Limpidezza: è questa la qualità dominante della personalità di Gesù che l'autore ripropone per sintetizzare quanto c'è di eccezionale e unico in quest'uomo. La rilettura dei vangeli fa emergere la totale trasparenza della sua semplice umanità, fino a verificarne la tenuta nell'ora della passione. È infatti l'eccellenza propriamente umana di Gesù l'oggetto di questo libro. Un'eccellenza che è testimonianza, in un'esistenza quotidiana, della verità di Dio e dell'uomo. La Parola si è fatta carne, abbracciando la nostra condizione umana: non bastava però che fosse un vero uomo, occorreva fosse un uomo vero. Così quanto ognuno sente in sé come una possibilità lontana e inaccessibile, Gesù lo rivela come compiuto.
"Abbiamo bisogno di una teologia che parta dalla banalità della vita quotidiana, poiché la fede del cristiano non è semplice adesione a una dottrina, ma una forma di vita concreta". Ascenso inizia così il suo libro. Attraverso la semplicità di un'immagine che l'essere umano conosce da sempre, l'aratro, egli conduce il lettore a addentrarsi in profondità mistiche, ovvero nella propria interiorità. L'aratro, strumento necessario al servizio del lavoro umano, lo può diventare anche dell'esperienza spirituale: prima di seminare è fondamentale arare, ossia prendersi cura di quel terreno che ciascuno è, del proprio "strato identitario", della propria reale situazione. Infatti, perché il seme dia frutto, è necessario che la terra sia in grado di riceverlo. E il "Dio possibile" è quel filo di luce che guida ogni cercatore di senso a compiere il dissodamento del terreno della propria interiorità e dell'incontro con l'altro.
Il Dio rivelato da Gesù Cristo è molto diverso da quella specie di idolo che ogni essere umano è tentato di fabbricarsi. Ha dell'inaudito, e le parabole sono una porta d'accesso privilegiata per cogliere l'originalità del messaggio evangelico riguardo a tutto ciò che si può immaginare di Dio. Queste storie narrate da Gesù non si rivolgono solo a dei credenti "praticanti"; esse possono ancora raggiungere e toccare uomini e donne che, pur trovandosi sulla soglia o alla periferia della chiesa, restano aperti al dono di un Dio sempre sorprendente. L'autore lo mostra rileggendo otto parabole a partire da uno sguardo diverso, che aiuta ad allargare gli orizzonti della nostra fede e della nostra umanità.
Il vangelo è buona notizia e buona notizia da condividere. Come essere noi irradiatori della bellezza di questa parola? Come ridare il gusto di questa fonte di acqua viva? Ovvero, come evangelizzare oggi? Nel più antico documento del cristianesimo, la Prima lettera ai Tessalonicesi, abbiamo una preziosa risorsa per discernere alcuni elementi dell'efficace predicazione dell'apostolo Paolo nella vita delle prime comunità cristiane: la vicinanza fraterna, un atteggiamento di umiltà e un pizzico di fierezza per il vangelo. Non solo questi atteggiamenti non hanno perso nulla della loro pertinenza, ma ancora oggi, che la trasmissione della fede "è in panne", noi possiamo trarre da essi ispirazione per proporre un annuncio credibile del vangelo.
Attraverso una lettura "spirituale" della Scrittura che si snoda in settantatré sentieri, antichi e nuovi, l'autore delinea con brevi pennellate alcuni motivi di quella grandiosa sinfonia che è la Bibbia. Dalla tessitura biblica emergono così fili della Parola che coinvolgono la vita del lettore, che la stimolano a partire dalla "certezza e dalla fiducia che quel testo è proprio per me: è 'mio', senza tuttavia appartenermi come un possesso; piuttosto, è qualcosa che aspettava proprio me, come un regalo impacchettato e con tanto di fiocco".
