Dall'antichità a oggi donna Italia è stata via via rappresentazione artistica, letteraria e politica di una realtà geografica e politica dai confini cangianti che, nel corso dell'Ottocento, è diventata nazione. Per descriverne il profilo peculiare, aristocratico e al tempo stesso popolare, in questo libro sono utilizzati versi e immagini: pittura e scultura si intrecciano con la letteratura per rendere più nitidi i particolari di un volto femminile sempre uguale, eppure sempre diverso. Fin dalla sua nascita, nell'ardore della guerra delle tribù italiche contro Roma, e poi ancora nel Medioevo delle divisioni campanilistiche, nell'età rinascimentale e moderna, fino alla stagione dell'Unità e nel secolo appena trascorso, donna Italia si è fatta interprete del clima politico e delle tensioni culturali. Ecco perché, per noi oggi, si presenta come una figura simbolica in grado di narrare aspirazioni, sogni, progetti e fallimenti che hanno avuto durante i secoli passati come teatro la patria Italia, la terra dei padri. Interprete raffinata, donna Italia racconta, forse meglio di qualsiasi altra figura, quel complesso e affascinante passato politico e culturale nel quale si radicano sia il nostro presente che il nostro futuro.
Barbie sta per spegnere le cinquanta candeline e la sua fama ha raggiunto praticamente ogni landa del pianeta. I numeri sono impressionanti: dal 1959 la Mattel ha prodotto quasi un miliardo di esemplari. Come ogni star che si rispetti, anche Barbie non ha un passato specchiato: è nata in Germania, il suo primo nome è Lilli ed è destinata a un pubblico maschile adulto. Ma l'incontro con l'industria americana è l'inizio di una nuova vita. Lo scopo è renderla indispensabile per qualunque teenager. Corredata di abitini alla moda, ha una missione ben precisa: accompagnare le bambine verso l'età adulta proponendo un modello "perfetto" di femminilità. Eppure nell'America degli anni Cinquanta Barbie non attira molte simpatie: manca di classe e distinzione. Per rimediare la Mattel si ispira agli indiscussi modelli dell'eleganza mondiale: splendidamente abbigliata, Barbie scimmiotta Jacqueline Kennedy e l'alta moda parigina. I tempi cambiano in fretta, e con loro i modelli di femminilità: Barbie prima va al college, poi si dedica alla preparazione di nozze magnifiche e sempre rimandate, infine rinuncia alle arie da signorina del bel mondo per avvicinarsi alla fascia medio-bassa delle sue potenziali clienti e inaugura una linea cheap nell'aspetto e nel prezzo.
Francesco Benigno, ordinario di Storia moderna, è preside della Facoltà di Scienze della comunicazione dell'Università degli Studi di Teramo. Si è occupato di storia politica dell'Europa moderna e di storia economico-sociale dell'area mediterranea. Tra i suoi ultimi volumi, Specchi della rivoluzione. Conflitto e identità politica nell'Europa moderna (Roma 1999), Ultra pharum. Famiglie commerci e territori nel Meridione moderno (Cosenza-Roma 2001).
Il ritratto di un personaggio straordinario, nobile romano vissuto nella seconda metà del Cinquecento: rampollo di una delle piú grandi famiglie dello Stato della Chiesa, erede di feudi nel Regno di Napoli, in guerra contro papa Paolo IV e al servizio di Filippo II di Spagna nella prima giovinezza, ammiraglio della flotta pontificia con Pio V, trionfatore nella battaglia di Lepanto (1571), viceré di Sicilia. Il percorso politico di Marco Antonio Colonna è indagato in questa biografia attraverso l'analisi dell'epistolario, ad oggi inedito. Questa documentazione, incrociata con altre fonti reperite nei piú importanti archivi italiani e spagnoli, permette di comprendere gli ambienti e le regole dell'attività politica nel tardo Rinascimento.