Non è mai troppo presto per parlare ai bambini di cose serie! Perché una vera "buona educazione", che parla non solo di regole, ma anche di emotività, di lotta ai pregiudizi e di scardinamento di stereotipi insidiosi come quelli di genere, deve iniziare... il più presto possibile! Il libro è ideato e curato da Irene Biemmi, esperta nell'ambito della pedagogia di genere e delle pari opportunità, e si pone l'obiettivo di sensibilizzare le famiglie e la scuola alla cultura di genere fin dalla tenera età: è infatti fin dai primissimi anni di vita che si cominciano a trasmettere, anche inconsapevolmente, gli stereotipi su "quello che fanno le femmine e quello che fanno i maschi". Il messaggio che contiene è semplicissimo: i maschi e le femmine... fanno le stesse identiche cose! Il libro è illustrato da Silvia Baroncelli che ha creato ad hoc scenette buffissime e molto efficaci. 2 libri in 1! La soluzione cartotecnica di questo libro permette di aprire contemporaneamente la pagina dedicata ai bambini e quella corrispondente dedicata alle bambine. Un modo ancor più efficace per far pensare subito alla... parità!
Non è mai troppo presto per parlare ai bambini di cose serie! Perché una vera "buona educazione", che parla non solo di regole, ma anche di emotività, di lotta ai pregiudizi e di scardinamento di stereotipi insidiosi come quelli di genere, deve iniziare... il più presto possibile! Il libro è ideato e curato da Irene Biemmi, esperta nell'ambito della pedagogia di genere e delle pari opportunità, e si pone l'obiettivo di sensibilizzare le famiglie e la scuola alla cultura di genere fin dalla tenera età: è infatti fin dai primissimi anni di vita che si cominciano a trasmettere, anche inconsapevolmente, gli stereotipi su "quello che fanno le femmine e quello che fanno i maschi". Quello che vale per bambine e bambini, vale anche per mamme e papà. Perché la parità non ha e non deve avere età! Il libro è illustrato da Silvia Baroncelli che ha creato ad hoc scenette buffissime e molto efficaci. 2 libri in 1! La soluzione cartotecnica di questo libro permette di aprire contemporaneamente la pagina dedicata ai papà e quella corrispondente dedicata alle mamme. Un modo ancor più efficace per far pensare subito alla... parità!
Esiste un mondo popolato da valorosi cavalieri, dotti scienziati e padri severi ma anche da madri dolci e affettuose, casalinghe felici, streghe e principesse; in questo stesso mondo i bambini sono indipendenti, coraggiosi e dispettosi mentre le loro coetanee - bionde e carine - vestono di rosa, sono educate e servizievoli, a tratti pettegole e vanitose. Questo universo fantastico è quello con cui si interfacciano quotidianamente i bambini e le bambine che frequentano le elementari, quando leggono le storie raccolte nei loro libri di lettura. All'inizio del Duemila la scuola italiana continua a tramandare modelli di mascolinità e femminilità rigidi e anacronistici, sulla base dei quali gli alunni dei due sessi andranno a strutturare le rispettive identità di genere. Il progetto POLITE (Pari opportunità nei libri di testo), nato sulla scia della Piattaforma di Pechino del 1995, aveva elaborato un Codice di Autoregolamentazione per gli editori, affinché la prospettiva di genere diventasse criterio orientativo nella stesura dei libri di testo, ma pare che le sue indicazioni non siano state accolte. Occorre allora che maestri e maestre, educatori e educatrici, si dotino di strumenti utili a decostruire il fondamento sessista su cui si fondano i saperi trasmessi a scuola, per attivare a loro volta una lettura critica da parte dei propri studenti. Questo libro mette a disposizione di lettrici e lettori un kit di strumenti (di tipo sia quantitativo che qualitativo) che l'Autrice ha testato in una ricerca condotta su un campione di dieci libri di lettura della classe quarta elementare, di alcune delle maggiori case editrici italiane: De Agostini, Nicola Milano, Piccoli, Il Capitello, La Scuola, Giunti, Elmedi, Piemme, Raffaello, Fabbri. I risultati dell'indagine testimoniano l'urgenza di liberare le nuove generazioni da un immaginario di Principi Azzurri e Belle addormentate nel bosco, che inizia a stare un po' stretto sia ai maschi che alle femmine. Prefazione di Dacia Maraini.
