Una delle certezze più diffuse nella nostra civiltà occidentale è la mela del peccato originale. Eppure essa non è presente nel racconto biblico. Chi ha messo la mortifera mela nel giardino dell'Eden? Quando nacque questa diceria e perché si è diffusa? Smontare un mito del genere appare un'impresa impossibile. Ormai le varie ipotesi sulla sua origine (greca, celtica, latina...), benché tra di loro alternative, si sono alleate, quasi a sostenersi a vicenda. L'autore, nei panni di un investigatore, segue gli indizi e ascolta i testimoni che consentono di ricostruire com'è nata questa opinione. Con un rigoroso metodo filologico seleziona e analizza l'abbondante materiale raccolto alla fine del volume, ma presenta in modo semplice e accattivante la ricostruzione dell'indagine. I problemi affrontati stimolano anche una serie di osservazioni sul metodo storico e filologico. Questa riflessione è un invito alla cautela di fronte alle opinioni comuni e alle ricostruzioni storiche. I cosiddetti "dati- non sono fatti oggettivi, ma sono costruiti secondo una precisa visione del mondo, di cui a volte neppure lo stesso storico è consapevole. I colpevoli della mela sembrano gli studiosi, ma forse loro stessi sono stati ignare vittime del caso.
Gli studi sul libro di Samuele si muovono su quattro fronti: la storia della formazione del testo, le informazioni storiche sull'origine della monarchia in Israele, le caratteristiche letterarie della narrazione, il suo influsso sulla storia della cultura occidentale. Il presente commentario affronta tutti questi aspetti alla luce della produzione scientifica più recente. La traduzione è aderente al testo masoretico ed è accompagnata dalle varianti testuali delle versioni antiche. L'approccio intratestuale e intertestuale porta progressivamente alla luce una pedagogia divina che fa sperimentare al popolo il fallimento di qualsiasi autorità politica che stia al posto di Dio. L'analisi delle complesse vicende dei protagonisti guida il lettore a rileggere le proprie esperienze umane e a formulare un giudizio.
Dal libro di Giosuè al libro dei re dei Re la storia delle tribù di Israele segue un percorso lineare: si occupa una terra e poi si edifica uno Stato. Ma qual è la forma ideale del popolo di Dio? Può calarsi in una forma mondana? I libri storici dell'Antico Testamento mostrano una dimensione poco edificante dei capi del popolo e sollevano molte domande di attualità. La Bibbia ha fornito un repertorio di miti e di formule per la storia politica dell'Occidente, ma forse essi sono stati usati in senso opposto a quello del messaggio teologico biblico.
Il volume è una eccezione insolita. Due autori, due lavori: l'uno storico-interpretativo, l'altro esegetico-teologico. Abbiamo preferito lasciarli integri nella loro singolarità e armonia. Nel commentario storico, 1-2 Maccabbei risultano un esempio di antico scontro/incontro di civiltà, a livello culturale, politico e sociale. L'indagine si basa sul senso dell'identità culturale e nazionale e sul problema della coesistenza di etnie diverse nell'antichità. Come, quando e quanto la cultura greca si è diffusa in Oriente? Come fu recepita e/o contrastata? Il testo integrale di 1-2 Maccabei, commentato, permette alcune risposte non precarie. Dal punto di vista esegetico è stato compiuto un cambio di rotta nell'ultimo decennio. La maggior parte degli studi si sono ora concentrati sulla struttura, sulle tecniche narrative e sulla teologia dei due libri e hanno aperto nuove prospettive di lettura, che hanno per indagine il potere, la violenza, il martirio. 1-2 Maccabei aiutano anche a far luce sul ruolo delle nazioni nello scambio culturale-politico nell'età greco-romana e sulle dimensioni del dialogo culturale nel mondo antico.
Cronache, a cura di Claudio Balzaretti, con testo ebraico a fronte, note filologiche e note di commento. Conclude il testo la consueta appendice sulla liturgia.
