Il volume, collocato all'interno del percorso di riflessione condotto dalla Fondazione Lanza di Padova, mette in dialogo un teologa e una filosofa, proveniente dal mondo laico, sul tema del bene comune: ne emergono intrecci inattesi e prospettive cariche di futuro. Incatenare l'attuale sistema economico -civile.
La narrazione è alla base dell’esistenza di ciascuno: il racconto è ciò che dà forma al nostro passato, forza al nostro presente, vie al nostro futuro. La narrazione è elemento centrale anche dell’esperienza di fede nel Dio di Gesù Cristo rivelato nelle Scritture: la Bibbia dice Dio narrando una molteplicità di storie. Così è per gli stessi Vangeli, che chiedono di essere letti anzitutto come un racconto e in questo modo liberano il loro messaggio di speranza. Gesù di Nazaret, maestro nell’arte del racconto in parabole intessuto di quotidianità, diventa dunque il narratore per eccellenza del volto del Padre e al tempo stesso è «narratore narrato» nei Vangeli.
Autore
LUCIANO MANICARDI, monaco della Comunità monastica di Bose (BI) dove attualmente è maestro dei novizi e vice priore, è membro della redazione della rivista «Parola, Spirito e Vita». Per l’EMP ha pubblicato «Raccontami una storia» (2012).
Frida Kahlo sarebbe diventata l'artista visionaria che conosciamo senza i tormenti amorosi per Diego Rivera? Se non avesse incontrato Gerda Taro, Robert Capa avrebbe mai osato fare il reporter di guerra? Che performance produrrebbe Gilbert, senza George, il suo doppio? Talvolta le vite di due artisti si intrecciano e influenzano il loro percorso in modo determinante. E forse opere celeberrime, cambiamenti di rotta epocali, proclamazioni teoriche non sarebbero esistiti senza la condivisione amorosa. L'arte del Novecento è segnata da incontri fatali dalle conseguenze non ancora sufficientemente indagate, ed Elena Del Drago ne ripercorre i casi più affascinanti cercando nelle biografie di molti artisti. Tra allieve, modelle, amanti, rivali, compagni di lotta e di vita, ecco dunque ventuno racconti avvincenti che dimostrano come la creatività di coppia riesca a stimolare scambio e dialogo, oppure diventare scivolosa, generando competizione, esplicita o celata.
Una riflessione a due voci (biblica e antropologica) sul tema della strada e del viaggio, autentico momento di verità e di incontro con l'altro, occasione di scoperta di sé e del mondo.
I rapidi sviluppi delle neuroscienze e della neurofarmacologia portano a considerare l'ipotesi di poter intervenire sui processi cerebrali, potenziando le capacità cognitive umane: memoria, consapevolezza, attenzione, riconoscimento di cose e persone, ragionamento, soluzione di problemi. Di fronte a un simile scenario, le previsioni e valutazioni degli osservatori sono molto contrastanti. Alcuni denunciano gli esiti distruttivi di un ricorso non solo terapeutico ai farmaci potenzianti. Altri, invece, salutano con entusiasmo il superamento finalmente possibile della "condizione umana" finora conosciuta e il passaggio a un'inedita condizione vitale finalmente libera dai vincoli biologici. Il dibattito è quindi aperto e le sfide molto insidiose. Il tempo di un'analisi accorta e coraggiosa sembra davvero arrivato.
Un testo inedito di Enrico Chiavacci che propone un'esplorazione ad ampio raggio intorno all'etica contemporanea, alle sue possibilità di interpretare le complessità di questo tempo, alla sua importanza in un futuro da costruire.
