Un viaggio breve ma intenso, dentro una città antica che affonda le sue origini nell'età etrusca, dove storia e leggenda sfumano i loro confini e creano curiose contaminazioni.
Giovanni di Jandun è il più importante averroista latino del XIV secolo. In questo volume viene studiato il suo commento per quaestiones al "De caelo" di Aristotele, e in particolare i passi relativi ai diversi tipi di causa (creatrice, finale e soprattutto efficiente) e di infinito (secondo il vigore, il tempo e la grandezza). Dall'analisi di tali testi emergono vari interessanti problemi, tra cui il rapporto tra ragione e fede, il determinismo universale e l'eternità del mondo. In appendice è riportata la traduzione di tre quaestiones particolarmente importanti, con a fronte il testo latino.