L’arte della vita consiste nell’abbandonarsi al processo di trasformazione interiore dell’esistenza. In quest’arte ogni giorno possiamo esercitarci. Sono importanti il corpo e l’anima, i rapporti interpersonali, ma anche le domande sul senso della vita. Lo sguardo alla terza età si limita ad acuire gli interrogativi che, in realtà, valgono per l’intera esistenza.
La vita è adesso. E, in fondo, non viviamo per restare giovani, ma per diventare vecchi.
«Nell’espressione “diventare vecchi” è descritto qualcosa di importante, qualcosa di positivo: l’invecchiare è un movimento. C’è ancora qualcosa in divenire nell’essere umano. C’è qualcosa che cresce. Ogni persona ha bisogno di una sensibilità per ciò che può essere realizzato specificamente nella fase dell’esistenza che sta attraversando» (Anselm Grün).
Un nuovo, affascinante libro postumo. È stato creato partendo dal materiale, finora inedito, che costituiva la base di un seminario tenuto da Nouwen e che aveva per oggetto il suo incontro intimo con il celebre dipinto di Rembrandt conservato all’Ermitage. Una guida imperdibile per trovare la propria dimora spirituale.
Dalla quarta di copertina:
Ritornare a casa segue il percorso del ritorno spirituale di Henri Nouwen. Più di tre anni prima della pubblicazione del suo grande classico, L’abbraccio benedicente (1992), Nouwen ebbe un esaurimento. A questo seguì un periodo di salutare solitudine durante il quale Nouwen fece il suo incontro con il famoso dipinto di Rembrandt Il ritorno del figlio prodigo. Trascorse la sua solitudine riflettendo sui personaggi della parabola e identificandosi con essi. Da ciò trasse profonde e stimolanti lezioni di vita.
Questo nuovo affascinante libro, postumo, è stato creato partendo dal materiale, finora mai pubblicato, che costituiva la base del breve seminario ispirato all’incontro intimo di Nouwen con il dipinto di Rembrandt. I lettori sono guidati all’accoglienza del proprio essere amati in modo unico attraverso esercizi di “ascolto spirituale”, di annotazione delle osservazioni e di condivisione con Dio. Esercizi che li collegano personalmente all’amore unico e incondizionato di Colui che li ha creati.
Ritornare a casa è una guida per trovare la propria casa spirituale.
In mezzo allo stress che ci travolge, i rituali conferiscono chiarezza e ordine, profondità e colore alla nostra vita, rendendo anche più profonde le relazioni con gli altri. Grün descrive i rituali più belli che portano alla quiete interiore, al senso più profondo dell’esistenza. Per sapersi fermare e per trovare una nuova voglia di vivere.
Dalla quarta di copertina:
Fermarsi – trovare nuova voglia di vivere
«I rituali non hanno nulla a che fare con le prestazioni. Vogliono esserne proprio il contrario. In mezzo agli impegni della nostra vita, in mezzo alle situazioni di stress, vogliono garantirci uno spazio in cui possiamo tirare il fiato, in cui gioiamo del fatto di avere tempo per noi, un tempo sacro, di cui nessuno può disporre». (Anselm Grün)
Il silenzio è forza, il silenzio è pienezza. È una qualità che ci fa bene. Ma come trovare la strada del silenzio? Il benedettino Anselm Grün ci conduce al silenzio contemplativo: lì potremo ritrovare noi stessi, lì potremo aprirci – nella meditazione – al mistero che sostiene e alimenta la nostra vita profon-da.
Dalla quarta di copertina:
Anselm Grün, che vive della ricca tradizione del silenzio monastico, ci indica come trovare la strada del silenzio: come ritrovare noi stessi e aprirci alle forze portanti della nostra vita. Diversi tipi di contemplazione e meditazione, facili da comprendere, permettono di individuare un percorso personale nel silenzio. E già la lettura ci fa intuire qualcosa di ciò che il silenzio è: forza e pienezza e unione con ogni cosa.
