«Quello che voglio raccontarvi, dovete sapere, non è una ballata di quelle che si leggono nei libri, né una storiella dalle Mille e una notte. È una vicenda vera, mi capite?». Un vecchio treno è il luogo d'azione delle storie raccolte in questi «racconti ferroviari». Situazioni tragicomiche e grottesche passano davanti allo sguardo attento di Aleichem, che le racconta con il suo inconfondibile tono tenero e umoristico. Protagonisti della bislacca odissea ferroviaria sono gli ebrei dell'Europa orientale, un'umanità di piccoli commercianti, sarti, merciai, usurai, bottegai con le loro fissazioni e stramberie. «Stazione di Baranovitch» narra di un ebreo che per non essere umiliato in pubblico viene fatto credere morto e fugge in un altro paese, dal quale rivolgerà continue richieste di danaro alla comunità. «L'uomo di Buenos Aires» racconta di un uomo che ha fatto fortuna in modo misterioso e viene accolto come il Messia. «Tomba di famiglia», infine, esprime in modo quasi paradigmatico il conflitto generazionale tra padri e figli.
La Shtetl è il borgo ebraico d'altri tempi che l'Europa si è spazzata via di dosso come un granello di polvere fra il 1939 e il 1945. "In uno yiddish a tratti malinconico, ma più spesso brioso quando non corrosivo, Sholom Aleichem dà vita a un mondo che non c'è più fatto di giornate mai uguali a se stesse, di pioggia tenace e povertà endemica, di equivoci a non finire, ma soprattutto di uno spirito ilare che tutto capovolge." (E. Lowenthal)
Tewje è una delle figure più note e più vive della letteratura ebraica. Vende latte e latticini di casa in casa, in un distretto russo di fine secolo, ed intrattiene con i suoi clienti un rapporto fatto di riflessioni sagge, di storpiate citazioni bibliche e di comprensione per il dolore altrui. "Piccolo eroe positivo" vive la sua odissea quotidiana a contatto con le brutture della vita e della storia, che è quella della diaspora ebraica ma anche quella dell'uomo contemporaneo di fronte al disordine che lo circonda. Eppure Tewje non si scoraggia e affronta con humor arguto tutte le difficoltà, forte di uno stoicismo che trova nel senso comico la sua grande forza. Con prefazione di Gad Lerner.