Stringe tra le mani una camicetta papa Francesco e ha gli occhi velati di lacrime: «Il Signore vi dia la grazia di piangere. Piangere su tutta questa ingiustizia, su tutto questo mondo selvaggio e crudele». Ha appena ascoltato, nell’intervista concessa a Valentina Alazraki, la storia di Rocío, una giovane donna uccisa dai narcotrafficanti davanti a suo figlio. Quella camicetta era sua.
Leggendo le storie di donne raccolte in questo volume, sono molti i particolari che si incontrano: una collanina, un velo, un libro di preghiere, i guantini di un neonato. È la capacità unica delle donne di adornare la vita di tenerezza, di trovare piccole luci anche nella sofferenza più nera, di reagire con amore alla violenza. Sì, perché le donne che Valentina Alazraki e Luigi Ginami hanno incrociato attraverso l’opera della Fondazione Santina sono, come il Papa ha detto, storie di donne «uccise, usate, vendute, sfruttate». Ma sono, allo stesso tempo, storie di speranza, di coraggio, di redenzione. Donne che hanno trovato in se stesse e in Dio una strada per rispondere al male con il bene, al dolore con la dolcezza, all’odio con il perdono.
«Di Rocío conosciamo il nome, anche di Grecia, ma di tante altre no. Passano senza lasciare il nome, ma lasciano il seme. Il sangue di Rocío e di tante donne, uccise, usate, vendute, sfruttate, credo che debba essere seme di una presa di coscienza di tutto ciò».
Papa Francesco
Fra memorie personali dell'autrice Valentina Alazraki e resoconti ufficiali, queste pagine ricostruiscono la storia di un Pontefice la cui vicenda umana è stata una delle più avvincenti dei tempi moderni, dando vita a un ritratto commovente, autentico e inedito di Giovanni Paolo II il Grande. Gianni Giansanti, che alla vita del Papa ha dedicato tanta parte del suo impegno e che ha saputo ritrarlo con sensibilità ineguagliata, con le sue fotografie trasmette tutto il profondo coinvolgimento emotivo da cui ha avuto origine il volume. Le sue esclusive immagini gettano luce sugli aspetti pubblici della vita del Papa - i grandi viaggi apostolici capaci di richiamare folle oceaniche - e su quelli più intimi e privati, sui momenti di solitudine e meditazione, sui drammi personali di un uomo che, quale coraggioso ministro di Cristo, fece dell'accogliere le sfide che la Storia e il destino gli lanciavano la vera missione della sua vita, sino all'ultimo istante.
“Mi hanno chiamato da un Paese lontano… se mi sbaglio mi corrigerete”.
Con questa frase, pronunciata in un italiano ancora incerto da un Karol Wojtyla appena eletto al soglio pontificio, il 16 ottobre 1978 aveva inizio uno dei più grandi papati degli ultimi decenni.
Quella sera un giovane fotografo romano poco più che ventenne, Gianni Giansanti, assisteva con gli altri fedeli radunati in Piazza San Pietro a un avvenimento che avrebbe segnato una svolta epocale nella storia della chiesa, la prima apparizione di Giovanni Paolo II, la cui beatificazione reca la data del 1° maggio 2011.
Per la prima volta da più di 400 anni un papa straniero saliva al trono di Pietro.
Colpito dall’umanità del nuovo vescovo di Roma e dalla determinazione che intuiva nel suo atteggiamento verso la folla, Giansanti fu folgorato dall’improvvisa consapevolezza che il papa polacco avrebbe giocato un ruolo fondamentale nella sua personale esistenza, oltre che nella storia della chiesa e del mondo.
E in effetti da quel momento in poi egli per quasi trent’anni ha immortalato Giovanni Paolo II in occasioni pubbliche e in momenti intimi e privati nel corso di viaggi e incontri ufficiali, o all’interno delle mura del Vaticano.
Questo volume racchiude il lavoro di una vita, quella di uno dei migliori fotoreporter italiani, che ha saputo realizzare il ritratto forse più completo e commovente di Papa Wojtyla. Attraverso le immagini esclusive che vi sono raccolte, Gianni Giansanti ha voluto ripercorrere la storia di questo importante papato, simbolo di una nuova epoca, rendendo omaggio all’uomo che più di ogni altro ha ispirato la sua arte fotografica e che con il suo coraggio e la sua forza gli ha dato l’opportunità di testimoniare alcuni degli eventi che hanno cambiato il mondo.
A dar vita a questo libro, e a renderlo così speciale, è proprio l’intenso e sincero coinvolgimento che ha guidato il lavoro del fotografo per oltre un quarto di secolo: sentimenti ed emozioni, quindi, e non il freddo e distaccato occhio di un semplice professionista dell’immagine.
Lo stesso senso di amorevole partecipazione alla vicenda terrena di Wojtyla si respira nei commoventi testi di Valentina Alazraki, giornalista messicana che per decenni è stata corrispondente dal Vaticano per la più importante emittente televisiva privata del suo Paese e che ha seguito il papa in un centinaio di viaggi apostolici in giro per il mondo.