Nel 2023, su incarico di Papa Francesco, suor Maria Ignazia Angelini ha guidato alcune meditazioni spirituali durante il ritiro dei membri del Sinodo sulla sinodalità. Quei testi, insieme alle riflessioni di suor Angelini pronunciate durante i lavori sinodali, sono ora pubblicati per la prima volta in questo volume. La sapienza monastica di madre Angelini accompagna il lettore dentro le pagine della Scrittura, in particolare dei Salmi, per un incontro personale con la voce dello Spirito che chiama ogni credente alla testimonianza.
Strumento dell’arte spirituale, la regola di vita ha caratteristiche che la differenziano radicalmente da ogni altra regola che si elabori in ambiti convenzionali (il gioco, le scienze matematiche, la lingua), è opera d’arte, segno che connota la singolarità di un’esistenza umana. In questo libro se ne ricerca il sorgere, la si rintraccia della narrazione evangelica e nell’esperienza cristiana originaria, la si colloca entro polarità significative. E, infine, si propone un itinerario per scoprire, creare, la propria regola di vita.
In un tempo caratterizzato dalla secolarizzazione e dal consumismo, ha ancora senso la vita monastica? Può una donna realizzare sé stessa nel silenzio, nella preghiera, nella rinuncia a tutti gli aspetti più celebrati dalla cultura diffusa? L'intervista ricostruisce il percorso esistenziale di una monaca che per la vita religiosa ha deciso di abbandonare tutto.
È l’amore per la Scrittura che ritroviamo nelle pagine di madre Maria Ignazia Angelini consapevole che, come ricorda Benedetto, non c’è pagina o parola ispirata della sacra Scrittura che non sia norma sicura di condotta per la vita monastica e cristiana e che, specularmente, non c’è sfida o interrogativo posto dagli eventi e dai comportamenti quotidiani che non possa essere letto alla luce della parola di Dio. In questi testi vi è un incessante andirivieni dal monastero al mondo, dal corpo comunitario all’ospite accolto, dal tempo e lo spazio quotidiano alla lettura dei segni dei tempi e degli spazi ecclesiali e civili di ampio respiro. È la voce leggera e insieme ferma che si leva da un monastero ai bordi della città, è lo sguardo d'amore che una comunità ai margini della chiesa posa sul cuore della compagine ecclesiale, è l'appello che invoca e offre misericordia.
(dalla “Prefazione” di Enzo Bianchi, priore di Bose)
Maria Ignazia Angelini (Pesaro 1944), badessa del monastero benedettino di Viboldone (Milano), ha studiato con Giovanni Moioli alla Facoltà teologica dell’Italia settentrionale, dove ha anche insegnato per diversi anni. È stata maestra delle novizie dal 1980 sino al 1996, quando è stata eletta badessa. È impegnata in diversi ambiti di incontro monastico, anche a livello ecumenico. Tra le sue pubblicazioni ricordiamo Il breviario della vita religiosa (1978), Il monaco e la parabola (1983), Un silenzio pieno di sguardo (1996).