Quelli che per noi sono i due libri delle Cronache nel testo masoretico costituiscono un solo libro; la divisione in due libri è stata adottata per il testo ebraico a partire dalle prime bibbie stampate. Il titolo greco «Le cose tralasciate» (paraleipómena) ha segnato la sorte di questo libro presso i lettori, perché è stato letto come un supplemento ai libri di Samuele e dei Re, in quanto, accanto alle parti parallele o sinottiche con quei libri, esso riporta altro materiale relativo soprattutto al culto La collana Nuova Versione della Bibbia dai Testi Antichi, curata da noti biblisti italiani, riprende ex-novo e amplia il coraggioso progetto della Nuovissima versione della Bibbia dai testi originali. I singoli libri biblici vengono riproposti in una nuova versione che, oltre ad avere i testi antichi a fronte, è accompagnata da un accurato apparato testuale filologico e da un ampio commento esegetico-teologico.
La serie è diretta da Massimo Grilli, Giacomo Perego e Filippo Serafini.
L'autore
Claudio Balzaretti (1956), laureato in lettere classiche, è ordinario per l’insegnamento di filosofia e storia nei licei statali. Presso il Pontificio Istituto Biblico di Roma ha difeso una tesi di dottorato sulla versione siriaca del libro di Esdra-Neemia. Si occupa soprattutto di esegesi dei libri storici dell’Antico Testamento, ha pubblicato commenti a Esdra-Neemia (Milano 1999 e 2010), Cronache (Roma 2001), Re (Roma 2002 e Padova 2008), Maccabei (Padova 2004) e ha collaborato a recenti introduzioni all’Antico Testamento in lingua italiana. Applicando un metodo filologico allo studio di diversi fenomeni ha anche pubblicato articoli su varie riviste, italiane e straniere, e due libri: “Missa”. Storia di una secolare ricerca etimologica ancora aperta (Roma 2000) e Il Papa, Nietzsche e la cioccolata. Saggio di morale gastronomica (Bologna 2009).
Sorseggiare una tazza di cioccolata interrompe o no il digiuno, rigorosamente prescritto dalle leggi della Chiesa? La gustosissima, densa e sensuale sostanza proveniente dal Nuovo Mondo può considerarsi una vera bevanda? Verso la metà del 1600 e per oltre un secolo papi, insigni teologi e ambasciatori dei re dibattono aspramente la questione, impensabile prima della scoperta dell'America. I più rigoristi (tra cui domenicani e carmelitani), da un lato, giudicano inconciliabile coniugare digiuno e gola; i più permissivi (tra cui gesuiti e francescani), dall'altro, portano a difesa della propria posizione addirittura le estasi mistiche di Rosa da Lima, poiché un angelo sostiene le fatiche della santa porgendole esattamente una tazza di cioccolata.
In opposizione al caffè, bevanda ritenuta in sintonia con l'etica protestante, espressione di ascesi, razionalismo e operosità della borghesia progressista, la cioccolata viene percepita dai contemporanei come prettamente cattolica e barocca, adatta all'ozio degli aristocratici dell'Ancien Régime.
Il titolo del volume bene esprime le strade seguite dalla ricerca: l'interpretazione (Nietzsche) di un dibattito di teologia morale (il papa) su un episodio di storia dell'alimentazione (la cioccolata).
Il tema è uno spunto per ragionare anche sul presente, su questioni che trovano la Chiesa un po' distratta come i business legati a cosmesi, salutistica, body fitness e gourmandise. Ed è una sollecitazione ai teologi affinché non si lascino sfuggire le molte sfide, assai prossime al vissuto dei cristiani, che i 'Nuovi Mondi' di oggi pongono.
Sommario
Introduzione. 1. Il piano della ricerca. 2. Il titolo. La cioccolata cattolica. 1. Ancora cioccolata! 2. Il papa e la cioccolata. 3. Aneddoti e metodo storico. 4. Il vescovo e la cioccolata. 5. I gesuiti, la cioccolata e altro. Il digiuno ecclesiastico. 1. Cibo e cristianesimo. 2. Cibo e religioni. 3. Cibo, religione e società. 4. Tabù o astinenza? 5. Fame e digiuno. 6. Le dispense. La disputa sulla cioccolata. 1. Casistica, auctoritas, medicina. 2. Antonio de León Pinelo. 3. I predecessori di Pinelo. 4. Hurtado. 5. I medici. 6. Brancaccio. 7. La polemica tra Felini e Gudenfridi. 8. In Francia. 9. Medici e letterati italiani. 10. Concina. 11. Epigoni. Critica sociale del gusto. 1. Cioccolata, caffè e tè, ovvero la geografia del gusto. 2. Theobroma ovvero la sociologia del gusto. 3. Dall'etichetta all'etica. 4. Al di là del bene e del male. Conclusione. 1. Adamo, Eva e la mela. 2. Tre problemi. Appendici. 1. Esempi di ricopiature. 2. Bando di scomunica del 1681. 3. Le fonti di Pinelo. 4. Mele per tutti i gusti. Bibliografia consultata. Indici.