Una raccolta di storie pensate per offrire alle piccole lettrici e ai piccoli lettori un insieme variegato di personaggi e situazioni in grado di offrire un immaginario sul femminile e sul maschile libero da stereotipi e pregiudizi. C'è la sirena Ornella, protagonista de "La sirena e il bambino", che non ama cantare, non cura molto il suo aspetto fisico e ha una grande passione - studiare le stelle - che insegue con forza e tenacia. Ci sono poi Viola e Margherita, "Due gemelle per la pelle", che rappresentano due modi completamente differenti di essere bambine, e poi ancora, la piccola Alice che grazie all'aiuto di una simpatica babysitter riesce a vedere con occhi diversi i suoi genitori: non solo come "il suo papà e la sua mamma" ma come una bellissima coppia. E poi c'è Andrea che da grande sogna di guidare il taxi, proprio come la sua mamma. Età di lettura: da 4 anni.
Femmine e maschi frequentano la scuola insieme fin dai primi anni di vita, ma durante il percorso le loro strade tendono progressivamente a separarsi, come se seguissero dei bivi obbligati che indirizzano le prime verso ambiti di studio di tipo umanistico e i secondi verso percorsi di tipo tecnologico-scientifico. Talvolta, però, in questo quadro così ordinato accadono degli imprevisti che smontano la rigidità di schemi precostituiti: ci sono ragazze che decidono di addentrarsi in percorsi socialmente ritenuti "maschili" e ragazzi che si insinuano in percorsi socialmente intesi come "femminili". La ricerca descritta nel libro presenta le storie di giovani donne e giovani uomini che operano decisioni anticonformiste, ancora considerate "coraggiose", "diverse", quando invece andrebbero ricomprese nella normalità. Le riflessioni educative proposte dalle autrici mirano a perimetrare e decostruire le gabbie di genere nelle quali possono risultare intrappolati studentesse e studenti nel momento cruciale in cui scelgono la loro trafila formativa, ma ambiscono anche a delineare nuove piste per orientarsi consapevolmente, sulla base dei propri reali interessi, curiosità, desideri: fuori dalle gabbie di genere.
Federico e Federica sono fratello e sorella. Gemelli, per di più. Federico ha macchinine, astronavi, dinosauri, camion giocattolo e un lettino tutto blu. Federica ha bambole, pentoline, servizi da the, una carrozza da principessa e un lettino tutto rosa. Ma siamo sicuri che a loro piacciano veramente questi giochi e questi colori? Età di lettura: da 4 anni.
Questo volume fornisce ad insegnanti e formatori una cassetta degli attrezzi fondamentale per qualsiasi didattica dedicata alla legalità, alla cittadinanza e alla convivenza civile. I tre giochi d'aula descritti (il "Gioco delle carte oneste", il "Cruciverba della legalità" e il gioco di società "Fatti non foste a viver come bruti") consentono di affrontare a vari livelli di profondità le tematiche più scottanti e spinose in qualsiasi classe di giovani e adulti. Dalle droghe leggere al doping, dal razzismo alla puntualità, dalla pirateria informatica al rispetto delle norme stradali: il volume propone 18 schede di approfondimento sui più svariati temi per alimentare dibattiti e confronti in aula, stimolando la discussione attraverso appositi "dilemmi". Il tutto con un taglio ludico finalizzato a fornire concreti strumenti di discussione e di riflessione. Perché scoprire l'onestà e la legalità deve essere un piacere, prima che un dovere. Con questa convinzione gli autori figurano anche fra i fondatori dell'Associazione di promozione sociale senza scopo di lucro "Persone oneste", che si propone come un mezzo per valorizzare la pratica dell'onestà in ogni ambito professionale, imprenditoriale e culturale. Sul sito della FrancoAngeli, all'indirizzo internet http://www.francoangeli.it/(area biblioteca Multimediale) è disponibile - per i soli acquirenti del volume - materiali e giochi aggiuntivi.
La scuola è una realtà nella quale discriminazioni e svantaggi femminili sono tradizionalmente sottostimati e poco visibili in quanto le donne, nel duplice ruolo di docenti e studentesse, sono molto presenti: la scuola, si continua a ripetere, è ormai «in mano alle donne». La linearità del percorso di crescita della scolarità femminile e la progressiva femminilizzazione del corpo docente portano a concepire la scuola come un luogo protetto rispetto al problema della discriminazione sessuale. In realtà esistono ancora tutta una serie di aspetti problematici da individuare che necessitano di una formazione specifica da parte degli insegnanti e delle insegnanti. Partendo da questi presupposti il volume in primo luogo mette in luce le questioni di genere ancora aperte in ambito scolastico, per poi andare a esplorare il ruolo assunto dai docenti, uomini e donne, nell'elaborazione critica di tali problematiche. Vengono presentati i percorsi professionali di un gruppo di docenti, sondando al tempo stesso la loro consapevolezza di genere, sia in merito al rapporto interpersonale con gli alunni dei due sessi, sia in riferimento ai saperi trasmessi nelle rispettive discipline. Il saggio offre un contributo originale agli studi di genere e alla promozione di interventi di pari opportunità in ambito formativo. Introduzione di Elena Gianini Belotti.