Il filo conduttore del volume è il concetto di diaspora all'interno della quale i cristiani sono chiamati a vivere nella società laica e secolare. Non più la diaspora territoriale, ma la diaspora globale dello spazio pubblico che intacca il fondamento interno della fede religiosa, rende irrilevanti le supplenze che in passato assolvevano le Chiese, rende nudi i cristiani del loro fondamento. Per tali ragioni i cristiani alimentano altrove - quali le comunità diasporiche - la loro diversità evangelica. In questa visione di difesa della diaspora nello spazio pubblico secolare sta la difesa della diversità e durata del messaggio evangelico. In chiave esistenziale la diaspora è sempre una condizione di mezzo verso il futuro e per tale ragione è percepita come abitata da pericoli e da demoni. Come nei luoghi misteriosi dell'infanzia, ognuno pensa solo di uscirne, anziché di potervi soggiornare stabilmente. Potrebbe essere invece che la diaspora sia la condizione normale della vita, in cui si nasce, si vive e si muore. La diaspora però non più quale spazio territoriale, ma antropologico da comprendere e vivere. A questo servono le «strutture di plausibilità», dentro le quali il singolo credente trova conferma alla sua identità e vince la dissonanza cognitiva del mondo contrastante. Il libro è dedicato alle molteplici esperienze della diaspora territoriale, e ora antropologica, considerata quale risorsa e pericolo per i cristiani nello spazio pubblico laico che si organizza «come se Dio non ci fosse». In tale prospettiva la diaspora è un altro e nuovo spazio di sperimentazione, di trasformazione, di passaggio al futuro, di inclusione o di esclusione. Una vocazione perdurante alla diaspora. Nel racconto della storia la diaspora è stata un prototipo biblico. Nulla di nuovo per i primi cristiani descritti nella Lettera a Diogneto. La diaspora fu per loro la vocazione a vivere nel mondo, senza essere del mondo. «Questo libro mi lascia in cuore la sensazione di essere di fronte a un mare di possibilità. Non tanto un mondo che finisce, ma un mondo che nasce. È il tempo di sognare nuove forme di Chiesa per essere ancora capaci di esprimere la vitalità sempre sorprendente del Vangelo». (dalla Postfazione di Mons. Derio Olivero)
Il libro tratta dell'attuale svolta rituale nella Chiesa cattolica: crollo al 5% della partecipazione alla messa domenicale e crescita dei riti di passaggio. Attorno a questi riti del battesimo, prima comunione, cresima, matrimonio, celebrazioni per i defunti, si riempiono ancora le chiese di partecipanti, «quando la campana suona per loro». Sono i nuovi «credenti non praticanti» delle spiritualità secolari, compresi quelli dei recenti riti digitali e delle celebrazioni online. Quali sono le risposte delle Chiese? È possibile una religione basata solo sui riti di passaggio? Su queste domande l'autore, noto accademico italiano e prete cattolico, si confronta con la tradizione sociologica dei classici. «La Chiesa è dialogo, è relazione. In questa luce il cambiamento sociologico in atto stimola la Chiesa a modellare la sua "forma" per incontrare gli uomini e le donne di oggi, per essere all'altezza del giorno che vive. Il libro di Luigi Berzano è una bella sfida, apre alla creatività». (Dalla Postfazione di Derio Olivero)
Nelle attuali società laiche nulla è più affascinante del messaggio evangelico e dello stile di vita del Maestro della Galilea che, attraverso queste pagine, ritorna a parlare con qualcosa di inedito rispetto allo stesso ascolto della Parola liturgica: la vita come dono e ricerca, la spiritualità dei sensi, la doppia fedeltà al mondo e a Dio, l'altissima solitudine e povertà, la divino-umanità delle creature. Questo volume, scritto da uno studioso di sociologia e prete cattolico, intende riprendere la memoria del messaggio evangelico, affinandone la lettura con le armi dell'immaginazione attiva. Nella figura esperienziale, estetica, misteriosa di Gesù, tutto evoca la più nobile risposta a quanto il cuore ricerca.
Che cosa succede quando gli dei abbandonano il mondo e le religioni cessano di significare la loro alterità agli individui? È quanto intende approfondire questo volume con l’ipotesi scientifica della quarta secolarizzazione. Dopo la secolarizzazione dalla mitologia greca alla filosofia classica e quella dal Logos astratto al Cristianesimo è stata la terza secolarizzazione delle scienze e della società civile ad avere interessato gli studiosi con infinite opere. Oggi l’autonomia dalla religione si estende anche agli stili di vita individuali e collettivi. È l’epoca indicata da alcuni quale uscita dall’eteronomia della religione e da Berzano quale quarta secolarizzazione. Le varie secolarizzazioni non hanno svuotato la religione delle sue esperienze spirituali, ma piuttosto ne hanno trasformato le connessioni con la diversità del mondo secolarizzato. Il religioso si è trasformato in forme più esperienziali, personalizzate, individuate, indipendenti da contenuti dogmatici definiti e dai confini delle religioni storiche.
Luigi Berzano, professore ordinario dell’Università di Torino, dirige la collana Spiritualità senza Dio? (Mimesis) e l’Osservatorio Pluralismo Religioso. Coeditor della Annual Review of the Sociology of Religion. Tra i campi di ricerca: comportamenti collettivi, stili di vita, trasformazioni delle religioni nella modernità avanzata. Ultime pubblicazioni: Spiritualità senza Dio? 2015; New Methods in the Sociology of Religion, vol. 3, 2014; Spiritualità, Bibliografica, 2017.