"Insegnaci a pregare" è la richiesta dei discepoli a cui Gesù risponde consegnando le parole del Padre nostro. Questo testo, che è la più antica sintesi di ciò che i cristiani credono su Dio, sul mondo e sull'umanità, ha continuato a plasmare la preghiera della chiesa fino a oggi. Attingendo alle Scritture, ai padri della chiesa e alla sua personale esperienza di vita, l'autore aiuta i credenti a far propria in modo rinnovato la Preghiera del Signore, per poter vivere più consapevolmente da battezzati nel mondo contemporaneo. Questa "preghiera modello" ci ricorda le cose per le quali pregare e dà forma alle nostre richieste secondo la volontà di Dio: "Il Padre nostro - afferma Tommaso d'Aquino - non costituisce soltanto una regola per le nostre suppliche, ma è anche una guida per tutti i nostri sentimenti".
Il vangelo cela in sé parole piccole ma preziose. Non definiscono, invitano. Queste parole segnalano i sentieri di una buona notizia che l'abitudine o la lontananza ci impediscono di accogliere come buona, e anche come bella. Esse contengono una promessa di vita, tanto leggera e indispensabile quanto la luce dell'alba. Gesù le ha ricolmate della sua presenza, le ha illuminate con la sua parola, le ha rese credibili nella sua pasqua.
“Qualcuno ha detto che un autore riscrive sempre lo stesso libro. Quarant’anni dopo, riscrivo qui, avendo vissuto e insegnato per lungo tempo a Gerusalemme e molto migliorato il mio ebraico, un’introduzione esegetico-spirituale a Geremia … Ora è radicalmente cambiato il mio punto di vista: non sono più nei panni del Geremia giovane, al suo primo tentativo, ma in quelli di un Geremia ormai vecchio e provato, che, di tutti i suoi sogni e progetti, ha conservato come bottino soltanto la sua vita” (dalla “Premessa”). Con una nuova traduzione del testo originale ebraico, proponiamo al lettore questo inedito commento che, tracciate le coordinate storico-letterarie, integra numerose corrispondenze al più vasto messaggio biblico rivelando la ricchezza del più voluminoso tra i libri della Bibbia ebraica.
Alberto Mello (Biella 1951), monaco di Bose e biblista, ha vissuto a lungo a Gerusalemme. Unisce alla conoscenza delle Scritture la passione per la sapienza di Israele. Presso le nostre edizioni ha curato alcuni classici della tradizione ebraica e ha redatto vari commenti biblici.
In questo volume l'autore raccoglie una selezione di meditazioni su vari personaggi noti e meno noti dell'Antico e del Nuovo Testamento. Commenti originali, mai scontati, queste pagine aprono uno spazio nella vita di chi legge affinché avvenga una Parola altra, diversa dai discorsi abituali, una Parola di vita e di desiderio che possa guarire coloro che la vita ha ferito. Questa Parola è il Cristo stesso che viene a insinuarsi nelle fenditure della nostra esistenza, nelle brecce che talora si aprono in noi, per far udire parole di perdono che chiamano a conversione, parole di speranza che permettono di rialzarsi e di continuare ad avanzare verso ciò che è vivo in noi e davanti a noi.
Il pudore non può consistere nella mania di velare il corpo della "donna tentatrice". Si tratta invece di accettare che nessuno sia interamente visibile nella sua nudità: qualcosa sfugge sempre, l'altro non ha mai finito di "s-velarsi". Paradossalmente è proprio il discorso religioso, quando si basa su una lettura acritica del testo delle Scritture, a rischiare di essere quello più impudico. Perché il problema è l'uso che si fa di ciò che gli si è fatto dire, e nulla è più impudico che spogliare un testo dei significati che potrebbe ancora avere alla luce di nuovi contesti. Un invito a rivisitare la propria tradizione, indagandone le fenditure e ascoltandone le voci sovversive.
