«Non occorre spendere parole per sottolineare l’attualità anzi la valenza strategica, nella missione della Chiesa oggi, del tema oggetto di questo puntuale e prezioso saggio [...]. Il “senso della fede” esprime il prendere forma nell’esistenza del discepolo della qualità specifica dello stare al mondo, insieme ai fratelli e alle sorelle nella casa comune del creato, che ne fiorisce [...]. Così stando le cose, la realtà stessa dell’evento di Gesù Cristo che si dispiega nella missione della Chiesa s’esprime, e come tale esige, l’esercizio del “senso della fede”. In esso possiamo ben dire si radica l’ethos che qualifica il Popolo di Dio [...]. Dunque, mettere in luce il significato del “senso della fede”, e mettersi alla scuola della Parola di Dio e della Sapienza della Chiesa per imparare a incarnarlo con fedeltà e visione, costituisce un compito prioritario. Soprattutto oggi. Come ci sollecita a prendere coscienza, in concreto, Papa Francesco con la convocazione di quel processo sinodale che si propone come il laboratorio provvidenziale e impegnativo d’implementazione dell’autocoscienza e dell’autoconfigurazione della Chiesa propiziate dal Vaticano II [...]. Per questo il saggio che abbiamo tra le mani è tutto da leggere e, direi, da praticare» (Dalla Prefazione di Mons. Piero Coda).
L’autore ha svolto in questa opera un ampio e ricco lavoro un dovizioso commento alla "Lumen Gentium" attraverso l’insegnamento di Giovanni Paolo II, che – nelle catechesi del mercoledì: dal 1991 al 1997 – “rilesse” la Costituzione conciliare, alla luce dell’esperienza e degli sviluppi intanto avvenuti. Questa ricerca ha preso vita durante i corsi di ecclesiologia tenuti ai seminaristi. Segno d’un insegnamento vivo, fecondo, approfondito e chiaro.