"Questo libro non è solo una guida per il lettore o un nuovo testo sulla lettura della Bibbia nella liturgia, ma è anche un'introduzione all'ascolto comunitario delle Scritture all'interno della liturgia. Perciò non si rivolge unicamente ai lettori, bensì a tutta la comunità liturgica. Per l'autore l'essenza della lettura sta nell'ascolto, per questo il lettore deve egli stesso soprattutto ascoltare la parola di Dio nel momento stesso in cui la legge con gli altri." (Goffredo Boselli)
Educare è comunicare, ma anche testimoniare, e tanto l’educazione quanto la comunicazione richiedono coraggio. Il coraggio di essere persone autentiche, capaci di accogliere la sfida che l’altro talora rappresenta e di rispondervi con sollecitudine, pazienza, competenza, virtù civili ed umane. In una parola: amandosi e amando l’altro, diverso da sé: l’amico come l’avversario, il figlio, l’allievo, il partner.
All’interno di questo paradigma culturale, il presente volume affronta con un linguaggio diretto, chiaro, quasi giornalistico, alcuni temi importanti per l’educazione nell’odierna società complessa: dal matrimonio alla genitorialità, dalla solidarietà alla democrazia, dall’amicizia all’amore, dalla sessualità alla scuola, proponendo, in modo piano e accattivante, soluzioni concrete a problemi che sono spesso di spinosa attualità. Esso si rivolge a un pubblico vasto e variegato: giovani e studenti, genitori, insegnanti, educatori, con l’intento di colmare la distanza tuttora esistente tra ‘pedagogia scientifica’ e ‘pedagogia per tutti’, e di facilitare la diffusione di una ‘visione etica’ della vita.
Michele Corsi è professore ordinario di Pedagogia generale presso l’Università di Macerata, psicologo e psicoterapeuta; si occupa prevalentemente di famiglia, scuola e servizi socio-educativi. È autore di numerosi volumi, tra i quali si segnalano: “Governare il cambiamento: le risorse della scuola italiana” (1993), “Come pensare l’educazione” (1997), “La mediazione familiare” (2000).
Il continuo aumento delle separazioni e dei divorzi, soprattutto negli USA e nei paesi occidentali industrialmente avanzati, insieme ai differenti problemi connessi a tale fenomeno, hanno favorito la nascita della mediazione familiare: un servizio sorto a sostegno dei genitori che hanno deciso di separarsi, e conseguentemente dei loro figli, affinché la separazione venga affrontata nel segno della responsabilità parentale, anche nell’assenza storica e funzionale della coppia coniugale. Due gli obbiettivi perseguiti in questo volume: definire il tema della mediazione familiare nella prospettiva teorico-pratica e operarne pure una rilettura pedagogica, a motivo della sua significativa valenza educativa. A completamento dell’analisi: la proposta di giungere, particolarmente in Italia, a una sorta di patto federativo tra consultori familiari e centri di mediazione familiare, allargato anche ad altri organismi di cura e di intervento, pure culturali, in uno stringente lavoro di rete e in una corretta sinergia istituzionale a favore della persona, della coppia e della famiglia.
Michele Corsi è professore ordinario di Pedagogia generale e sociale all’Università degli Studi di Macerata e Preside della Facoltà di Scienze della formazione. Tra le sue opere più recenti: Il coraggio di educare (2003), L’educazione alla democrazia tra passato e presente (con R. Sani, 2004), Professione educatori-formatori (con A. Ascenzi, 2005).
Chiara Sirignano è professore associato di Pedagogia generale e sociale all’Università degli Studi di Macerata. I suoi interessi di ricerca sono rivolti alla pedagogia sociale e alla pedagogia della famiglia. Tra le sue pubblicazioni: Ricerca educativa e pluralismo familiare (2005).