Questo libro è insieme la storia di vita di una donna divisa tra un marito mafioso e un figlio schierato radicalmente contro la mafia e un punto di svolta nel percorso che ha portato a fare giustizia di un delitto di mafia camuffato da attentato terroristico. Il racconto di Felicia è la rappresentazione di una tragedia quotidiana, in cui lo scontro tra padre e figlio, al di là del conflitto generazionale, diventa prologo di una guerra di liberazione, tanto più difficile e traumatica quanto più è legata a vincoli di sangue. Di questa guerra Felicia è protagonista e narratrice, acuta e instancabile, tenera e impietosa, e la sua volontà di tenere aperta la porta di casa, dopo la sua morte, è la predizione di una storia che continua.