La velocità delle trasformazioni cui assistiamo nella società occidentale generano nello stesso tempo curiosità e paura. Rispetto ai tanti cambiamenti che hanno segnato l’occidente nella storia, oggi il prometeo moderno ha raggiunto vette elevate, fino ad avere tra le mani i segreti per creare la vita. E il grande libro che è la Bibbia cosa può dirci sull’umano, sul suo corpo e sui radicali mutamenti che sta subendo? Questo libro ha lo scopo di accompagnare i curiosi (cristiani e non) tra le pagine bibliche che raccontano le vicende del corpo, le sue relazioni, le sue finalità, per illuminare il senso e il valore dei grandi mutamenti in cui la parola di Dio coinvolge le creature.
Rosanna Virgili, biblista, è laureata in filosofia all’Università di Urbino, in teologia alla Pontificia università lateranense e licenziata in scienze bibliche al Pontificio istituto biblico di Roma. Attualmente è docente di esegesi presso l’Istituto teologico marchigiano (Pontificia università lateranense). Presso le nostre edizioni ha pubblicato Qual è il tuo nome? Alla ricerca della propria identità (2019).
La ricerca del volto di Dio è il caso serio di ogni credente. Ma il volto non connota soltanto Dio e la sua ricerca: il volto è anche metafora dell'uomo nella sua più alta espressione. Si dice comunemente che l'uomo "ha un volto", ma sarebbe più giusto dire che l'uomo "è un volto". Il volto infatti concerne l'identità della persona, la definisce, la rivela, la mette in relazione: il volto, epifania dell'identità, è anche il luogo della suprema alterità, del faccia a faccia e della responsabilità che comporta lo stare di fronte. Ci viene qui proposto un percorso in cui l'"io" incontra il "tu" che gli sta di fronte, per plasmare un "noi", che non è fusione o affastellamento, ma accoglienza e compimento.
Conoscere Gesù, uomo della prossimità, implica affrontare la questione del corpo e del toccare come ci viene presentata nei racconti evangelici. Gesù ha guarito, incontrato gli altri toccando il loro corpo; le folle, e le donne in particolare, a loro volta hanno osato toccare Gesù: gesti tutti che rivelano l'estrema libertà di chi tocca e si lascia toccare. Con un'attenzione particolare al testo originale dei vangeli, il volume offre uno studio inedito sul gesto del toccare, presentato attraverso diversi approcci, narrativo, semantico e linguistico. L'incontro con un Gesù incarnato pone ciascuno di noi di fronte alla scelta di vivere la nostra umanità facendo cadere ogni confine grazie al tocco di una mano tesa.
L'Evangelo secondo Giovanni è una sintesi di tutta la Bibbia, Antico e Nuovo Testamento strettamente correlati: il presente commento intende restituire il carattere, le peculiarità e la forza delle sue pagine, quelle più note e familiari come quelle più ostiche. L'autore imbastisce un'analisi che volutamente resta molto vicina alla lettera del testo nella convinzione che lì, nella lettera, lo Spirito è dato: per il quarto evangelo, l'evangelo "spirituale" della Parola divenuta carne, lo Spirito è nella carne. Giunta la sua ora il Figlio consegnato consegna lo Spirito come sigillo dell'alleanza che porta a compimento la Scrittura e trascina i credenti nella sua relazione con il Padre.
"Una legge mediata dalla profezia" (P. De Benedetti), questo è il filo rosso seguito dal nostro autore nel rileggere l'ultimo libro della Torà, parola non vuota ma che anzi è parola di vita. Il Deuteronomio ripropone al popolo dell'esodo il patto con Dio, lo riattualizza spiegandone il senso, esortando anche a noi a stare sulla soglia della terra promessa in ascolto della parola di Dio. Il commento, arricchito da una nuova traduzione integrale del testo e dall'apporto di riferimenti alla tradizione ebraica, riporta alla luce le numerose perle racchiuse in questo libro antico e sempre rivolto all'"oggi" dell'essere umano.