Coloro che vivono o vogliono vivere in una famiglia necessitano di orientamento e di incoraggiamento: devono aver fiducia che la loro vita insieme è cosa buona e riuscirà. Hanno bisogno di stima reciproca, di una valutazione realistica delle loro forze e delle loro debolezze. Occorre loro inoltre la serenità necessaria per sopportarsi e sostenersi a vicenda, come pure la fiducia che è l'amore di Dio a sostenerli. Con questo libro vogliamo dare orientamento a tutti coloro che vivono in una famiglia o desiderano averne una. Noi autori tratteremo il tema "famiglia" partendo da esperienze di vita diverse: da una parte dall'esperienza di moglie e madre, di figlia e sorella, nonché di responsabile di una grande associazione femminile cattolica; dall'altra dall'esperienza di un monaco di un convento che pure vive in una comunità e che nei numerosi incontri e colloqui spirituali poté essere partecipe degli alti e bassi della vita familiare (ma che conosce la vita quotidiana della famiglia solo dall'esterno). Siamo convinti che proprio l'unione dei nostri punti di vista possa contribuire sia a trattare il tema "famiglia" con l'ampiezza necessaria per la società e per i singoli sia a mostrare vie accessibili per coloro che nella comunione della famiglia si accingono a partire per l'"avventura della vita" - con i suoi pericoli e con i suoi momenti lieti.
Esiste una scuola dell’arte di vivere? Oggi noi impariamo durante tutto l’arco della vita, impariamo mille cose. Ma impariamo anche le cose vere? Impariamo ciò che è davvero importante? Si può imparare l’arte di vivere, ci si può addestrare? Ancora: come possiamo conciliare le diverse esigenze che ci assalgono nella vita di ogni giorno? In che modo si uniscono i poli che si trovano in noi, come si conciliano i bisogni diversi e contrastanti che abbiamo? Può trovare equilibrio la nostra anima? Si può praticare anche oggi l’antica virtù dell’imperturbabilità che è stata tanto importante per i sapienti maestri dell’arte di vivere?
Questo breve libro sulla “scuola di vita” di Anselm Grün, che è consigliere spirituale di molte persone, ci insegna come fare a proporci delle mete e a organizzare il nostro tempo. Sopportare le tensioni e trovare la pace interiore. Sviluppare buoni rapporti e arrivare tuttavia a noi stessi. Restare aperti. E al tempo stesso dare alla nostra esistenza la leggerezza e la gioia della vita, ogni giorno.
Un piccolo libro sulla grande arte della vita sana e felice.
Un tema centrale della nostra epoca e della psiche umana – la depressione – affrontato in maniera nuova. Grün ne prende in esame gli aspetti spirituali, pur mantenendo sullo sfondo i dati della scienza medica. Una riflessione per infondere speranza ed energia, un aiuto destinato a quanti sperimentano la tristezza dell’anima o vivono a contatto con le persone depresse.
La tradizione cristiana ha individuato sette opere di misericordia corporale e altrettante di misericordia spirituale. Recuperandone la modernità, questo libro conduce a riscoprire il valore delle opere di misericordia per il nostro vivere quotidiano e riesce a dimostrare quanto possa risultare benefico essere disponibili per gli altri.
Una riflessione sulla fiducia – tema che conduce al centro della spiritualità cristiana. Magari sepolta dietro esperienze negative, dentro ciascuno di noi esiste sempre la capacità di confidare: aver fiducia è forza, fermezza, sicurezza di sé. Sperimentare questa forza è indispensabile per la vita di relazione: è riuscire nella vita.
Dalla quarta di copertina:
Come si può rafforzare la fiducia e sostenere la fede nella vita quando nella febbrile agitazione dell’esistenza quotidiana svaniscono gli aspetti intimi e familiari e le relazioni sono sempre più compresse e compromesse?
