Le storie che popolano queste pagine ci aiutano a capire le radici storiche della complessa realtà mediorientale e a guardare il dolore di uomini che vivono dall'altra parte del globo. Per sentirli fratelli. Per abbracciarli là dove sono e qui, ora che toccano le nostre vite sbarcando in Europa da "migranti". Sono storie che raccontano soprattutto la "forza disarmata della fede": là dove il male sembra trionfare e spegnere la voglia di vivere, tanti cristiani continuano a condividere i bisogni della gente, a sostenerne la speranza, a costruire luoghi di accoglienza, di educazione, di carità aperti a tutti. Come un fiore nel deserto, questa vita attrae, seme di un mondo riconciliato. Pazientemente sofferto e atteso. L'ora prima del miracolo. Già presente.
"Chiara è una bella ragazza di quattordici anni, innamorata della vita e dello sport. La sua grande passione è la pallavolo. Quante volte in campo ha gridato 'Forza raga!' per incitare le sue compagne e trascinarle alla vittoria. Perché lei voleva vincere ogni gara. Improvvisamente la malattia la porta a giocare un'altra partita decisiva. L'avversario appare via via più temibile, la gara si fa dura, fino alla disperazione, come un naufrago in balia del mare in tempesta. Attraverso il racconto della madre, mater dolorosa che accompagna la figlia nella sua personale via crucis, la vicenda di Chiara si dipana sotto i nostri occhi. Emerge la statura di una ragazzina che grida tutto il suo desiderio di vivere, fino ad arrendersi a Colui che 'mi conosce più di me'. 'Pagine scritte con il cuore di una mamma, con una sincerità e una semplicità che le rende prezioso documento di un esemplare cammino di maturazione umana e cristiana'." (dalla prefazione di M. Anna Maria Cànopi)
Il libro offre uno sguardo sulla condizione di vita dei cristiani di Terra Santa, popolo chiamato a vivere una condizione particolare all'interno del conflitto israelo-palestinese. "Arabi per gli ebrei, cristiani per i musulmani", minoranza nella minoranza visti quasi come stranieri, in realtà i cristiani di Terra Santa vivono in quei luoghi da quando il cristianesimo è nato. Un giornalista e un fotografo affrontano la questione ciascuno con il proprio linguaggio dando vita a un libro nuovo in cui la fotografia non fa da illustrazione al testo e in cui il testo non è didascalia per la fotografia. La prefazione è di Padre Pierbattista Pizzaballa, custode di Terra Santa.