L'Istituto per la Ricostruzione Industriale (IRI) nasce nel 1933, per volere di Mussolini e su progetto di Alberto Beneduce, con l'intento di evitare il fallimento delle principali banche e imprese italiane e con esso il crollo dell'economia, già provata dalla crisi mondiale esplosa nel 1929. Dal dopoguerra l'Istituto è protagonista prima della ricostruzione e poi del miracolo economico. Dopo le difficoltà emerse negli anni '70 e il programma di ristrutturazione e rilancio degli anni '80, TIRI conclude la sua attività nel 2002 dopo le operazioni di privatizzazione che contribuiscono in misura significativa al raggiungimento degli obiettivi di finanza pubblica e all'adesione italiana all'euro. In questo primo volume viene preso in esame il periodo dal 1933 al 1948, dal pieno della grande depressione ai drammatici frangenti fra la tragedia della guerra e l'ardua opera di ricostruzione post-bellica. L'interrogativo da cui muove la narrazione è "se, durante gli anni Trenta, il nostro sistema economico abbia conosciuto un effettivo mutamento di scenario e di prospettiva, oppure se già recasse ben stampato nella sua fisionomia il marchio di una crescente presenza dello Stato nei suoi gangli. A giudicare da quanto emerge da questa analisi, l'avvento dell'IRI nel 1933 ebbe una duplice valenza all'insegna tanto della continuità che della discontinuità
L'Italia terra di emigranti è diventata, nel ventunesimo secolo, meta di immigrazione. Il saggio di Valerio Castronovo sulle implicazioni sociali e psicologiche e sui risvolti culturali e politici del fenomeno migratorio è accompagnato da un'analisi di Corrado Giustiniani sul composito e cangiante universo dell'immigrazione nel Paese.
Giovanni Agnelli non è stato solo il leader della Fiat, dell'ammiraglia del capitalismo italiano. È stato anche uno dei pochissimi esponenti della nostra classe dirigente ad aver raggiunto e mantenuto per quasi cinquant'anni una posizione di particolare rilievo nel Gotha internazionale. Dai suoi numerosi discorsi nei vari sodalizi e dal suo vasto giro di rapporti e conoscenze al di qua e al di là dell'Atlantico, nonché dal saggio introduttivo di Valerio Castronovo, si ha modo di riscontrare quale importanza abbiano avuto la figura e l'opera di Agnelli nell'accreditare nel mondo un'immagine di Italia impegnata tanto sul fronte della modernizzazione che su quello dell'integrazione europea.
Grazie a numerose illustrazioni, il volume racconta le feste e i luoghi di un'Italia da scoprire: feste di paese e di città, feste religiose, civili, storiche, folkloriche, patronali rivivono per testimoniare l'identità del nostro paese, delle sue tradizioni e dei suoi costumi. Il percorso di scoperta delle tradizioni, ma anche delle forme di aggregazione e di incontro, è organizzato secondo il ritmo delle stagioni, ognuna ricca di occasioni per celebrare la voglia di divertirsi, di condividere emozioni, di ritrovare la propria identità di popolo. L'album, curato da Valerio Castronovo, è introdotto da un saggio di Natalia Aspesi.
Attraverso un'ampia sequenza di inserti fotografici, il volume ripercorre le vicende più significative del nostro Paese. Dopo l'apparente stabilizzazione del quadro politico sulla base del pentapartito e la ventata di euforia economica degli anni Ottanta, la crisi della Prima Repubblica, il dissesto della finanza statale e il pericolo di un allontanamento dall'Europa dominano lo scenario dell'italia per gran parte del decennio successivo. E, nonostante il passaggio col maggioritario uninominale a un nuovo assetto bipolare, rimangono tuttora numerosi i motivi di instabilità e così pure i problemi insoluti tanto sul versante istituzionale che economico e sociale.
Attraverso un'ampia sequenza di inserti fotografici, il volume ripercorre le vicende più significative del nostro Paese in uno dei periodi cruciali della sua storia. Un periodo caratterizzato dalle traversie politiche dei governi di centro-sinistra, da ricorrenti crisi economiche, dalle istanze radicali della contestazione studentesca e dei movimenti extraparlamentari, da grandi conquiste sociali, da sanguinosi eventi terroristici. Introdotto da un saggio di Valerio Castronovo, il volume offre una serie di annotazioni firmate da Guido Vergani e un'antologia di circa 250 immagini.