Durante la Seconda Guerra Mondiale e negli anni immediatamente successivi, molte famiglie si ritrovarono di colpo sul lastrico. Nel libro si racconta la storia di un bambino di nome Nino, la cui vita disagiata rispecchia la triste situazione di quell'epoca. Questa vita di sacrifici e sofferenze spingeva spesso i giovanissimi ad abbandonare la scuola per imparare un mestiere, spesso incoraggiati dai genitori. È ciò che accadde anche al giovane Nino, che tuttavia era intenzionato a continuare gli studi, anche dopo la scuola dell'obbligo.
Coltivare un'umanità proiettata verso una dimensione plurale è possibile per mezzo dei sistemi educativi che hanno la possibilità di divenire il motore di una società nuova. Le analisi e le proposte pedagogiche scaturite all'interno di questo lavoro vogliono richiamare l'essere umano verso dinamiche esistenziali di autenticità e di senso, invitandolo per mezzo di una educazione propriamente intesa a declinare l'invito della modernità a chiudersi in se stesso e a cercare fatui soddisfacimenti nella materialità e nell'omologazione, quanto piuttosto ad aprirsi con autenticità al dialogo con l'altro.
Accade spesso che l'individuo compia i suoi studi in un senso, e nel mondo del lavoro sia poi costretto ad orientarsi in un altro, e che ciò causi in lui i sintomi di un implacabile malessere, tale da indurlo ad alienarsi dal lavoro che svolge. Ciò può dipendere da un'inadeguata flessibilità dello stesso individuo o dalla scuola, se non promuove in lui lo sviluppo di una personalità polivalente. L'analisi delle situazioni precarie, cui tale fenomeno può dar luogo, costituisce il fine principale di questo saggio, volto anche ad indicare metodi e mezzi meglio rispondenti alla formazione e all'orientamento.
L'umiltà, la chiarezza dei fini etici, morali e religiosi, il rispetto della libertà dei bambini nella loro esplicazione evolutiva, il rifiuto di ogni forma di nozionismo e di apprendimento passivo sono tutti pilastri portanti del metodo di Rosa e Carolina Agazzi, in campo educativo. Il fine di questo saggio è quello di dare risalto alle tematiche educative riferite a tale metodo, il quale mette al centro della educazione il fanciullo nel suo ambiente naturale, favorendo lo sviluppo spontaneo delle sue potenzialità pratico-intellettive proiettate nel futuro.