"I salmi sono parole di Dio in parole di uomini e donne, sono scuola di preghiera ma anche scuola di umanità: l'umanità concreta con tutti i suoi sentimenti, le sue fatiche, le sue domande e le sue ricerche di senso per "salvare la vita". Nei salmi si parla a un "tu" che a volte sembra fare silenzio ma del cui amore, della cui presenza, della cui misericordia si resta saldamente convinti ... Saluto con gioia grande il commento di fratel Ludwig Monti, un'opera straordinaria, nella quale la lettura ebraica, quella cristiana e quella umana tout court sono tra loro armoniche, rendendo i salmi vicinissimi a noi." (dalla Presentazione di Enzo Bianchi)
Eco di un percorso interiore proprio di chi frequenta quotidianamente la parola di Dio, questo volume propone una raccolta di omelie inedite sui vangeli delle domeniche dell’anno. Seguendo il Vangelo secondo Luca, padre André Louf, con un linguaggio semplice e con profondità spirituale, offre una traduzione vitale del messaggio evangelico e ci fa riscoprire il primato assoluto della misericordia: una “buona notizia” che può essere sempre nuova per gli uomini e le donne di ogni tempo.
André Louf (1929-2010) è stato uno dei più autorevoli maestri spirituali del nostro tempo. Monaco e poi abate dell’abbazia trappista di Mont-des-Cats, ha contribuito con i suoi scritti e la sua umile sapienza alla riscoperta degli elementi essenziali della vita cristiana in occidente e al rinnovamento della vita monastica. Presso le nostre edizioni ha pubblicato, oltre ad altre due raccolte di omelie, i volumi L’uomo interiore e Discernimento: scegliere la vita.
I grandi libri, sempre, aprono in noi sentieri imprevisti che possiamo a nostra volta imboccare. Poiché non si torna intatti dalla lettura dei grandi libri: il lettore, infatti, è letto dai libri che legge. Leggendo impariamo anche a leggerci, e possiamo così vedere noi stessi in modo diverso. Questo vale ancor più nel rapporto di fede con le Scritture: tramite le pagine di questo libro impariamo a lasciarci leggere con autorità dalla Bibbia, la quale contiene una Parola il cui sguardo può destabilizzarci e imprimere una svolta feconda nella nostra vita.
Padre André Louf si rivolge a tutti gli uomini e le donne che cercano nella parola di Dio la luce e il nutrimento per il loro cammino. In queste omelie inedite, di profonda qualità spirituale, accompagna il lettore attraverso le domeniche dell'anno spiegando la Scrittura: seguendo ciò che la chiesa e la liturgia propongono, ci fa conoscere il Vangelo secondo Marco, ci fa scoprire la profonda novità cui il vangelo rimanda e svela il vero volto di quel Gesù nel quale riponiamo la nostra fede.
L'Apocalisse di Giovanni è incontestabilmente il libro del Nuovo Testamento che ha ispirato di più l'immaginario cristiano del nostro occidente. La misteriosa interpretazione dei suoi simboli incuriosisce e la ricchezza delle sue immagini impressiona. Come l'angelo inviato a Giovanni per guidarlo nelle sue visioni, questo lessico, con le sue sessanta voci, apre al lettore infiniti itinerari all'interno dell'inesauribile opera del veggente di Patmos e del resto delle Scritture: un invito a guardare la storia alla luce dell'ultima rivelazione della Bibbia, lasciandosi portare dai suoi simboli e dalla loro potenza evocatrice.
Leggere il Cantico dei cantici è per eccellenza una questione di desiderio perché tutto il poema non è altro che la rappresentazione di una ricerca incessante. La rilettura che proponiamo, messa per iscritto giorno dopo giorno, assomiglia a un esercizio spirituale, alla meditazione dei salmi recitati nella notte o alla lectio divina fatta al mattino presto. In essa, in modo originale e profondo, si narra la storia di un desiderio infinito che abita il testo fin dall'aspirazione iniziale a un bacio reciproco e si trasmette al commento che vuole ridestare in noi tale desiderio, aprendo spiragli sull'assoluto, sulla natura dell'Amore che coincide con la natura dello Spirito.
