Una storia di coraggio quella di Beatrice, costretta a subire il marito violento per poi essere abbandonata dopo venti anni di matrimonio. Nonostante tutto, è ancora capace di gioia per i suoi 5 figli e 10 nipoti e per l'anziana Agnes, salvata da un linciaggio e accolta in casa sua come una madre. Una bellezza che supera i canoni concentrati solo sull'esteriorità, ma che dà forma all'anima, trasfigurando ogni sofferenza.
Vietnam. Storie dalle periferie del mondo dove esseri umani vivono vite davvero dis-umane. Dove per fortuna esistono persone, come padre Giovanni, che accolgono chiunque e ridonano dignità.
Un nuovo viaggio in Kenya su strade e temi che abbiamo già avuto modo di percorrere. Le mutilazioni genitali femminili e la loro devastante presenza nel mondo femminile; il ricordo dei martiri di Garissa a cinque anni dal loro sacrificio; le turistiche atmosfere dei resort di Malindi che cozzano con la realtà di una donna malata di AIDS e di tre bimbi ospiti di un orfanotrofio.
Destinatari
Tutti
Autore
Esha Muhammed Adan Nata nel 1985, vive nel villaggio keniano di Madogo, a pochi chilometri dal confine somalo, ed è di religione musulmana. Madre di due figli ha subìto, da giovane, la mutilazione genitale femminile. Profondamente segnata dall’orribile esperienza vissuta, alterna umili lavori di pulizia nei bagni pubblici del villaggio con l’opera di contrasto alla MGF attraverso la vicinanza e l’educazione delle giovani che le vivono quotidianamente accanto e che hanno subìto, tutte, la stessa violenza.
L’emergenza non è sulle Ande del Perù, tra gli islamisti di Mosul in Iraq o nel delta del Mekong in Vietnam: no! L’emergenza, il centro del mondo, purtroppo oggi, è l’Ospedale di Bergamo e questo ci lascia senza fiato! Un ospedale così efficiente, nuovo, all’avanguardia, assediato dal terribile morbo del Corona Virus. Peggio di una guerra! Medici che lavorano con una passione incredibile, struttura provata all’estremo delle forze. Sembra un perverso gioco del Male che infuria senza pietà e che, in modo cieco, ammazza gente!
Destinatari
Tutti.
Autore
Giulia CERQUETI, giornalista, è nata a Fabriano (Ancona) e vive a Milano. Dal 2002 lavora nella redazione del settimanale «Famiglia cristiana», dove attualmente è vicecaposervizio. Scrive principalmente di esteri, diritti umani, cooperazione e mondo del sociale, cultura. Fa parte dell’associazione Osservatorio sui Diritti Umani e collabora con la testata online «Osservatorio Diritti». È autrice del libro Questa terra è anche mia. Agricoltura Capodarco: storie di lavoro e solidarietà (DeriveApprodi, 2018). Luigi GINAMI, sacerdote della Diocesi di Bergamo e presidente della Fondazione Santina Onlus. Ha pubblicato negli anni diversi libri dedicati alla straordinaria storia di coraggio e di speranza della mamma disabile: Roccia del mio cuore è Dio, Piemme, 2005; God is the Rock of my Heart, Los Angeles (U.S.A.), 2007; La speranza non delude, Paoline, 2008 (tradotto in arabo nel 2009); A Heart poured out for God, Philadelphia (U.S.A.), 2010. Per le edizioni San Paolo, nel 2018, pubblica Dove i Cristiani muoiono. Dal 2017 i resoconti dei suoi viaggi di solidarietà vengono pubblicati nella collana #VoltiDiSperanza
Messico. Storie di incredibile rinascita. Presentazione di Stefano Maria Paci.
Questa nuova "avventura alla discarica" è la conferma che lì possiamo incontrare quella che, da sempre, ritengo essere la Chiesa in Brasile: "una chiesa in uscita", una "chiesa da ospedale da campo", come ama dire il nostro amato Papa Francesco. (Mons. d'Aniello). ... un assassino impegnato nel recupero di carcerati, una mamma in attesa, madre e figlia nella disperazione della discarica.
