Emma Bovary è una donna intrappolata nella tranquilla vita di provincia e nel ménage con un marito medico benestante e perbene che le riserva tutte le attenzioni ma non riesce a scuoterla dalla noia e dal torpore. Grande lettrice di romanzi sentimentali, Emma ricerca la passione nella vita quotidiana rifugiandosi prima in fantasie romantiche, poi nei lussi che ha sempre sognato da ragazza, infine in relazioni incaute. Eppure nemmeno questa evasione dal mondo familiare riuscirà a portarle la felicità sperata. Pubblicato nel 1857, il romanzo venne attaccato per i contenuti immorali ma impose a lettori e lettrici un nuovo modello di eroina.
Nella brughiera dello Yorkshire i contrasti tra gli abitanti di un’agiata dimora a fondo valle e quelli di una fattoria su un colle si abbattono con forza distruttiva sulle vite di Heathcliff e di Catherine. Gelosie, desideri di vendetta e passioni raccontati con abilità e realismo. Capolavoro della letteratura inglese, pubblicato nel 1847, e unico romanzo di Emily Brontë, Cime tempestose è un viaggio nei meandri di una tumultuosa, distruttiva passione impossibile. Una vicenda corale che unisce tratti romantici e toni gotici: una tappa irrinunciabile nella formazione letteraria e sentimentale di chiunque.
Pubblicato nel 1853, è tra i racconti più significativi dell’epoca moderna, considerato un precursore della letteratura esistenzialista e dell’assurdo. Lo scrivano, impiegato in un ufficio di Wall Street, senza un motivo apparente o dichiarato comincia a rifiutarsi di eseguire gli ordini impartiti. Rivendica l’ozio e il silenzio contro tutte le pressioni dell’utilitarismo americano, attraverso un’operosità silenziosa prima e poi un’inflessibilità totale nel sottomettersi agli ordini del padrone. La celebre frase “Preferirei di no” è diventata un motto della resistenza passiva. In questa raccolta Bartleby è accompagnato da una selezione di quattro storie tra le quali Il tavolo di melo, l’ultimo racconto di Herman Melville.
“Ciò di cui meno riuscivo a liberarmi era l’idea crudele che, qualunque cosa io avessi visto, Miles e Flora vedevano di più... cose terribili e inimmaginabili che sorgevano dai tremendi spazi che avevano condiviso in passato.” Flora e Miles sono due bambini orfani affidati alle cure di una giovane governante da uno zio che mette a disposizione una sontuosa dimora ma non vuole essere per nessun motivo coinvolto nelle loro esistenze. All’inizio il clima è idilliaco, ma pian piano emergono i fantasmi di servitori passati che sembrano possedere i bambini. La governante ingaggia una lotta disperata contro le presenze maligne mentre si fa strada nel lettore il dubbio che sia solo lei ad avvertirle. In questo romanzo breve del 1898 Henry James coniuga la tradizione del romanzo gotico con un’indagine psicologica finissima.
''Ognuno vede il proprio peccato in Dorian Gray'' afferma Oscar Wilde. La sua opera più nota è diventata il manifesto del decadentismo e dell'estetismo, ma è soprattutto uno dei romanzi più raffinati e impetuosi mai scritti. Gli atelier di pittori, il teatro, le cene della nobiltà londinese, la ricerca del piacere portata alle estreme conseguenze: questi gli ingredienti di una storia intramontabile. Dorian Gray, ossessionato dalla paura di perdere la bellezza, l'unica risorsa per cui valga la pena di vivere, ottiene grazie a un sortilegio che il tempo non segni il suo corpo ma soltanto il suo ritratto. Così può abbandonarsi agli eccessi mantenendo intatta la giovinezza e la perfezione del suo viso. Ma che ne è dell'anima?
Titolo originale: ''The Picture of Dorian Gray''.
Questa raccolta di quindici racconti pubblicata nel 1914 è uno sguardo poliedrico sulla vita dell’uomo attraverso le tappe principali: l’infanzia, l’adolescenza, la maturità, la vecchiaia, la morte. Dublino è più che semplice cornice e ambientazione per i fatti raccontati: le sue birrerie fumose, i quartieri malfamati e il vento freddo che spazza le strade sono protagonisti alla pari dei bizzarri abitanti a cui la penna di James Joyce dà voce. Le storie raccontate dall’autore venticinquenne sono una prova di scrittura realistica superba: una potente esplorazione di miserie, paure, fughe e paralisi di gente comune e per nulla eroica che diventa una celebrazione della vita nelle sue molteplici forme.
Quando Elizabeth Bennet conosce Mr Darcy, scapolo ricco e in età da matrimonio, lo trova arrogante e presuntuoso. Ma questa è solo la prima impressione per la giovane brillante e libera che a differenza delle sorelle ha un sogno molto preciso: sposarsi per amore e non per calcolo. Il capolavoro di Jane Austen pubblicato nel 1813 non smette di essere letto, amato e adattato per il piccolo e il grande schermo. Le vicende delle cinque figlie di Mrs Bennet ci riportano nella campagna inglese del Derbyshire e nella Londra di fine settecento, ma i fraintendimenti tra i personaggi mostrano con una lucidità senza tempo le logiche illogiche dell'amore.
Titolo originale: ''Pride and Prejudice''.
Marco Gavio, soprannominato Apicio, è passato alla storia come il più grande esperto di gastronomia dell'antichità. Alle raffinatezze culinarie egli dedicò la sua vita e anche il suo patrimonio, peraltro ingentissimo, fino a quando, secondo la testimonianza di Seneca, si ridusse in povertà e si suicidò. L'opera a lui attribuita, "De re coquinaria", rivela l'evoluzione dei gusti alimentari e insieme lo stile di vita della classe dominante romana fino alle soglie della caduta dell'Impero. Il testo, accompagnato da note sulle singole ricette e sugli ingredienti citati, è preceduto da un'introduzione che illustra le curiose abitudini culinarie degli antichi inquadrandole nel contesto storico e linguistico delle diverse epoche considerate.