Le parole di un padre alla propria comunità monastica e a tanti uomini e donne che cercano nella parola di Dio la luce e il nutrimento per il loro cammino. Padre Andé Louf accompagna il lettore attraverso le domeniche dell'anno commentando e spiegando la Parola. Seguendo ciò che la chiesa e la liturgia propongono, ci fa scoprire il Vangelo secondo Matteo e ci fa conoscere, grazie a commenti puntuali, profondi e ricchi di suggerimenti spirituali, quel Gesù nel quale riponiamo la nostra fede.
Qual è la logica che guida Luca nel redigere la sua opera? È importante mettere in evidenza l'intenzione dell'evangelista nel raccontare la vita di Gesù, perché solo in una comprensione più profonda del testo biblico potremo scoprire quel fuoco di vita che l'incontro con lo Sconosciuto accese nel cuore dei discepoli di Emmaus. Un commentario biblico adatto anche a non specialisti, che attraverso le parole del Vangelo dona spunti di approfondimento spirituale e attualizzazione per la vita quotidiana.
Una città è espressione di un progetto, pensato e attuato con altri. È possibilità di incontro oppure di violenza, di fede o di idolatria. Luogo che vive di solidarietà fra persone che pongono la fiducia le une nelle altre, o spazio dove dilagano corruzione e ingiustizia. Dalla fondazione di Babilonia, narrata nel libro della Genesi, alla visione della Gerusalemme celeste, di cui racconta l’Apocalisse, l’autore propone un itinerario che attraversa le città della Bibbia e raggiunge quelle in cui ci troviamo, interpellando la vita delle nostre comunità.
Luca Mazzinghi (1960), presbitero della diocesi di Firenze e presidente dell’Associazione biblica italiana, insegna alla Facoltà teologica dell’Italia centrale e al Pontificio istituto biblico. Alla competenza del docente sa unire la sollecitudine pastorale per la comunità locale affidata al suo ministero. Presso le nostre edizioni ha già pubblicato Tobia: il cammino della coppia (2004).
Il racconto biblico della visita di Gesù alle due sorelle, Marta e Maria, può apparire scioccante: la "parte migliore" è attribuita a Maria che siede ai piedi di Gesù. Che ne è dell'invito incessante del vangelo di mettersi a servizio del prossimo? Le due autrici ci presentano un percorso tra i commentari e le interpretazioni che questo testo ha conosciuto. Dai padri della chiesa alle analisi femministe: venti secoli di letture ininterrotte di un testo che porta in sé una questione sempre attuale.
È sempre importante arrivare a un’interpretazione contestualizzata e unitaria dei libri biblici, ma questo è ancor più vero nel caso della Lettera ai Romani. Utilizzata nel corso dei secoli per alimentare lo scontro tra i figli della chiesa di Roma e quelli della riforma, è qui oggetto di una lettura d’insieme di sicura attualità: nascendo a Gerusalemme ad opera di un monaco riformato che appartiene a una comunità ecumenica, essa coglie in profondità la riflessione di Paolo culminante nell’invito ad accogliersi gli uni gli altri.
Daniel Attinger (Neuchâtel 1943), monaco di Bose e pastore riformato, vive da oltre trent’anni nella Fraternità di Bose a Gerusalemme, dove esercita anche un ministero di predicazione biblica. Presso le nostre edizioni ha pubblicato Parlare di Dio o parlare con lui? (2004), lettura esegetico-spirituale del libro di Giobbe, e Atti degli apostoli: la Parola cresceva... (2010).