Strade spirituali per arrivare a una maggiore gioia di vita, alla fiducia in se stessi, alla fiducia negli altri e a una nuova fiducia in Dio.
Testi-guida per la vita di ogni giorno, scritti da un maestro dell’arte della vita.
Una spiritualità per il nuovo millennio. Una riflessione sul pianeta Terra, organismo vivo la cui sopravvivenza è a rischio. Una sfida per l’umanità che, oggi globalizzata, può ricevere salvezza scegliendo di praticare tre virtù fondamentali: l’ospitalità, la tolleranza, la commensalità.
Dalla quarta di copertina:
Il tipo di relazione che l’umanità ha stabilito nel corso degli ultimi secoli con la natura, sfruttando tutte le sue risorse naturali in modo sfrenato, ha provocato due minacce, con gravi conseguenze prevedibili.
La prima riguarda il pianeta Terra come un tutto. Gli squilibri stanno decimando la biodiversità e mettendo a rischio la biosfera. Non è più garantito il futuro del sistema-vita. Per affrontare una tale minaccia urge proclamare e vivere un’etica dell’impegno, della corresponsabilità collettiva, della solidarietà e della compassione.
La seconda minaccia riguarda l’umanità, oggi globalizzata. Abbiamo costruito una macchina di morte capace di porre fine alla specie umana o di dividerla tra quei pochi che posseggono tutti i mezzi di vita e i molti che sono abbandonati alla propria sorte. Per opporsi a questa minaccia abbiamo bisogno di alcune virtù fondamentali: l’ospitalità tra le persone, i popoli e le culture; la convivenza, il rispetto e la tolleranza di fronte alle diversità; e infine la convivialità che significa potersi sedere insieme alla stessa mensa, mangiare e bere come un’unica, grande famiglia. Il risultato della pratica di queste virtù è la cultura della pace.
Sono questi i temi che le tre parti di quest’opera, Spiritualità per un altro mondo possibile, vogliono svolgere e approfondire.
Un libro illuminante che, superando la tradizionale separazione fra corpo e anima, introduce un concetto integrale di salute e insegna uno stile di vita che collega la cura per il corpo a quella per l’anima.
Dalla quarta di copertina:
Tutti vogliono essere sani. Per esserlo c’è bisogno di possedere anche il giusto atteggiamento spirituale. Gli antichi non concepivano la medicina solo come trattamento delle malattie; il padre del monachesimo, san Benedetto, insegna l’arte della vita sana. Questo libro introduce a un sano stile di vita che collega la cura per il corpo e quella per l’anima.
Una schietta indagine su cosa significhi oggi essere nati a immagine e somiglianza di Dio.
Una riflessione sui dieci comandamenti che si spinge oltre essi, per gettare luce sulle due grandi richieste del Nuovo Testamento: «Ama Dio con tutto il tuo cuore e il prossimo tuo come te stesso».
Dalla quarta di copertina:
I dieci comandamenti sono un complesso di regole o un modo di vivere? Come può ognuno di essi invitarci a riflettere e ad agire? Che significa amare Dio e il prossimo in un mondo di violenza e paura, che minaccia le nostre vite e le nostre anime?
Joan Chittister pone queste e altre domande in questa schietta indagine alla ricerca di cosa significhi essere nati a immagine e somiglianza di Dio. L’autrice va oltre i dieci comandamenti, per gettare luce sui due grandi comandamenti: «Ama Dio con tutto il tuo cuore e il tuo prossimo come te stesso».
Recensioni:
[...] A ritrovare l'incredibile fondo vitale contenuto nel Decalogo provvede ora un bel libro di Joan Chittister, una benedettina americana che da tempo si è affermata come uno degli autori spirituali contemporanei più significativi e brillanti. [...] Basterà aprire il libro per respirare in un'atmosfera morale che dilata il cuore, sbriciola le facili e false sicurezze, crea un po' di inquietudine, e comunque presenta prospettive tali da costruire un ricco e salutare cammino di formazione della coscienza. [...] Ritrovare il cuore dei comandamenti - questo bel libro ce lo insegna - è fare dell'antico Decalogo la migliore pedagogia per una vera civiltà dell'amore. Pastori e catechisti, e ogni cristiano adulto, trarranno un gran vantaggio dalla lettura di queste pagine.
