L'infanzia e l'adolescenza sono due fasi dello sviluppo in cui si affrontano cambiamenti sul piano fisico, cognitivo, affettivo e comportamentale. L'inserimento nella scuola, l'integrazione con i coetanei, l'apprendimento delle regole sociali dello stare in gruppo, i mutamenti corporei: questi sono solo alcuni degli scogli che un minore deve affrontare per crescere. E può accadere che le difficoltà possono arrivare a dare origine ad un disagio. Il disagio depressivo indica un insieme di sintomi con caratteristiche comportamentali, cognitive e neurovegetative ben definite che determinano una condizione emotiva abbastanza diffusa in infanzia ed in adolescenza. La prevalenza della depressione è tra lo 0,5 ed il 3% nell'infanzia e raggiunge il 10-15% nell'età prepubere. Si manifesta con un'alterazione del tono dell'umore, che risulta facilmente incline all'ira per la maggior parte del giorno e con alti livelli d'intensità. L'alterazione dell'umore si associa ad un'attribuzione negativa agli eventi della vita, ad un mancato interesse per le attività, ad una perdita del peso corporeo, a disturbi del sonno, etc. La comorbidità è frequente. Quando i sintomi non compromettono il quotidiano funzionamento ed il minore gode di risorse temperamentali e di condizioni ambientali favorevoli, la strategia dell'attesa è corretta; un trattamento è invece necessario con un disagio severo.