Parlare oggi di virtù significa interrogarsi con forza sul significato antropologico dell'eccellenza umana. In prospettiva pedagogica, quest'invito si fa sempre più urgente, poiché si confronta apertamente con alcuni snodi educativi fondamentali per la crescita come la formazione del carattere, il valore della testimonianza e il senso della vita buona per l'uomo. La virtù, perciò, non si esaurisce nel possesso di particolari abilità o specifiche competenze, ma vivifica l'incontro, sempre imprevedibile, fra educatore ed educando. Ne consegue come il testo, pensato in particolar modo per tutti coloro che sono impegnati educativamente con gli adolescenti, vuole andare alla radice di quelle dinamiche relazionali intersoggettive che proprio l'atto virtuoso, indagato tenendo anche conto delle più recenti prospettive neuroscientifiche, consente di avvalorare e che ritrovano nel mondo emozionale, nella disponibilità empatica e nel perdono le sue rivelazioni esistenziali più incisive.
Paul Ricœur costituisce una delle fonti più rigogliose del nostro tempo, sia per l’implicita ricchezza di prerequisiti per una teoria-teoresi pedagogica sia per la ricchezza di argomentazioni indispensabili, a chi intende, non solo conoscere ed entrare nell’integrazione dei saperi in prospettiva di educazione dell’uomo, ma desidera altresì avvertire l’importanza della competenza e dell’abilità: la pedagogia è anche arte dell’educazione. La lettura del libro mi ha reso più pensoso soprattutto dopo avere riflettuto sulla «fallibilità» umana, definita dall’Autore «enigma sconcertante», specie in un tempo come il nostro, esuberante di narcisismo, individualismo ed enfasi efficientistica. Il volume potrà essere di grande utilità agli educatori dei vari contesti, così come agli insegnanti e a chi, avvertendo l’emergenza e la confusione che vanno diffondendosi intorno al che cosa è educazione, per qual fine educare e con quali strumenti, intende riprenderne la revisione personale del modo stesso di intendere la riflessione per disporre nel tempo di qualche vero ed efficace punto fermo. (Dalla Prefazione di Giuseppe Vico)
Vincenzo Salerno (Pordenone, 1972), salesiano sacerdote, è vicedirettore della Comunità per Minori multiproblematici «La Viarte», dove vive e svolge la sua attività di educatore e di incaricato delle attività pastorali giovanili e di prevenzione sul territorio. È laureato in Filosofia, in Teologia e in Pedagogia sociale ed è dottorando a Losanna. È Direttore del corso di laurea in Scienze della educazione - Educatore Sociale presso lo IUSVE, sede aggregata dell’Università Pontificia Salesiana di Roma. Tra le sue pubblicazioni: L’autorità in educazione (con L. Benvenuti - C. Vecchiet, Roma 2009), Educazione formato famiglia (con L. Benvenuti - C. Vecchiet, Roma 2010), Lasciarsi riconciliare e il dramma della vita giusta (Roma 2010).
Educare è comunicare, ma anche testimoniare, e tanto l’educazione quanto la comunicazione richiedono coraggio. Il coraggio di essere persone autentiche, capaci di accogliere la sfida che l’altro talora rappresenta e di rispondervi con sollecitudine, pazienza, competenza, virtù civili ed umane. In una parola: amandosi e amando l’altro, diverso da sé: l’amico come l’avversario, il figlio, l’allievo, il partner.
All’interno di questo paradigma culturale, il presente volume affronta con un linguaggio diretto, chiaro, quasi giornalistico, alcuni temi importanti per l’educazione nell’odierna società complessa: dal matrimonio alla genitorialità, dalla solidarietà alla democrazia, dall’amicizia all’amore, dalla sessualità alla scuola, proponendo, in modo piano e accattivante, soluzioni concrete a problemi che sono spesso di spinosa attualità. Esso si rivolge a un pubblico vasto e variegato: giovani e studenti, genitori, insegnanti, educatori, con l’intento di colmare la distanza tuttora esistente tra ‘pedagogia scientifica’ e ‘pedagogia per tutti’, e di facilitare la diffusione di una ‘visione etica’ della vita.
Michele Corsi è professore ordinario di Pedagogia generale presso l’Università di Macerata, psicologo e psicoterapeuta; si occupa prevalentemente di famiglia, scuola e servizi socio-educativi. È autore di numerosi volumi, tra i quali si segnalano: “Governare il cambiamento: le risorse della scuola italiana” (1993), “Come pensare l’educazione” (1997), “La mediazione familiare” (2000).