Il vangelo di Marco (Mc 5,21-24, 35-43) ci fa incontrare Giairo e la sua disperazione: sua figlia è morta. Ma egli va lo stesso verso il Signore, il quale gli chiede di continuare ad avere fiducia in Lui. E quando lo va a trovare a casa, davanti alla bimba, dice: "Non è morta ma dorme. Fanciulla, alzati!".Così sono anche io. Mia figlia sta morendo. Oppure ho perso il mio lavoro, ho perso la speranza, ho smarrito la strada.Non c'è vergogna nel gridare la propria povertà, qualunque faccia essa abbia. L'importante è affidarla con fiducia al Signore perché ce la restituisca trasformata, cioè di nuovo piena di vita vera.
Il vangelo è un libro da raccontare, come si racconta una storia, un indimenticabile incontro.Il brano evangelico Mt 9,9-17 viene sminuzzato e raccontato con parole semplici ed immagini efficaci, col cuore di un uomo che era esattore delle tasse più o meno "sistemato", con i soldi sempre in tasca e i vestiti alla moda, che si ritrova un giorno ad una festa di nozze con il Signore che gli rivoluziona la vita e il cuore.
Un pescatore, ma potrebbe essere un postino o un violinista, incontra Gesù e decide di seguirlo.Impresa non facile ma ricca di sorprese. E la tua avventura è cominciata? O quando comincia? Non avere paura di chiederti "Chi è Gesù", ma soprattutto non aver mai paura della risposta che troverai nel tuo cuore.
Il brano di Matteo (Mt 1,18-25), carico di mistero, racconta il momento cruciale della storia di Giuseppe, l'incontro con l'angelo che gli annuncia la sua straordinaria paternità.Un salto nel buio. Ecco la sensazione di Giuseppe davanti alla gravidanza incomprensibile di Maria.Giuseppe, uomo buono, ti aiuta a capire quale sia l'atteggiamento vero della fede che si affida anche quando non comprende, e che affidandosi è capace di amore vero.