L’oggetto dell’edizione è un testo della fine del IV secolo, un dialogo in cui due personaggi anonimi – un ortodosso e un montanista – discutono su alcuni temi emersi nel corso della controversia tra la Chiesa dei vescovi e la setta che si rifà a Montano, affrontando soprattutto questioni trinitarie e pneumatologiche. Lo scopo è evidentemente polemico e l’ortodosso riduce al silenzio l’avversario, denunciandone l’inconsistenza della posizione, sottolineandone le incertezze e le aporie. Poiché gli argomenti addotti dall’ortodosso non sembrano sufficienti a confutare un oppositore, che probabilmente nella realtà non sarebbe stato così remissivo, è verosimile che il dialogo avesse la funzione di catechizzare i fedeli contrapponendo in maniera chiara le posizioni dei due interlocutori. Circa l’origine del testo, il favore dell’ortodosso per un’esegesi di tipo allegorico sembra escludere un’ambientazione antiochena e fa pensare piuttosto a un contesto segnato dall’influsso dell’esegesi alessandrina, quale quello cappadoce, dove forte è l’influsso origeniano. Rispetto all’editio princeps del 1905, l’attuale edizione prende in considerazione un secondo codice, il che permette di migliorare il testo in più punti.