Per farsi coinvolgere dalla bellezza del parlare umano di Gesù
Con una prefazione di Enzo Bianchi
“Nei vangeli, che sono buona notizia, apportatori di un messaggio di amore e di misericordia, sono presenti però anche parole ‘dure’, parole che sorprendono il lettore, che possono essere per lui inciampo, scandalo. Parole che sconvolgono il nostro buon senso, la nostra sensibilità, la nostra ragionevolezza ... Gesù non è venuto tra di noi per portarci un messaggio che potesse piacere a tutti. Ha parlato con franchezza, dicendo sempre la verità; ha parlato con passione, perché le sue parole nascevano dal suo amore per Dio, dallo zelo per Dio suo Padre; ha parlato con forza, servendosi anche dello stile dell’invettiva e della santa collera” (dalla “Prefazione” di Enzo Bianchi).
Ludwig Monti (Forlì 1974), monaco di Bose e biblista, collabora alle riviste Parola, Spirito e Vita e Ricerche storico bibliche. Presso Paideia Editrice ha pubblicato Una comunità alla fine della storia. Messia e messianismo a Qumran (2006).
"Attraverso un approccio all'esperienza amorosa descritta con il suo corredo di immense possibilità e ambiguità, l'autore propone profonde riflessioni esistenziali, filosofiche e teologiche sull'esperienza di fede intesa come espressione della vitalità dell'eros. Il volume intesse una serie di "variazioni" che cercano di far lievitare alcune risonanze nascoste nel testo biblico del "Cantico dei cantici", trasformandolo in un'affascinante parabola della vita, del suo significato e dell'incontro con Dio." (card. Gianfranco Ravasi
L'Evangelo secondo Marco è la narrazione della buona notizia che riguarda Gesù di Nazaret, Messia crocifisso. In che senso la vita di quest'uomo, morto in modo vergognoso, è per noi buona notizia del regno di Dio che si è avvicinato agli uomini? Con un costante riferimento a tale questione fondamentale, l'autore ripercorre l'intero racconto - al quale cerca di dare voce anzitutto attraverso una nuova traduzione - in un commento rigoroso dal punto di vista esegetico, che conduce a un'interpretazione spiritualmente feconda.
Con “Pregare la Parola” desiderai offrire un’eco del cammino personale, comunitario ed ecclesiale attorno alla parola di Dio e invitare alla pratica della “lectio divina”. In questi quarant’anni il cammino è proseguito e ha avuto anche un’occasione privilegiata di stimolo e di dialogo grazie all’invito dell’allora cardinale Ratzinger a redigere con lui un volume che fornisse alcune piste per l’esegesi cristiana della Bibbia. Di questa esperienza unica e del ministero della Parola che nel corso degli anni ho continuato a esercitare dentro e fuori la mia comunità monastica sono testimonianza queste pagine, segno della mia convinzione che la “lectio divina” offre la possibilità di incontrare davvero, attraverso la Scrittura, colui che parla, la Parola vivente, Dio stesso.
I Salmi sono veramente
un “mondo di grazia”
La sapienza ebraica, così aderente a ogni piccola sfumatura del testo, è fonte di grande ricchezza per il lettore del Salterio perché dischiude un senso e delle prospettive sempre nuovi alla lettura e alla preghiera dei Salmi. Queste pagine ci presentano un commento che vuole essere un’eco della ricchezza del midrash e della sapienza del famoso commentatore medievale ebreo Rashi, accompagnate da una riflessione personale dell’autore che vuole aiutare il lettore a fare esperienza dell’amore gratuito e fedele che attraversa i Salmi, e che è la vera ricompensa di ogni sua lettura. Il volume offre anche una nuova traduzione dei Salmi, molto fedele al testo originale.
Alberto Mello (Biella 1951), monaco della Fraternità di Bose a Gerusalemme e biblista, unisce alla conoscenza delle Scritture la passione per la sapienza di Israele. I tesori del Salterio sono stati da lui indagati in altri due volumi: I Salmi, un libro per pregare e L’amore di Dio nei Salmi. Sempre per Qiqajon ha curato un commentario all’Evangelo secondo Matteo e uno al profeta Geremia e ha approfondito il messaggio profetico in La passione dei profeti, attingendo alle ricchezze della tradizione ebraica.