nel lontano 1969 Elémire Zolla ricostruiva ne "I letterati e lo sciamano" la tregenda subita dagli Indiani ma anche la sfaccettata ricchezza simbolica e metafisica di una vita tradizionale inscritta sciamanicamente tra la terra e il cielo. Lo fece esumando per la prima volta testimonianze e scritti, talvolta eccelsi, degli stessi Indiani, che negli ultimi cento anni si sono conquistati un posto di assoluta eminenza nella letteratura americana. Questa ristampa dell'opera, salutata al tempo in Nord-America come una rivelazione, è arricchita da una congerie di scritti zolliani del ventennio 1968-1988 dove spicca la trascinante vicenda del narratore antropologo Carlos Castañeda alle prese con il maestro yaqui che lo inizia al potere magico nei deserti del Nuovo Messico.
A lungo si è sostenuto che la natura secondo Leopardi si configuri come qualcosa di contraddittorio: madre benefica e matrigna crudele. Negli ultimi decenni la critica ha messo in luce il carattere semplificatorio di tale opposizione. Dietro le immagini di folgorante bellezza della natura, sta una meditazione frammentaria, ma non priva di una sua logica profonda. E' necessario infatti intravedere la natura di Leopardi cercando quale nesso intercorra tra il "pensiero" e gli "affetti" e facendone emergere i sensi impliciti nell'immagine evocata.
Questo volume raccoglie tutti o quasi gli scritti, prima della stagione più nota della sua biografia intellettuale, di Pannunzio giornalista e critico impegnato in riviste e giornali e ci consente di mettere a fuoco, per la prima volta, la varietà dei suoi interessi culturali. E' una sorta di tutto Pannunzio che ci dà la misura del suo impegno, senza esclusione di territori e della sua convinzione che la politica e la cultura debbano essere testimonianza e monito di vita, di giustizia e di libertà.