Con l’elezione a vescovo di Roma di Jorge Mario Bergoglio il vento latinoamericano è tornato a soffiare prepotentemente nelle vele della chiesa. Antichi sogni e antiche parole sembrano riprendere nuova vita dopo un periodo di latenza: chiesa povera e dei poveri, popolo, misericordia, servizio, tenerezza, custodia. Questo volume è pensato come uno strumento agile e documentato per conoscere il cammino recente della chiesa e della teologia latinoamericane e tentare, da questa prospettiva, uno sguardo sul futuro della chiesa cattolica. All’introduzione di Armido Rizzi, saggista e teologo, seguono tre contributi: il primo, firmato da Silvia Scatena, ricostruisce il messaggio delle cinque Conferenze generali dell’episcopato latinoamericano (1955-2007); il secondo, di Luiz Carlos Susin, tratteggia il dibattito attuale sulla teologia della liberazione; l’ultimo, di Sandro Gallazzi, biblista impegnato nella pastorale della terra in Brasile, descrive schematicamente il metodo popolare di lettura della Bibbia tipico delle comunità cristiane latinoamericane.
Autore
Sandro Gallazzi vive in Brasile, nella diocesi di Macapà. Membro del Centro ecumenico di studi biblici e della Commissione pastorale della terra, è autore di numerosi libri tra cui: "Piccola guida alla Bibbia. Attraverso la storia del popolo d’Israele, del suo libro e della sua fede" (EMI, Bologna 2009). Silvia Scatena lavora come ricercatrice in storia contemporanea presso l’Università di Modena e Reggio Emilia ed è membro della direzione internazionale di «Concilium». È autrice di numerosi articoli e volumi, tra cui "La teologia della liberazione in America latina" (Carocci, Roma 2008). Luiz Carlos Susin, frate cappuccino, è docente di teologia sistematica presso la Facoltà di teologia dell’Università cattolica del Rio Grande do Sul e presso la Scuola superiore di teologia e spiritualità francescana, entrambe a Porto Alegre (Brasile). Segretario generale del Forum mondiale di teologia e liberazione, è membro della direzione internazionale di «Concilium».
Due saggi acuti e incalzanti, che da diversa prospettiva affrontano la situazione del cristianesimo contemporaneo e la sua fatica di fare presa sulla realtà. Non è più un segreto che l’esercizio del cristianesimo, nelle terre d’Occidente, continui a perdere di incidenza, di provocatorietà, di capacità di appello, di convocazione. È un esercizio che non media più, non medica più, e non fa meditare più. Con le parole di papa Benedetto XVI, è una fede stanca, una fede senza gioia, dentro una Chiesa – come ha detto più volte papa Francesco – troppo autoreferenziale. Che cosa dunque è successo a questo cristianesimo? Che cosa ci è chiesto di fare per uscire da questa situazione che sembra l’avverarsi della triste profezia di Nietzsche circa il monotonoteismo del cristianesimo? In un’intervista recente Jürgen Moltmann ha affermato: «Già troppo a lungo la gente ha relegato il cristianesimo nell’angolo della fede [...] per proseguire indisturbata la secolarizzazione. È tempo che la fede cristiana esca dall’angolo: Cristo non ha fondato una nuova religione, ma ha portato una vita nuova!».
Destinatari
Tutti.
Autore
ARMANDO MATTEO è docente di teologia presso la Pontificia Università Urbaniana in Roma e l’Istituto Teologico Calabro «S. Pio X» in Catanzaro. Ha pubblicato numerosi testi sul destino del cristianesimo, tra i quali: Come forestieri. Perché il cristianesimo è divenuto estraneo agli uomini e alle donne del nostro tempo, Rubbettino 2008; Presenza infranta. Il disagio postmoderno del cristianesimo, Cittadella 2008; La prima generazione incredula, Rubbettino 2011; Nel nome del Dio sconosciuto, EMP 2011; La fuga delle quarantenni, Rubbettino 2012. TIMOTHY RADCLIFFE è un teologo domenicano, già docente di sacra Scrittura all’Università di Oxford, Maestro generale dell’Ordine dei Predicatori dal 1992 al 2001. Attento ai cambiamenti sociali e religiosi del nostro tempo, è apprezzato conferenziere e scrittore. Tra i suoi libri: Cantate un canto nuovo. La vocazione cristiana, EDB 2001; Testimoni del vangelo, Qiqajon 2004; Le sette parole di Gesù in croce, San Paolo 2006; Il punto focale del cristianesimo. Cosa significa essere cristiani?, San Paolo 2008; Essere cristiani nel XXI secolo, Queriniana 2011.