Giovanni Agnelli non è stato solo il leader della Fiat, dell'ammiraglia del capitalismo italiano. È stato anche uno dei pochissimi esponenti della nostra classe dirigente ad aver raggiunto e mantenuto per quasi cinquant'anni una posizione di particolare rilievo nel Gotha internazionale. Dai suoi numerosi discorsi nei vari sodalizi e dal suo vasto giro di rapporti e conoscenze al di qua e al di là dell'Atlantico, nonché dal saggio introduttivo di Valerio Castronovo, si ha modo di riscontrare quale importanza abbiano avuto la figura e l'opera di Agnelli nell'accreditare nel mondo un'immagine di Italia impegnata tanto sul fronte della modernizzazione che su quello dell'integrazione europea.