Religione, religiosità, mistica, spiritualità storiche, nuovi movimenti religiosi, cyber religion. sette, vecchi e nuovi esoterismi sembrano sfidare ogni possibilità di formulare una definizione precisa Jel fenomeno spirituale nella società contemporanea. Tutti insieme compongono il nuovo polimorfismo religioso della modernità avanzata nelle sue tante connessioni con l'uomo e il mondo: una rivalutazione delle esperienze del divino, il rinascimento dei bisogni spirituali, le domande di eticità, i fondamentalismi. Il volume, chiaro e completo, documenta come, nelle società secolari, convivano le spiritualità delle religioni storiche con le nuove forme che, al divino della trascendenza, preferiscono spiritualità dell'immanenza, da raggiungere attraverso la ricerca e l'esperienza personale.
Il fascino di Yeoshua, chiamato Gesù, per quanti vivono i sentimenti di inaudita solitudine interiore della condizione postmoderna. Il volume, frutto di lettere inviate ad una comunità digitale, ricostruisce l'esistenza di Gesù attraverso l'idea dello stile di vita. Un Gesù esistenziale capace di dare risposta ai grandi interrogativi che pone la vita. Un mythos ancora da raccontare e tramandare.
Uno studio approfondito e ricco di diversi contributi autorevoli intorno al tema, sempre più dibattuto, della religione popolare. Il volume si articola in tre grandi sezioni, dedicate rispettivamete a - l’attualità e l’in-attualità del concetto di religione popolare; - la religione popolare nel cattolicesimo contemporaneo; - la religione popolare fra misticismo, new age e forme moderne di credere
LUIGI BERZANO, professore ordinario dell’Università di Torino, dirige la collana «Spiritualità senza Dio?» presso Mimesis Edizioni. Co-editor della Annual Review of the Sociology of Religion, è membro del comitato scientifico della rivista Studi di Sociologia e presidente del Center for Studies on New Religions. ALESSANDRO CASTEGNARO è presidente dell’Osservatorio socio-religioso Triveneto. È stato componente del consiglio scientifico della sezione «Sociologia della religione» dell’Associazione italiana di sociologia. Insegna sociologia e religione presso la Facoltà teologica del Triveneto. ENZO PACE è docente di sociologia delle religioni all’Università di Padova. È direttore del Master sugli studi sull’Islam d’Europa. È stato presidente dell’International Society for the Sociology of Religion (ISSR) e Directeur d’Etudes invité all’Ecole des Hautes Etudes en Sciences Sociales (Parigi). Co-editor dell’Annual Review of the Sociology of Religion.
"Spiritualità senza Dio?": contraddizione o paradosso? In realtà, nelle società contemporanee, si moltiplicano nuove forme di spiritualità al di fuori delle grandi tradizioni religiose. Il distacco tra religioni organizzate e spiritualità individuali sta penetrando nel cuore di molti individui, quasi che la religione fosse emigrata "nel mondo", spostandosi dalle chiese alla strada, dai riti liturgici alle pratiche secolari, dall'obbedienza ai Magisteri alle scelte individuali. È così che si sperimentano altri alfabeti del religioso: verità, liturgie, presenze, pratiche finalizzate a investire di senso la vita quotidiana. E anche altre spiritualità che vanno oltre l'osservanza dei riti, poiché riguardano l'essere più che la morale. Il libro del sociologo Luigi Berzano - che apre la collana "Spiritualità senza Dio?" è importante perché, senza pregiudizi o moralismi, apre il nuovo campo di ricerca sulle spiritualità sia di individui che dichiarano di non appartenere a nessuna religione, sia di individui che, pur appartenendo a una religione, hanno uno stile di vita che non discende dalla propria religione e vivono parte della loro vita come se Dio non ci fosse.
Il volume presenta la raccolta degli Atti del VIII corso residenziale del Centro Studi di Spiritualità di Milano, tenutosi nel luglio 2009 a Gazzada (VA). Il corso è stato ispirato dalla percezione dell'importanza assunta dalla dimensione spirituale nella dinamica religiosa contemporanea; una dimensione che manifesta l'affiorare di un innegabile bisogno di senso in una cultura segnata non solo dalla globalizzazione e dal pluralismo, ma anche da un diffuso individualismo religioso. Tale situazione ha definito nuove modalità di rapportarsi al sacro, nelle quali entrano in gioco la libertà, il bisogno di significato o il bisogno di realizzazione. Queste nuove prospettive, in un contesto pluralistico come il nostro, aprono inevitabilmente a nuove tematiche e a "nuovi desideri di spiritualità", nei quali giocano un ruolo preponderante le emozioni, il benessere personale, la felicità, il successo, la guarigione e l'armonia, ma fanno spazio, al tempo stesso, al miracolistico e alla magia. Tale complesso fenomeno, non può essere ignorato dal pensiero teologico, perché coinvolge inevitabilmente la spiritualità e la stessa prassi di vita cristiana. A tale scopo sono qui raccolte le riflessioni sul tema secondo la prospettiva spirituale (Secondin), sociologica (Berzano), di storia del pensiero cristiano antico (Montanari), teologica (Canobbio).
Una delle più estese comunità dell'Era dell'Acquario, alle porte di Torino: quattrocento cittadini residenti, oltre trecento simpatizzanti che partecipano assiduamente alla sue attività.