Note sull'autore
Claudio Balzaretti (1956) è ordinario di filosofia e scienze sociali nei licei statali. Laureato in lettere classiche e candidato al dottorato in esegesi presso il Pontificio Istituto Biblico di Roma, ha insegnato esegesi biblica presso il Seminario della diocesi di Novara. I suoi articoli spaziano dalla filologia classica e semitica alla letteratura e all'esegesi. Ha collaborato a diverse recenti introduzioni all'Antico Testamento in lingua italiana. Ha pubblicato: Esdra-Neemia. Nuova versione, introduzione e commento (Milano 1999); "Missa". Storia di una secolare ricerca etimologica ancora aperta (Roma 2000); I libri delle cronache (Roma 2001); I libri dei Re (Roma 2002); 1-2 Maccabei (Padova 2004); 1-2 Re (Padova 2008).
Nel contesto dei rapporti conflittuali tra il mondo giudaico e la cultura ellenistica circostante, i libri dei Maccabei interpretano il significato religioso di una serie di eventi che si collocano a metà del II secolo a.C. Sia la lotta armata che il martirio vogliono esprimere la coerenza con la fedeltà alla legge, ma i due autori mostrano la vittoria spirituale del modello non violento, tipico del martirio. Oltre alla sconfessione della violenza e del fanatismo i due libri insinuano una sottile critica del potere: sia di quello dei re profani, sia di quello che può nascere all'interno dello stesso popolo di Dio. Ma anche un profondo messaggio teologico, che ha influito fortemente sulla teologia cristiana: purgatorio, risurrezione della carne, creazione dal nulla sono temi che compaiono qui per la prima volta.
Destinatari
Opera è destinata a chi pratica la lectio divina, in gruppi o comunità, o in forma individuale. Utile anche per lo studio e l'approfondimento di questi testi biblici.
Autore
CLAUDIO BALZARETTI, laureato in lettere classiche e candidato al dottorato in Esegesi presso il Pontificio istituto biblico di Roma, ha insegnato Esegesi biblica presso il seminario della diocesi di Novara e attualmente è ordinario di Filosofia e scienze sociali nei licei statali. I suoi articoli spaziano dalla filologia classica e semitica alla letteratura e all'esegesi.. Ha pubblicato: Esdra-Neemia, nuova versione, introduzione e commento, Milano 1999; Missa: storia di una secolare ricerca etimologica ancora aperta, Roma 2000; I Libri delle Cronache, Roma 2001; I Libri dei Re, Roma 2002.
I LIBRI DEI RE RIPERCORRONO QUATTRO SECOLI DELLA STORIA DEL POPOLO DI ISRAELE E COSTITUISCONO UN PUNTO DI RIFERIMENTO DECISIVO PER LA COMPRENSIONE DEL MESSAGGIO EVANGELICO, CENTRATO SUL CONCETTO DI REGNO" DI DIO, E DELLA FIGURA DI GESU. "
Libro dell'Antico Testamento, Esdra-Neemia, racconta la fine dell'esperienza di esilio in Babilonia per il popolo d'Israele e la maturazione di una propria identità, con la nascita del giudaismo. Chi ha narrato la storia lo ha fatto con una forte idealità teologica. Questo nuovo commento del libro di Esdra-Neemia, curato da C. Balzaretti, non si limita a trattare i molti problemi storico-critici, ma cerca di cogliere il significato teologico e letterario del testo nella forma canonica in cui ci è stato tramandato.