Nell'era della globalizzazione le scelte di politica economica assumono un ruolo sempre più essenziale nelle strategie aziendali, proprio per effetto dell'integrazione finanziaria e reale. Al tempo stesso, le strategie delle grandi aziende, specialmente di quelle multinazionali, e gli andamenti dei mercati (in particolare di quelli finanziari) condizionano le scelte pubbliche in misura più incisiva e possono portare a conseguenze di rilievo anche drammatico per la vita quotidiana di tanti. Il libro indaga su questi temi, arrivando a discutere i maggiori problemi correnti alla luce dei principi fondamentali delle scelte pubbliche, sinteticamente esposti all'inizio della trattazione, e della logica della politica economica. Le principali modifiche della presente edizione riguardano: l'introduzione di nuovi concetti, come quello di crisi sistemica, e una diffusa applicazione dei concetti già presenti nel testo ai problemi posti dalla recente crisi finanziaria ed economica; le innovazioni di policy introdotte dalle autorità monetarie e fiscali in relazione alla crisi; le altre innovazioni nelle politiche degli organismi internazionali, in particolare dell'UE, per l'entrata in vigore del Trattato di Lisbona; una nuova presentazione dei problemi di coordinamento internazionale, la puntualizzazione di numerosi altri concetti, una generale revisione del contenuto e l'aggiornamento dei riferimenti bibliografici alla luce delle più recenti tendenze dottrinarie.
In questo inizio di terzo millennio una grande trasformazione ha investito la vita delle collettività organizzate - che la modernità aveva regolato attraverso il monopolio normativo degli Stati nazionali - fino a mettere in crisi uno dei caratteri ritenuti essenziali del diritto: la dimensione territoriale della produzione normativa e delle funzioni giurisdizionali. I fenomeni che hanno accompagnato la crisi della sovranità statale hanno fatto rinascere gli interrogativi sui problemi dell'universa-lizzazione del diritto e dei diritti, influendo anche sulla politica e sull'esercizio stesso della democrazia e delle sue ragioni, e riproponendo i problemi della fondazione etica delle regole di convivenza collettiva. Facendo tesoro della lezione anticipatrice che viene da due maestri della filosofia giuridica e morale del Novecento, Pietro Piovani e Giuseppe Capograssi, il volume ripercorre le questioni fondamentali che si presentano al centrale intreccio fra etica, diritto e politica nel nostro tempo, mostrando la convinzione che nell'epoca della globalizzazione possano felicemente riprendere vigore le realtà intermedie in grado di consentire lo svolgimento di una dimensione autenticamente sociale della vita comune, creando un ponte fra le ragioni dell'individuo e le ragioni dell'organizzazione collettiva.