La Bibbia parla sovente della malattia, in particolare nei Salmi. Il Nuovo Testamento ci presenta Gesù che “curava ogni sorta di malattie e di infermità nel popolo” (Mt 4,23). Il Siracide ci ricorda di “onorare il medico per le sue prestazioni, perché il Signore ha creato anche lui” (Sir 38,1) e a tutti dice: “Figlio, non trascurarti nella malattia, ma prega il Signore ed egli ti guarirà” (Sir 38,8). Il buon operatore sanitario terrà dunque in grande conto l’operato dei medici e degli infermieri, ma cercherà di penetrare più a fondo nel cuore del malato. Proprio in vista di tale penetrazione sono contento che si pubblichino, sotto il titolo”Sofferenza e salvezza” e il sottotitolo “C’è una risposta al dolore dell’uomo?”, i contributi che diversi docenti hanno offerto per il corso biennale che si tiene ormai da diciotto anni per gli operatori pastorali della sanità presso la Curia Arcivescovile di Milano. Sarà possibile così anche ad altri usufruire di quanto il Servizio per la pastorale della salute ha fatto per formare i suoi operatori. Essi non possono dirsi “competenti” alla maniera dei medici o degli infermieri, ma mettono al servizio del malato le loro energie spirituali così da completare quanto viene fatto sul piano biologico. Il libro risponde perciò a molteplici domande sulla sofferenza e sul suo significato, partendo dalla percezione del dolore nella società contemporanea per arrivare alla visione cristia-na della sofferenza e alle risposte che vengono date dalle Istituzioni pubbliche. Si danno poi consigli pratici per trattare con i malati e comprendere il mondo della sofferenza. C’è anche un capitoletto dedicato all’arte e un altro dedicato alla musica. Così chi scorre l’insieme del libro può avere una visione abbastanza completa dei tanti aspetti che compongono la pastorale della salute, e prepararsi ad essere attivo in questo settore. Raccomando in particolare quanto qui è detto, soprattutto a partire dal capitolo ottavo, sulla “compassione”. Attraverso di essa sarà possibile ottenere molto dalla gente, rovesciando anche situazioni esistenziali gravi di blocco spirituale e di chiusura in se stessi. Auguriamo dunque a queste pagine di seminare la verità sull’uomo, così da poter raccogliere i frutti di questa semina in un aumento, sia nei malati come nei sani, di speranza e di fiducia in Dio, Padre buono.
Card. Carlo Maria Martini
Arcivescovo emerito di Milano