Il volume, qui presentato in una nuova edizione aggiornata, analizza il processo di formazione della società moderna e mette a fuoco le categorie fondamentali dell'analisi sociologica. Dopo aver esaminato i meccanismi che regolano il comportamento sociale, il testo si concentra sullo studio degli elementi che costituiscono il patrimonio culturale di una determinata società e sulle sue modalità di trasmissione agli individui e alle generazioni.
In una nuova edizione riveduta e aggiornata, questo manuale introduce in modo chiaro ed esaustivo allo studio delle società umane. Dopo una sintetica presentazione della disciplina, gli autori ne delineano i concetti di base e i principali ambiti di interesse: i meccanismi che regolano il comportamento sociale e l'interazione tra individuo e società, gli elementi costitutivi del patrimonio culturale e le sue modalità di trasmissione, i processi di mobilità, differenziazione e riproduzione sociale, le principali agenzie di socializzazione, i due grandi ambiti istituzionali delle relazioni economiche e politiche, le dinamiche demografiche e l'organizzazione spaziale dei fenomeni sociali.
Scritto da tre noti sociologi italiani, accomunati da una particolare sensibilità per i problemi della didattica, questo manuale continua a dare un contributo significativo alla diffusione della cultura sociologica nel nostro paese. Nella nuova edizione qui presentata il volume si arricchisce di numerosi aggiornamenti, soprattutto in relazione alle trasformazioni intervenute negli ultimi anni nelle società contemporanee.
Negli ultimi decenni il ritmo del cambiamento si è accelerato e la società è andata incontro a problemi nuovi: non sembra più possibile far crescere insieme sviluppo economico, coesione sociale e qualità democratica, come si era ottenuto nei primi decenni del dopoguerra, nell'età del capitalismo organizzato. Arnaldo Bagnasco ha scelto di descrivere le trasformazioni della società in presa diretta attraverso le recensioni, le presentazioni e note critiche che lui stesso ha pubblicato nel corso degli anni, relative anche a lavori su ricercatori sociali che hanno lasciato una traccia rilevante. Si ritrovano così studi, immagini e concetti sui più influenti sociologi (ma anche economisti) contemporanei; temi come il familismo amorale, l'economia diffusa e il distretto industriale, la finanziarizzazione e l'impresa irresponsabile, la società del rischio, la modernità radicale, l'individualizzazione e l'uomo flessibile, la globalizzazione. Il libro seleziona e ricostruisce le tappe fondamentali di questo periodo, sino ad arrivare a delineare alcune "scene del cambiamento", dove oggi si giocano le possibilità di nuovi equilibri: il regolamento di conti fra finanza e produzione, la riorganizzazione della produzione, il riequilibrio dei rapporti fra Stato e mercato, la riorganizzazione di economia e società nello spazio.
Il libro non è una semplice o sintetica introduzione alla sociologia. Piuttosto è un invito a entrare nei laboratori dei sociologi per osservarli al lavoro, con gli strumenti che si sono costruiti, e per conoscere esempi significativi dei loro prodotti di ricerca, su una quantità di temi. Si incontrano così diversi generi sociologici, e tipi di sociologi: i "sociografi", che producono dati e descrivono fenomeni sempre meno visibili nell'esperienza quotidiana; gli "analisti sociali", che cercano di spiegare scientificamente, con riscontri empirici, il perché dei fenomeni; i "critici sociali", impegnati in valutazioni sui problemi difficili della convivenza nel mondo che cambia; i "sociologi applicati", che contribuiscono all'elaborazione delle politiche pubbliche e alla loro gestione.
"Malessere del ceto medio": l'espressione, di uso corrente nella discussione pubblica, riassume la situazione attuale di una parte importante della nostra società. Se in passato l'immagine che trasmetteva era quella di un corpo assestato, oggi il ceto medio sembra confrontarsi sempre più con una condizione di disagio e polarizzazione sociale. Una crisi che è diventata cruciale per le dinamiche della stratificazione e del cambiamento. Lungi dall'essere solo un insieme informe e passivo, il ceto medio può frapporre pesanti ostacoli, oppure offrire risorse fondamentali, alla costruzione di una società capace di sviluppo ed equità. E' qui che si gioca la possibilità di una democrazia sana, ed è qui che possono maturare minacciose derive reazionarie, come già altre volte in passato. Questo volume inaugura un filone di ricerca sociologica, proponendo un innovativo quadro teorico in cui si affrontano i seguenti temi: il ceto medio costruito nelle rappresentazioni della stampa; le difficoltà di ingresso nella vita adulta e le differenze generazionali; i modelli di consumo e gli stili di vita; il lavoro autonomo fra vecchi e nuovi profili; i piccoli imprenditori nella globalizzazione; un emergente ceto medio di immigrati.
Arnaldo Bagnasco insegna Sociologia nella Facoltà di Lettere e filosofia dell'Università di Torino. Tra le sue pubblicazioni più recenti con il Mulino ricordiamo "Società fuori squadra. Come cambia l'organizzazione sociale" (2003) e "Tracce di comunità. Temi derivati da un concetto ingombrante" (1999).
Comunità è uno dei concetti fondativi della sociologia classica, usato per descrivere le caratteristiche della società tradizionale in opposizione alla nascente società industriale, spesso con qualche nostalgia, più o meno velata, per quel che si stava perdendo con la modernità. Col tempo il termine ha perso la sua capacità analitica nei confronti di vari aspetti della società d'oggi. La sociologia contemporanea lo ha allora disintegrato, derivandone problematiche di ricerca diverse, individuate da concetti più limitati e parziali, eppure da essi derivati.