Nell'autunno del 1920, a Modigliana, nell'Appennino romagnolo, un'inedita coalizione di sindacalisti rivoluzionari, ex combattenti e repubblicani, guidata dal segretario della Camera del Lavoro Luigi Fabbrini, conquista tutti i seggi del consiglio comunale. La Camera aderisce all'Unione Italiana del Lavoro, sindacato nato nel 1918 col proposito di coniugare la rappresentanza di classe con i valori nazionali dell'interventismo. Fabbrini, mosso dall'idea di costruire un sistema cooperativo capace di contrastare la disoccupazione, amministra il Comune durante mesi difficilissimi, battendosi contro proprietari terrieri, avversari politici, burocrati romani, e infine contro le camicie nere. La sua tormentata vicenda resta originale e pressoché unica: estraneo alle sirene bolsceviche, eppure schierato dalla parte delle classi popolari; nazionalista, ma dichiaratamente democratico; autonomista e federalista, mai tentato dallo statalismo collettivista, insegue l'illusione di poter assicurare alla sua comunità una peculiare via territoriale autodeterminata nel caos del primo dopoguerra. Previsione sbagliata: la «normalizzazione» fascista non risparmierà Modigliana.
La Storia dell'Italia contemporanea si apre con il primo dei quattro volumi dedicati al profilo politico delle vicende italiane degli ultimi due secoli nello scenario internazionale. Dopo l'Introduzione di Andrea Ciampani all'intera opera, nella prima parte del volume Roberto Balzani affronta i processi di maturazione, spesso difformi e competitivi, delle aspirazioni nazionali e delle richieste liberal-costituzionali, elaborati nel susseguirsi di accelerazioni e pause che segnarono gli Stati italiani nel quadro europeo. Il loro sovrapporsi, per effetto di scelte politiche e militari e di eventi accidentali, portò infine a misurare il confronto sulla modernizzazione liberale nella Penisola sul metro dell'esperienza piemontese. Nella seconda parte, Carlo M. Fiorentino segue l'evoluzione dei percorsi avviati alla fine del biennio 1848-1849, richiamando le disillusioni riformiste e le proposte di un impossibile ritorno al passato, pure presenti in vari Stati italiani a fronte della via europea all'unità nazionale perseguita da Cavour. Dopo la proclamazione del Regno d'Italia, il giovane Stato unitario si consolidò affrontando problemi di equilibrio interno e di dissidenza sociale, trasferendo la capitale da Torino a Firenze e combattendo la guerra per il Veneto.
Prendiamo un reputato studioso di storia politica e amministrativa, discretamente impegnato, e facciamolo diventare sindaco. Il professore ha l'occasione di guardare dal di dentro, azionandola, quella macchina del governo locale che ha conosciuto da ricercatore. È quanto è accaduto a Roberto Balzani che in questo libro riflette, con la passione del testimone e insieme con lo sguardo lungo dello storico, sull'esperienza che sta vivendo e soprattutto sulla crisi della politica proprio là dove il rapporto con i cittadini è più diretto. Dissolta ogni visione di prospettiva in una generalizzata "presentificazione", il governo dei comuni finisce nel piccolo cabotaggio, in progetti che hanno il respiro della legislatura o in inutili "eccellenze" a fini di consenso, in iter burocratici dove conta la procedura e non il risultato, nella palude della negoziazione fra interessi locali contrapposti. È la crisi della politica come visiona lo smarrimento d'ogni idea di "bene comune": nella sua addolorata e sincera requisitoria Balzani invita a ricostruire da lì un nuovo civismo, una nuova politica.
Uno sguardo sintetico sull'età contemporanea, senza rinunciare al confronto con la riflessione storiografica e all'analisi delle questioni metodologiche più rilevanti. È questa la sfida che gli autori hanno raccolto, nel tentativo di coniugare una base di informazioni generali e grandi quadri interpretativi, con approfondimenti in grado di mettere in risalto alcuni fra i percorsi più innovativi della ricerca storica contemporanea. L'obiettivo è quello di fornire uno strumento aggiornato e duttile, dotato di una bibliografia ragionata e di carte per un primo orientamento, a disposizione degli studenti universitari e dei lettori desiderosi di farsi un'idea del nostro mondo.