I Borgia con i loro torbidi intrighi dominarono la scena italiana a cavallo tra il XV e il XVI secolo, grazie anche allo sfrenato nepotismo di papa Alessandro VI che cercò di favorire con ogni mezzo i propri figli. Numerosi episodi oscuri caratterizzarono il pontificato di Alessandro: dal libertinaggio nel Palazzo Apostolico ai diversi amori incestuosi, dai delitti verso gli oppositori o i più ricchi cardinali della curia romana (per incamerarne gli averi), fino anche al fratricidio di Giovanni da parte di Cesare. Ombre che si addensarono anche nelle campagne militari di Cesare, temuto per la sua ferocia, o nella turbolenta vita matrimoniale di Lucrezia. Epilogo della saga dei Borgia fu la misteriosa morte del pontefice, a pranzo con altri commensali tra cui lo stesso Cesare che finirono intossicati, che si disse provocata dal suo stesso veleno. Dopo la morte di Alessandro VI, iniziò la decadenza della famiglia e molti dei suoi membri tornarono in Spagna. Gli scandali del papato ai tempi di Alessandro VI e dei suoi successori fecero maturare il malcontento e il desiderio di riforma negli ambienti più conservatori dell'Europa del nord, sfocianti di lì a poco nelle tesi luterane.