Nell'effervescente contesto culturale del secondo XIX secolo, la coscienza nazionale dell'Italia unificata riscopriva la propria identità storica e le radici artistiche; si incrementavano i cantieri di scavo archeologico e di ripristino architettonico: fra i più emblematici quello di Sant'Ambrogio a Milano. In quest'orizzonte, l'ingegnere francese Fernand de Dartein (1838-1912) redigeva l'Étude sur l'architecture lombarde et sur les origines de l'architecture romano-byzantine, prima e colossale indagine sul romanico in Lombardia, e svolgeva i suoi sopralluoghi alla basilica, documentati da schizzi, disegni e planches acquerellate preparatorie alle incisioni. A cent'anni dalla morte dello studioso francese, questa ricerca ne ricostruisce l'indagine e riesamina alcune questioni problematiche, cronologiche e strutturali, riconsiderando come la basilica di Sant'Ambrogio nell'Ottocento abbia avuto nuova vita e sia diventata la basilica che oggi conosciamo.