Questo libro è un racconto di alcuni cammini a piedi fatti da noi negli ultimi anni. Sulle strade secondarie, poco trafficate, con un passeggino, inseparabile compagno di viaggio, su cui portiamo i bagagli. Di paese in paese, dove abbiamo gustato accoglienza e ospitalità e conservato la memoria di tanti incontri con persone diverse. Il libro racconta il tempo della preparazione del viaggio, le motivazioni, i sentimenti, i dialoghi vissuti con le persone, la bellezza della natura, il ritorno a casa. Ci poteva bastare attraversare l'Italia, dal mar Tirreno al mar Ionio; e invece non si sazia in noi il desiderio di camminare a piedi e di attraversare ancora e sempre più in là la terra, i paesi, le case e le strade, per nuove rivelazioni e nuovi percorsi che legano il cuore alla terra; siamo pronti a ripartire appena concluso il cammino.
A volte capita di star bene accanto a una persona, nel dialogo e nel rispetto reciproco, e sale dal cuore un'espressione di gioia: «Con te mi sento a casa mia!». Questo piccolo libro propone un approccio familiare ed emotivo alla preghiera del rosario, così da portarci tanto vicino a Gesù da poter dire anche a lui: «Con te mi sento a casa mia!».
Un giorno, mentre pensiamo al titolo del libro, ci nasce spontanea l’espressione quotidiana che usiamo di più: “come sei bella!”. Un’esclamazione di stupore e meraviglia che dà gioia al cuore e apre a un dialogo di confidenza e intimità. Bella è la vita, il dono più grande che abbiamo ricevuto e che ogni giorno si rinnova; bella è la preghiera, dono universale che ci mette in relazione con Dio. La vita ci spinge e ci attira alla preghiera e questa illumina e orienta il quotidiano. Il metodo della lectio divina, semplificato e adattato alla vita di ogni giorno, è una pedagogia che insegna il ritorno al cuore, il dialogo e la familiarità con la Parola.
Pregare e camminare come due facce di una stessa dimensione dell’anima, quella dell’interiorità, della profondità. Affrontando i diversi aspetti «pratici» di una camminata (in montagna, ma non solo) i due autori ne svelano i tratti squisitamente spirituali. Tre i momenti fondamentali: conoscere: preparare l’itinerario; camminare: aprirsi al mondo, dialogare con la natura, salire alla vetta e discendere nel cuore; celebrare: fare festa una volta giunti alla meta.
I tre momenti segnano un cammino personale e interiore, dall’attesa al desiderio, dal timore al coraggio, dalla fatica alla fiducia, dalle parole alla Parola. Domande alla fine dei capitoli stimolano ad interiorizzare l’esperienza che si sta vivendo e invitano al dialogo.
Una pedagogia che sollecita, attraverso le parole, a un cammino interiore per ritrovare ciò che è essenziale per la persona e re-imparare un linguaggio capace di comunicazione autentica; un itinerario sulle parole per scoprire il volto di Colui che è all'origine di ogni cosa e che tramite la nostra vita e la realtà ci indica il cammino da percorrere. Così può essere definito questo sussidio di F. Balbo e R. Bertoglio. Gli autori provano a scendere nel cuore delle parole più usate nel linguaggio quotidiano per cercarne l'origine, scoprirne il significato profondo, per poi risalire e raccontare a giovani e adulti il gusto del comunicare. Per trovare la radice delle parole si fanno aiutare dalla lingua greca e latina, due lingue antiche che costituiscono la base e il fondamento della nostra lingua italiana. Questo cammino in profondità nasce dall'esperienza personale degli autori di pellegrini, di educatori, di cercatori di Dio, di appassionati di relazione; si approfondisce nella riflessione, nel confronto reciproco, nel dialogo con gli alunni a scuola, nelle relazioni di amicizia; e si apre all'applicazione pratica e all'uso corretto della parola nella comunicazione quotidiana.
Perché non immaginare un pellegrinaggio a piedi, per giovani appassionati di montagna e alla ricerca del gusto di Dio nella vita? Rosanna e Francesco apprendono da alcuni amici di una particolare esperienza di cammino, la cosiddetta Route de Jérusalem, école de paix (= Strada di Gerusalemme, scuola di pace), un tragitto che dalla propria casa arriva a Gerusalemme. Si parte a piedi, senza soldi, con un carretto arancione contenente il necessario per il tempo di un anno. Si percorrono tappe di 20-30 km al giorno, chiedendo ospitalità per il mangiare e il dormire.
Guidati dall’icona dei discepoli di Emmaus, Rosanna e Francesco non vivono quindi la strada come il tracciato asettico di una marcia di trasferimento: per loro essa diviene «una vera contemplazione dell’Incarnazione, un viaggio dentro l’umanità, alla scoperta dell’uomo e della sua bellezza».
Attraverso il racconto consegnano al lettore non un diario turistico ameno, ma un lembo di vita vissuta gioiosamente nella fede e nella speranza, narrata con l’immediatezza e la semplicità di chi ha fermamente creduto nel sogno di una strada di pace e fratellanza, che nasce dall’incontro quotidiano con il volto dell’altro.
Sommario
Prefazione (p. Eugenio osb, monaco benedettino olivetano). Presentazione (p. A. Zanotelli, missionario comboniano). Introduzione. I due pellegrini. La vigilia. Il cammino. L’incontro. Le frontiere. L’ospitalità. La preghiera. Lettere dalla strada. Il ritorno. Libri che hanno ispirato il nostro cammino.
Note sugli autori
Francesco Balbo, nato a Torino e Rosanna Bertoglio, nata a Brescia, dopo gli studi universitari si sono dedicati all’insegnamento nella scuola e all’educazione dei giovani in varie città d’Italia. Da diversi anni accompagnano insieme gruppi di giovani in esperienze di formazione umana e di spiritualità. Tra le attività più significative la passione per l’iniziazione al cammino: il pellegrinaggio sull’Alta Via dell’Adamello, da cui è nato il libro Due pellegrini per noi (Elledici, 2003); il testo Vette d’infinito per il pellegrinaggio alla Croce delle diocesi d’Italia (CEI, settore pastorale giovanile, 2005).
Un sussidio per pellegrinaggi, campi-scuola, cammini formativi, gruppi estivi destinati a educatori, animatori, incaricati di oratorio e giovani dai 18 anni. Il sottotitolo espone la finalità del sussidio: un cammino nel profondo del proprio cuore, a partire dalla propria persona alla scoperta del Signore nella creazione, lasciandosi coinvolgere nella dinamica del cercare e trovare, per riscoprirsi a immagine e somiglianza di Dio.