A cento anni dalla nascita di Elio Apih viene riproposto questo suo importante libro, pubblicato la prima volta nel 1966. Basandosi su fonti giornalistiche, sulla pubblicistica italiana e jugoslava, su fondi archivistici reperiti a Trieste e a Lubiana, Elio Apih ha ricostruito la politica del governo fascista nella Venezia Giulia, le vicende degli oppositori e dei fautori del regime, il variare delle situazioni politiche ed economiche internazionali che influivano sulla regione. Una singola regione italiana, che può sembrare ai margini della vita nazionale, diventa così il laboratorio per analizzare uno dei problemi più scottanti della storia tra le due guerre mondiali: la questione delle nazionalità e delle minoranze etniche. Una ricerca che ha contribuito a far comprendere attraverso quali vicende si è passati da una società profondamente lacerata dai drammi delle guerre mondiali a una che si riconosce nei valori della democrazia.
Con questo ottavo volume prosegue la serie "Storia delle città italiane", accolta con molto successo dal pubblico e dalla critica, che le ha subito riconosciuto la capacità di rinnovare radicalmente, grazie alla sua originale impostazione, un campo pur ricco di tradizioni. "Trieste" è a cura di Elio Apih che ha delineato la storia politica della città mentre Giulio Sapelli ne ha tracciato il profilo economico e Elvio Guagnini la fisionomia culturale.
Gli interrogatori posti da Elio Apih e le riflessioni che essi suscitano nel percorso di questo libro, muovono da un quesito fondamentale: "Come e da dove viene l'"infoibamento" nella Venezia Giulia?" E' bene precisare che l'Autore tratta sia delle foibe del 1943 in Istria, sia delle foibe del 1945, che riguardano anche Gorizia, Pola e Fiume, ma soprattutto, per efferatezza, Trieste.