Molti oggi si sentono interiormente lacerati. Eppure resta vero che ciascuno di noi, con la propria vita, può esprimere qualcosa di Dio, qualcosa che riesce a manifestarsi solamente per mezzo nostro.
Dalla quarta di copertina:
Nella guida spirituale Anselm Grün attinge alle sorgenti della sapienza biblica e del cristianesimo delle origini ma anche alla sua ricca esperienza psicologica.
«Molte persone oggi si sentono come smembrate e lacerate interiormente. Ma ciascuno di noi può esprimere qualcosa di Dio con la sua vita, qualcosa che riesce a manifestarsi solamente per mezzo di lui» (Anselm Grün).
– La mia traccia di vita: cos’è la maturità umana?
– Gli ostacoli per una fede matura
– Essere una persona umana completa: i passi della trasformazione
– Il cammino cristiano: esercizi per farsi umani
– La figura di una fede matura
Nonostante cellulari e internet, la solitudine è diffusissima anche oggi: anzi, il desiderio di relazioni significative sembra crescere con l’aumentare dei mezzi di comunicazione. Vi sono senza dubbio vari tipi di solitudine; ciascuno di essi comporta dei pericoli, ma rappresenta anche una opportunità per la nostra vita. Sì, a certe condizioni, la solitudine può costituire una forza preziosa per la realizzazione di sé.
Dalla quarta di copertina:
La solitudine è forse oggi più diffusa che in qualsiasi altra epoca della storia umana. Nonostante i cellulari e i ‘messaggini’, il desiderio di relazioni significative sembra crescere in proporzione diretta alla nostra accessibilità.
In Il cuore inquieto Ronald Rolheiser individua vari tipi di solitudine ed espone i pericoli e le opportunità che essi rappresentano nella nostra vita. Attingendo alle parabole contemporanee tratte dalla letteratura, dal cinema e dalla propria esistenza, l’autore ci fa vedere come la solitudine possa essere straordinariamente creativa e costituire una forza preziosa quando viene riconosciuta, accettata e usata come un catalizzatore dinamico. Con la sua riconosciuta chiarezza di visione, la sua onestà e la sua intelligenza, Rolheiser ci presenta un approccio specificamente cristiano in vista di un’esistenza consapevole e impegnata, proponendo suggerimenti che renderanno liberi i lettori di scoprire un maggiore senso e una migliore realizzazione di sé nella propria vita.
Racconti, letture e domande tematicamente organizzate per la riflessione, e un diario guidato scritto offrono un'incomparabile risorsa per la direzione spirituale, sia per le singole persone sia per piccoli gruppi.
L'angoscia ha molti volti. Può chiudere l'individuo in sè, ma può rivelarsi anche una forza positiva, trasformandosi persino in un'amica che dona maggiore vitalità.
In ogni vita ci sono delle fonti limpide che purificano, rinfrescano e trasmettono fecondita. Sono le risorse collocate in noi fin dall'infanzia. Anselm Grun ci dice come fare per ritrovarle e farle di nuovo zampillare.
I monaci vivono la loro giornata 'qualitativamente', in un susseguirsi strutturato di tempi pieni di significato spirituale. E' una guida al mistero della vera felicita. E' l'arte di vivere che ci arriva dal monastero.
L'intenzione del libro non e ispirare che cosa sia il tempo. La questione invece e: come possiamo vivere nel tempo ed essere tuttavia sostenuti dall'eternita?
Nouwen scrisse questo libro vent'anni fa come sua reazione personale in un tempo di alte tensione durante la guerra fredda. Ora, in una nuova era di paura e violenza, il suo messaggio diventa ancora piu urgente