Un nuovo viaggio di don Gigi nelle periferie del mondo per incontrare e guardare negli occhi gli ultimi, i più poveri. Dopo il Perù di "Angel" e il Kenya di "Paul", ecco il Vietnam di "Ly". Lo guidano, ancora una volta, le parole di Papa Francesco: "Tutti, prima di parlare, dovremmo recuperare la capacità di guardare negli occhi e lasciarci interrogare in ogni momento dagli uomini in carne ed ossa". Perché, sottolinea Paolo Ruffini: "Penso che don Luigi sul Fiume Rosso, e in tutti i suoi viaggi, cerchi Dio. E lo incontri. E per questo riparta, ogni volta. Per nostalgia di Dio. Quanti sono i poveri nel mondo nei cui occhi Dio aspetta di essere riconosciuto?".
Don Gigi ci porta in Iraq in un viaggio di solidarietà per inaugurare un pozzo di acqua a Mangesh nel Kurdistan iracheno ma ci porta, soprattutto, a conoscere la storia di Diana, l’ennesima anima fragile e deturpata nella sua giovinezza e spensieratezza. Una vita intrisa dal dolore e dal male che invadono il mondo. "Si arriva fino in fondo al libro tenendo il fiato, quasi rotto dalla potenza delle pagine che scorrono sotto i nostri occhi, la capacità dell’amico prete è di farci vivere quelle esperienze insieme a lui: ci si interroga, si riflette. È difficile non sentirsi vicini a lui in questo suo cammino." (dalla presentazione di Esma Cakir)
37° viaggio di solidarietà di Fondazione Santina: don Gigi raggiunge in autobus la città Garissa (KenyaDon Gigi, in questo 37° viaggio di solidarietà di Fondazione Santina, ci trascina come in un vortice. Mentre lo leggiamo ci troviamo improvvisamente seduti accanto a lui sull'autobus affollato che viaggia fino alla città di Garissa, in Kenya. Nuovi incontri ci attendono. Esha e le cinque bambine con mutilazioni genitali, frutto di ancestrali tradizioni ancora praticate pur se fuori legge. Tre terroristi di Al Shabaab reclusi nella prigione di Garissa. Paul, insegnante cristiano sopravvissuto a un massacro, ai confini tra Somalia e Kenya, organizzato da fondamentalisti islamici. Everlyne, mamma di tre bimbi, malata di AIDS e con troppo poco tempo davanti a sé e poche possibilità di vederli diventare adulti.
Stringe tra le mani una camicetta papa Francesco e ha gli occhi velati di lacrime: «Il Signore vi dia la grazia di piangere. Piangere su tutta questa ingiustizia, su tutto questo mondo selvaggio e crudele». Ha appena ascoltato, nell’intervista concessa a Valentina Alazraki, la storia di Rocío, una giovane donna uccisa dai narcotrafficanti davanti a suo figlio. Quella camicetta era sua.
Leggendo le storie di donne raccolte in questo volume, sono molti i particolari che si incontrano: una collanina, un velo, un libro di preghiere, i guantini di un neonato. È la capacità unica delle donne di adornare la vita di tenerezza, di trovare piccole luci anche nella sofferenza più nera, di reagire con amore alla violenza. Sì, perché le donne che Valentina Alazraki e Luigi Ginami hanno incrociato attraverso l’opera della Fondazione Santina sono, come il Papa ha detto, storie di donne «uccise, usate, vendute, sfruttate». Ma sono, allo stesso tempo, storie di speranza, di coraggio, di redenzione. Donne che hanno trovato in se stesse e in Dio una strada per rispondere al male con il bene, al dolore con la dolcezza, all’odio con il perdono.
«Di Rocío conosciamo il nome, anche di Grecia, ma di tante altre no. Passano senza lasciare il nome, ma lasciano il seme. Il sangue di Rocío e di tante donne, uccise, usate, vendute, sfruttate, credo che debba essere seme di una presa di coscienza di tutto ciò».
Papa Francesco