Cuaderno repleto de divertidas actividades creadas para reforzar los aprendizajes adquiridos en la escuela. Con Pocoyó y el circo espacial, el niño aprenderá jugando y se divertirá desarrollando su creatividad e ingenio. Favorece el aprendizaje: - Pintar ayuda a afianzar la motricidad fina y la coordinación oculo-manual, habilidades necesarias para adquirir los primeros aprendizajes de lectura y escritura. - Los pasatiempos estimulan la atención, la percepción, la orientación espacial y la deducción. Son habilidades que el niño debe desarrollar para poder adquirir nuevos aprendizajes más complejos. - Las actividades de letras y números introducen la lectura, la escritura y las matemáticas para niños que están empezando el aprendizaje de la lectura.
<br/
Descrizione dell'opera
Il CD propone 18 canti pensati per i vari momenti della liturgia eucaristica - introito, offertorio, comunione, congedo - e per particolari feste, come Natale, Pasqua e Pentecoste. È accompagnato da un fascicolo con i testi dei canti e gli accordi dell'accompagnamento. Oltre ai canti, il CD contiene un file pdf con gli spartiti, pronti da stampare.
Sommario
1. Canto di beatitudine. 2. Salmo 121. 3. Se il chicco di grano non muore. 4. Camminerò alla tua presenza. 5. Attesa della Pasqua. 6. In fila a mendicare il pane. 7. Salmo 114. 8. Dio Padre e Madre. 9. Inno di Natale. 10. Sequenza di Pasqua. 11. Ora non è più notte. 12. Il Signore è il mio pastore. 13. Sequenza di Pentecoste. 14. Chi sei, Signore? 15. Il Signore della vita. 16. Kaire, Maria. 17. Gerusalemme. 18. Il dono sempre nuovo del suo amore per noi.
Note sull'autore
L'Istituto diocesano di musica e liturgia «Don Luigi Guglielmi» è espressionedella diocesi di Reggio Emilia - Guastalla. Promuove lo studio, la cultura, la formazione e la pratica della musica liturgica antica e contemporanea, del canto e degli strumenti musicali per la liturgia. Il CD è stato realizzato dal coro dell'Istituto diretto da Giovanni Mareggini; le soliste sono Irene Condò, Sara Fornaciari ed Erica Prandini; gli arrangiamenti e la strumentazione sono di Francesco Lombardi, Giovanni Mareggini e Theo Spagna; l'audio e i mixaggi di Theo Spagna.
Definita a ragione «l’enciclica sociale del terzo millennio», la Caritas in veritate, terza enciclica di Benedetto XVI, firmata il 29 giugno e presentata alla stampa il 7 luglio, intende offrire la risposta della Chiesa alla crisi economica che attanaglia i Paesi della terra. Contiene soprattutto indicazioni innovative su un nuovo modo di fare economia, in cui al centro ci sia lo sviluppo integrale della persona umana, nuove regole per il governo della globalizzazione, ammonimenti sulla salvaguardia dell’ambiente e su un impiego più consapevole delle risorse e dell’energia. Tutto questo alla luce dell’insegnamento di Cristo e del suo messaggio: l’amore. Il titolo stesso dell’enciclica, fortemente voluto dal Papa, ben riassume l’essenza della rivelazione cristiana: l’amore di Dio rivelato da Cristo svela nello stesso tempo la verità di tutte le cose. Stefano Zamagni, uno dei principali consulenti di Benedetto XVI, in alcune interviste rilasciate subito dopo la pubblicazione dell’enciclica, ha detto che ci vorranno anni prima che la gente capisca la portata rivoluzionaria di questo documento. L’intento del presente commento a più mani della Caritas in veritate è proprio questo: aiutare ad assimilare i preziosi e innovativi insegnamenti di questa importantissima enciclica. «la verità è luce che dà senso e valore alla carità... senza verità, la carità scivola nel sentimentalismo. l’amore diventa un guscio vuoto, da riempire arbitrariamente. È il fatale rischio dell’amore in una cultura senza verità»
Punti forti:
Un commento completo alla Caritas in veritate.
La fama degli autori, massimi esperti di Dottrina sociale della Chiesa, economia, finanza,problemi attuali...
Una lettura a 360° gradi dell’Enciclica, in cuigli autori chiariscono e approfondiscono tut-ti quegli aspetti del testo che meritano attenzione.
Destinatari: Larghissimo pubblico.
Autori: Simona Beretta, docente ordinario diPolitiche economiche internazionali pressola Facoltà di Scienze Politiche dell’UniversitàCattolica del Sacro Cuore di Milano. Virginio Colmegna, già direttore della«Caritas Ambrosiana», attualmente presidentedella Fondazione Casa della Carità e del Centroambrosiano di solidarietà. Andrea Riccardi, fondatore della Comunità diSant’Egidio e ordinario di Storia contemporaneapresso la Terza Università di Roma. Bartolomeo Sorge, gesuita, teologo edesperto politologo, nonché direttore delleriviste Aggiornamenti Sociali e Popoli. Stefano Zamagni, docente ordinario diEconomia politica all’Università di Bolognae Consultore del Pontificio Consiglio dellaGiustizia e della Pace.
Dopo vent’anni dalla scomparsa, in questo volume, si sente ancora la voce di Benigno Zaccagnini, che indica la strada alla politica di oggi: una forte unità tra vita e valori, che parte dal mettere insieme le “eccezioni di bene” che sono in questa società.
Dopo un’introduzione di Agostino Giovagnoli, che traccia un sintetico e chiaro profilo del politico faentino, ne parlano il suo ultimo vescovo, Ersilio Tonini, in un dialogo con Domenico Rosati, già presidente ACLI e “compagno di banco” di Zaccagnini al Senato, Achille Silvestrini, il cardinale romagnolo che continua ad essere una grande risorsa per la Chiesa e che è stato, con discrezione, vicino a lui nei momenti difficili dell’esperienza romana, Luigi Pedrazzi, l’amico intellettuale impegnato tra fede cristiana, comunità civile e comunità cristiana, il presidente di Confcooperative, Luigi Marino, testimone della sua passione per la cooperazione, l’on. Bruno Tabacci, che lo incontrò in quella “sinistra DC” che si era costituita per continuare a dare speranza ai cattolici impegnati in politica, Giovanni Bianchi, già parlamentare, che come presidente ACLI consegnò l’ultima tessera del suo movimento a Zaccagnini, Giorgio Tonini, senatore della Repubblica, uno dei tanti giovani che gridavano “Zac, Zac, facci sperare”, l’on. Giovanni Bachelet, la cui sofferenza familiare si incontrò con lui, ed infine Guido Bodrato, che continua ad essere la voce di Zaccagnini, con cui è stato in comunione fraterna.
Si è ritenuto opportuno pubblicare anche l’omelia di Mons. Tonini per l’addio a Zaccagnini ed il saluto di Arrigo Boldrini, che fu suo amico fraterno ed avversario politico.
Il volume è stato curato da Aldo Preda, che è stato parlamentare della Romagna dopo Zaccagnini e Boldrini e che è presidente del Centro studi Donati di Ravenna, voluto dal politico di Faenza nel 1978, per continuare ad avere “memoria”.